BATMAN IL RITORNO, L’ERRORE DI 30 ANNI FA

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Nel settembre 1992 usciva nelle sale italianeBatman il ritorno, uno dei cinecomic più controversi e amati di sempre. Per festeggiare il 30mo anniversario, vi regaliamo una nostrafan-arte qualche considerazione. Se internet fosse esistito negli anni ottanta e novanta, molti cult di quell’epoca oggi sarebbero ricordati cometrashate, perché stroncati a loro tempo da una pletora di youtuber, blogger eccetera. Sono tutti pronti a scovare illogicità o difetti tecnici e artistici vari, giusto per dimostrare quanto siano attenti e sagaci rispetto allo spettatore medio. Per carità, un po’ mi ci metto anch’io in questa categoria.Batman il Ritorno(Batman Returns, 1992) diTim BurtonconMichael Keaton, per esempio, è il film che mi ha fatto comprendere il concetto di “buco di sceneggiatura” molti anni prima che lo sentissi nominare la prima volta. A metà filmil Pinguinorapisce una reginetta di bellezza lasciando uno dei boomerang di Batman sul luogo del delitto, incastrandolo. Il film però si conclude mostrando il bat-segnale nei cieli di Gotham, e non ci viene raccontato quando e come Bats sia riuscito a dimostrare la propria innocenza e a tornare un vigilante apprezzato e consultato dalle autorità di polizia. Vabbè, fortunatamente internet non c’era, i precisetti le loro menate se le tenevano per sé, e il film fu un successo.No, scherzo: costò più del primo e incassò di meno. E non fu affondato dal pubblico e parte della critica per i suoi difetti di sceneggiatura (firmata dal pur bravoDaniel WatersdiSchegge di FolliaeHudson Hawk), ma perché troppo dark, troppo cupo e troppo adulto. Danny DeVito, il Pinguino Certo, la Warner pretendeva deiblockbusterper vendere giocattoli ehappy meal, e forse da questo punto di vista non ebbe tutti i torti a portare poi la saga verso i (fin troppo) giocosiBatman diJoel Schumacher. Eppure gli aspetti che affossarono Batman il ritorno sono anche quelli che oggi lo fanno sembrareun miracolo irripetibile. Michelle Pfeiffer nei panni di Catwoman Tim Burton, ottenuta carta bianca dopo i fasti del primoBatman(1989), ha diretto la versione pessimista diEdward Mani di Forbice(che già di per sé non aveva un lieto fine) e del successivoNightmare Before Christmas: una fiaba nera su alcuni freaks condannati alla solitudine dalla loro diversità (come la deformità del Pinguino, la doppia personalità di Batman e Catwoman) e i cui sogni non si realizzano. Una critica agli affaristi senza scrupoli non fa mai male Il Pinguino diDanny DeVito, trasformato da gangster a fenomeno da baraccone (praticamente gli hanno appiccicato le origini di Killer Croc) e laCatwomandiMichelle Pfeiffer, trasformata da ladra a psicopatica infuriata con il mondo sempre sul punto di esplodere, possono indispettire i puristi del fumetto. Ma, in fondo, registi successivi comeChristopher NolaneMatt Reeves(che invece hanno riscosso consensi dal primo momento) hanno compiuto la stessa operazione solo in maniera opposta. Il Pinguino diColin Farrellè un gangster senza alcuna deformità fisica, la Catwoman diZoe Kravitzè una ladra-acrobata senza particolari movenze feline, il Ra’s Al ghul diLiam Neesonnon è immortale grazie ai Pozzi di Lazzaro, ma ricorre a dei prestanome. E il Joker diHeath Ledgerè sfregiato e truccato perché nella realtà nessuna caduta nell’acido procura pelle bianca e capelli verdi… Tutto questo con la scusa che Batman non ha superpoteri, ergo è un eroe realistico, ergo deve (???) essere realistico anche il mondo che lo circonda. Se Tim Burton non si fosse lasciato prendere dalla sua smania per la fiaba dark (così come Nolan e Reeves dalla loro smania per il realismo), e avesse mantenuto i personaggi più vicini al fumetto, calandoli sempre nella sua Gotham immaginifica e fuori dal tempo (tra architetture anni ‘30 e super computer), allora chissà… Forse il pubblico avrebbe apprezzato di più il film, la Warner avrebbe tenuto Burton al timone della saga, e forsecon la filosofia del “adulto ma fantastico”, avremmo potuto vedere sullo schermo tutto il mondo di Batman e dei suoi avversari senza vederli deformati in chiave comico fracassona alla Schumacher o realistica fino all’insipido come nei film successivi. Fortunatamente, a questo avrebbero pensato (seppure in tv) due signori di nomePaul DinieBruce Timm. Ma di questo abbiamo già parlatoQUI. Il nostro omaggio Immagini trovate su internet: © degli aventi diritto.