CICLONE, SUPERMAN DURANTE IL FASCISMO E DOPO

CICLONE, SUPERMAN DURANTE IL FASCISMO E DOPO

In Italia, Superman apparve per la prima volta nel 2 luglio 1939, sul numero 19 de “Gli Albi Dell’Audacia” delle Edizioni Juventus con il nome di Ciclone. Il materiale pubblicato proveniva dalle pagine dei quotidiani statunitensi e non degli albi dove Superman veniva pubblicato a partire dal numero uno di “Action Comics”, del giugno 1938.

Le strisce quotidiane di Superman erano uscite solo dal 16 gennaio del 1939 e quindi il materiale pubblicabile non era molto. Evidentemente l’accoglienza accordata a Ciclone fu abbastanza buona, tanto che gli albi a lui dedicati iniziarono a uscire con cadenza mensile, e successivamente approdò anche sulle pagine, più prestigiose, del settimanale “L’Audace”, a partire dal n. 299 del 21 settembre 1939.


Non essendo possibile attingere ai comic book, dato che in Italia mancavano ancora gli agenti degli editori americani, le strisce originali iniziarono subito a scarseggiare. Furono prodotte delle avventure completamente nuove da pubblicare sugli albi realizzate dai fratelli Baggioli, mentre le strisce originali, certamente di maggiore qualità, vennero destinate al giornale in un secondo momento.
Fu quindi per la carenza di materiale originale che, dopo le prime due storie di Jerry Siegel e Joe Shuster dei numeri 19 e 25, sugli Albi dell’Audacia uscirono altre due avventure realizzate in Italia (nei numeri 31 e 34).

Come abbiamo detto, anche la prima breve avventura stampata era prodotta in Italia. I disegni di Zenobio Baggioli inizialmente tentarono di seguire la traccia di Shuster, poi però se ne discostarono sempre di più, e questo è maggiormente evidente nei successivi albi in formato gigante, dove scompare anche il simbolo dal petto (che comunque Baggioli disegnava come uno scudo con una palla in mezzo per eliminare la “S”, avendo il personaggio cambiato nome in Italia).

Le storie, scritte dal fratello Vincenzo Baggioli (autore del celebre Dick Fulmine), sono più lunghe e ariose di quelle americane, e prediligono ambientazioni esotiche, come molti fumetti italiani dell’epoca. Solo in minima parte riprendono qualche situazione dalle strisce originali.

Ciclone non si preoccupa minimamente di nascondere la propria identità segreta (tanto che nei primi due albi viene chiamato Ciclone anche quando veste i panni di Clark Kent), anche una volta stabilito che come giornalista si fa chiamare Dopp.
Inoltre, non si preoccupa per la vita dei criminali: addirittura nel primo episodio italiano fa di tutto per ammazzare il cattivo di turno, facendogli anche crollare addosso una casa (senza nemmeno controllare se ci sia qualcuno dentro), proferendo queste parole: “Eran tutti avanzi di galera: credo che giustizia sia fatta!”.

La storia editoriale del Ciclone italico prosegue quindi nel n. 39 dell’Albogiornale, e in seguito passa sugli Albi Juventus numeri 47 e 55.
A questo punto cessa la produzione italiana (6 storie in totale), e sugli stessi Albi Juventus dal n. 59 iniziano ad apparire in appendice le strisce originali di Siegel e Shuster (dopo che si era interrotta la corsa dell’Audace) dove proseguiranno fino al n. 82. Con l’ingresso dell’Italia nella Seconda guerra mondiale tutti i personaggi di provenienza o ambientazione estera furono sospesi, compreso il nostro Ciclone/Superman.

 

Cronologia di Ciclone / Superman

ALBOGIORNALE

N. 39 (19 novembre 1939) – La città condannata (Vincenzo e Zenobio Baggioli)

GLI ABI DELL’AUDACIA

N.19 (2 luglio 1939) – Ciclone L’Uomo D’Acciaio (Siegel & Shuster) con la storia delle origini

N. 25 (19 agosto 1939) – Il Re del ring (Siegel e Shuster)

N. 31 (27 settembre 1939) – La Torpedine Umana (Vincenzo e Zenobio Baggioli)

N. 34 (15 ottobre 1939) – Il Gigante di Pietra (Vincenzo e Zenobio Baggioli), in copertina il numero è erroneamente scritto come XXIX

