BEINEIX NON GIRAVA FILM DA ANNI, E NON È IL SOLO

BEINEIX NON GIRAVA FILM DA ANNI, E NON È IL SOLO

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. “Nel cinema di finzione, hai la possibilità di alterare, modificare, trasformare la realtà in qualcos’altro, di dare ad essa una forma e di plasmarla come vuoi. È un vecchio dibattito della storia dell’arte. Molte persone vogliono che l’arte sia al servizio della realtà. Penso però che alcuni artisti vogliano mostrare le cose per come le vedono attraverso i propri occhi. Io non ho mai fatto e mai farò un film che sia realistico”.Questa dichiarazione, una sorta di manifesto teorico, è del regista franceseJean-Jacques Beineix, scomparso il 14 gennaio all’età di 75 anni. Beineix si era rivelato nel 1981 con il suo lungometraggio d’esordio, lo straordinario noirDiva(id.), tratto dal romanzo di Daniel Odier.ConDivae il pur irrisoltoLo specchio del desiderio(La Lune dans le caniveau, 1983) il regista francese ha iniziato una ricerca affatto superficiale, che privilegiava l’aspetto visivo ma non si esauriva in esso. Aveva adottato le tendenze artistiche e culturali di un’epoca che allora veniva definita “postmoderna”. Jean-Jacques Beineix non girava più film dal 2001. La sua attività registica si è conclusa con la coproduzione franco-tedesca Mortel Transfert, mai distribuito in Italia. Come Beineix, molti registi affermatisi tra la fine degli anni Settanta e il decennio successivo, sono inattivi da tempo. A cominciare da un altro cineasta d’oltralpe,Jean-Jacques Annaud, autore di film di successo comeIl nome della rosa(The Name of the Rose, 1986), tratto dal romanzo di Umberto Eco e interpretato da Sean Connery. L’ultimo film diretto da Annaud,L’ultimo lupo(Wolf Totem), risale al 2015. Anche tra gli americani possiamo trovare vari registi che non lavorano da tempo.David Lynch, innanzitutto. Per almeno due decenni è stato uno dei più attivi e celebrati grazie aThe Elephant Man(id., 1980),Velluto blu(Blue Velvet, 1986) eCuore selvaggio(Wild at Heart, 1990). Eppure il suo ultimo lungometraggio,Inland Empire – L’impero della mente(Inland Empire), risale al 2006. Va detto però che Lynch nel 2017 ha diretto la serie televisivaTwin Peaks(id.), per la rete via cavo Showtime.A differenza di Lynch, che non lavora perché fatica a trovare i finanziamenti,John Carpenterha dichiarato di essersi volontariamente allontanato dalla macchina da presa. È tuttavia abbastanza evidente che la decisione sia stata presa perché il contesto cinematografico non è più quello di quando realizzavaFog(The Fog, 1980) eLa cosa(The Thing, 1982). Del resto, l’ultima fatica di Carpenter,The Ward – Il reparto(The Ward, 2010), non è stato accolto con particolare entusiasmo nemmeno dai suoi più accaniti sostenitori.Un altro regista a stelle e strisce che ha lasciato il segno tra i decenni Settanta e Ottanta con film che sono ancora oggi molto apprezzati, comeUna poltrona per due(Trading Places, 1983), èJohn Landis. Landis ha girato l’ultimo film nel nel 2010:Ladri di cadaveri – Burke & Hare(Burke & Hare) è stato fin troppo sottovalutato e ha ottenuto uno scarso riscontro di pubblico.D’altronde i registi inattivi da tempo pagano quasi sempre l’esito al botteghino dell’ultimo film. È il caso diJoe Dante, autore negli anni Ottanta di pellicole indimenticabili comeL’ululato(The Howling, 1981),Gremlins(id., 1984) eSalto nel buio(Innerspace, 1987). Se gli ultimi film di Lynch, Carpenter e Landis hanno suscitato un minimo di interesse, e sono comunque arrivati in Italia, quello di Joe Dante,Burying the Ex(del 2014), non è stato distribuito nelle sale del nostro paese.Certo, Joe Dante, a partire dagli esordi con le produzioni di Roger Corman, ha quasi sempre agito ai margini della vera e propria industria hollywoodiana.Diverso è il caso diMichael Mann, che nel corso della carriera ha diretto film ad alto budget e interpretati da grandi star. Come nel caso dello splendidoL’ultimo dei Mohicani(The Last of the Mohicans, 1992). Eppure anche Michael Mann è lontano dal set dal 2015, quando ha diretto il thrillerBlackhat(id.).Che dire poi diJohn McTiernan, un maestro del cinema d’azione. Comincia a essere inviso alle case di produzione quando nel 1993 realizzaLast Action Hero – L’ultimo grande eroe(Last Action Hero), con Arnold Schwarzenegger. Un film dalle grandi ambizioni, molto costoso e che purtroppo si rivela un mezzo fallimento. McTiernan gira un film addirittura dal 2003, quando è uscitoBasic(id.). Più o meno come l’ingleseAdrian Lyne, che negli anni Ottanta ha fatto incassare ai produttori cifre favolose conFlashdance(id., 1983),Nove settimane e ½(9½ Weeks) eAttrazione fatale(Fatal Attraction, 1987). L’ultimo film di Lyne,Unfaithful – L’amore infedele(Unfaithful) è il rifacimento del franceseStéphane – Una moglie infedele(di Claude Chabrol) e risale al 2002.Restando ai registi inglesi, il livello non eccelso dei Bond più recenti accresce il rimpianto per quelli diretti daJohn Glendurante gli anni Ottanta. Per esempioAgente 007 – Bersaglio mobile(A View to a Kill), del 1985. Il quasi novantenne Glen non gira un film dal 2001, quando ha realizzato il poco vistoThe Point Man – Creato per uccidere(The Point Man).Sempre per quel che riguarda i cineasti europei, l’unghereseBéla Tarrè l’autore di opere che richiedono uno sforzo da parte del pubblico, ma che sono assoluti capolavori: daSatantango(Sátántangó, 1994) aL’uomo di Londra(A Londoni férfi, 2007). Incredibilmente, Béla Tarr ha ormai chiuso con il cinema dopo aver realizzato nel 2011 il bellissimoIl cavallo di Torino(A torinói ló).Tra i registi di casa nostra,Roberto Benigniper lungo tempo è stato incensato dalla critica e ha girato film campioni d’incasso comeIl mostro, del 1994. Tuttavia, persino a Benigni non è stato evidentemente perdonato il flop del suo ultimo film,La tigre e la neve, diretto nel 2005.