L’AUDACE

Dal n. 299 (21/9/39) al 304 (26/10/39) – Ciclone l’Uomo Fenomeno (Vincenzo e Zenobio Baggioli), nel 298 c’è una striscia-trailer del personaggio

Dal n. 316 (18/1/40) al 324 (28/03/40) – Strisce di Siegel e Shuster con le origini, le stesse pubblicate sul primo albo

ALBI JUVENTUS

N. 47 (28 gennaio 1940) – La valle misteriosa (Vincenzo e Zenobio Baggioli)

N. 55 (24 marzo 1940) – L’aviatore solitario (Vincenzo e Zenobio Baggioli)

Dal N. 59 (21 Aprile 1940) al N. 82 (29 Settembre 1940) appaiono in appendice le strisce di Superman (sempre con il nome di Ciclone) di Siegel e Shuster che proseguono quelle dell’Audace

 

La parodia di Ciclone

La gestione delle strisce di Superman passò nel dopoguerra al settimanale “Urrà”, mentre su Albogiornale (la nuova serie) nel 1945 appare un nuovo personaggio con il nome di Ciclone che non ha nulla a che vedere con Superman.
Il nuovo Ciclone, scritto e e disegnato da Carlo Cossio, è una parodia dell’uomo forzuto all’italiana, sul tipo di Maciste e di Dick Fulmine (che proprio Cossio aveva disegnato), ma intendeva evidentemente sfruttare il successo della precedente presentazione del nostro superuomo.


L’Albogiornale (Nuova serie), di cui sono usciti 14 numeri tra il 1947 e il 1948, oltre a Ciclone, che occupava uno spazio ridotto, presentava quattro personaggi americani tratti dall’albo Master Comics della casa editrice Fawcett, quella di Capitan Marvel.

Il più assiduo è Radar (che non ha niente a che spartire con l’omonimo supereroe italiano dei primi anni sessanta), scritto da Otto Binder e disegnato da Al Carreno. Questo personaggio è a tutti gli effetti un supereroe, anche se le sue avventure sono prevalentemente di spionaggio. Infatti ha svariati poteri, tra cui quello di captare le trasmissioni radio, leggere nel pensiero e vedere attraverso i muri. Tutte le sue storie sono collegate alla guerra, con avversari tedeschi e giapponesi. Finiscono con una “morale” contro i prepotenti e l’importanza della libertà. Radar, in Italia, è apparso anche negli albi di Blek e Gionni.

Il secondo personaggio è la bella Nyoka, la ragazza della giungla, uno dei classici fumetti avventurosi in cui la protagonista trova tutti i modi possibili per mettere in mostra le proprie grazie, pur senza denudarsi. Nonostante Nyoka si trovi spesso in difficoltà dimostra un carattere davvero forte, ed è spesso lei a tirare fuori dai guai il partner maschile Larry. Molto gradevoli i disegni, in modo particolare quando a occuparsene è l’ottimo Bernie Krigstein.

Il terzo e più interessante personaggio è Capitan Marvel Jr., qui ribattezzato Tony Marvel, disegnato dal grande Mac Raboy. Questo è l’unico membro della famiglia Marvel (non stiamo parlando della Marvel Comics) apparso in Italia fino ad anni recentissimi, ed ha quindi un notevole valore storico. Lo stesso personaggio ha fatto qualche altra sporadica apparizione in appendice ad altri albi della stessa casa editrice. È certo incredibile constatare che questi fumetti, enormemente popolari in America, siano stati praticamente snobbati in Italia.

Il quarto personaggio, presente solo in un albo con una lunga storia, è Bulletman, affiancato dalla compagna Bulletgirl. I due usano un “elmetto all’uranio” che gli permette di volare. Creato da Jon Small nel 1940, Bulletman ha conosciuto un buon successo in patria fino al 1949, e avendo anche l’onore di un proprio albo.

(Per saperne di più su questi personaggi rimandiamo QUI all’articolo dedicato alla Fawcett).

Tavola originale disegnata da Carlo Cossio usata come copertina di Albogiornale: oltre a Ciclone (di spalle) vediamo Capitan Marvel Jr. in costume e nelle vesti di strillone

Per concludere, vediamo alcune tavole di Ciclone scritte e disegnate da Carlo Cossio, pubblicate nel numero 1 del dicembre 1945.

 

 

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