B-MOVIE HORROR ANNI ’80 DA VEDERE AD HALLOWEEN
Il trentuno ottobre è alle porte. Non che senta la necessità di aderire a una ricorrenza estranea alle nostre festività, ma c’è da riconoscere il merito ad Halloween di essere la scusa perfetta per chiamare qualche amico, armarsi di birre e schifezze da mangiare per passare una serata a sfondarsi di B-movie horror anni ’80. … è meglio specificare giusto un paio di cose.Quelli che seguono sono solo una decina dei miei B-movie horror anni ’80 preferiti. I quali, Halloween o non Halloween, secondo me andrebbero visti a prescindere.Non è una classifica, non sono in ordine d’importanza e, soprattutto, non venitemi a dire“manca-questo-manca-quello-hai-dimenticato-quest’altro”. Ché di B-movies horror anni ’80 ce ne sono a morire. Cosa più importante, nello sceglierli mi sono mantenuto sui meno noti per non dover parlare sempre delle stesse cose. Anno: 1974Regia: Larry Cohen D’accordo, so bene che partendo daBaby Killer(It’s Alive!) diLarry Cohenla sto prendendo troppo larga sconfinando negli anni settanta. Però, non posso farne a meno.Se la regola non scritta è che non bisogna mai e poi mai utilizzare i bambini per scene di violenza, il film di Cohen va bellamente nel senso opposto. È trash, volgare, grottesco, e si basa sull’idea di un neonato mostruoso, mutato a causa dei farmaci assunti dalla madre durante la gravidanza, che va in giro ad ammazzare gente a caso. Baby Killer (It’s Alive!). Regia: Larry Cohen. Sceneggiatura: Larry Cohen. 1974 Funziona? Abbastanza. È divertente? Certo che sì. C’è da precisare che nel 1974 Baby Killer fu un floppone mostruoso a causa di una promozione che lo faceva apparire involontariamente ridicolo e troppo simile ai film di mostri degli anni cinquanta. Tre anni dopo venne distribuito nuovamente con una campagna promozionale più adatta e d’impatto, cosa che portò le persone a vederlo e a rivalutarlo. Si rivelò persino un buon successo. Tanto che nel corso degli anni sono usciti pure due seguiti (It Lives Again, 1978 eBaby Killer III, 1987), più un remake (I’s Alive, 2008). Anno: 1981Regia: Eric Weston ConLa promessa di Satana(Evilspeak) iniziamo ad addentrarci nei meandri dei B-movie horror anni ’80 veri e propri. Questo è un film piuttosto singolare, una specie d’incrocio tra “La rivincita dei nerds”, “WarGames” e “Carrie – Lo sguardo di Satana”. Il protagonista, Stanley Coopersmith (Clint Howard), è un cadetto di un’accademia militare. Nerd, emarginato e costantemente vittima di bullismo. In seguito all’ennesima ingiusta punizione, incappa in un libro di magia nera e nel diario di padre Estaban, il capo di una setta che secoli prima, esiliato dalla Spagna, si era insediato in America. La promessa di Satana (Evilspeak). Regia: Eric Weston. Sceneggiatura: Joseph Garofalo. 1981 Grazie alle sue competenze con i computer, Stanley comincia a invocare elettronicamente demoni e mostrilli vari per vendicarsi di tutti quelli che gli avevano fatto del male. Idea strana per un film, ma coraggiosa. E per essere un film del 1981, Evilspeak non è invecchiato poi così male. Ancora godibili le situazioni bizzarre come la mandria di maiali posseduti “elettro-demonicamente” da remoto. Oppure il sottotesto sulla crescente paura dell’epoca di essere dominati dai computer. E l’identificazione con il protagonista, che porta a goderti le morti dei bulli. Anno: 1984Regia: Douglas Cheek La cosa divertente diC.H.U.D.(acronimo diCannibalistic Humanoid Underground Dwellers) è che, fra i tanti B-movie horror anni ’80, stranamente questo è citato spesso, più o meno esplicitamente, nei cartoni dei Simpson. Il motivo onestamente non so quale sia. C.H.U.D. è un prodotto particolarmente figlio dei suoi tempi. Quel genere di film di metà anni settanta e primi anni ottanta cinico da morire, che prende e rimodella il contesto sociale della sua epoca a scopo d’intrattenimento. C.H.U.D. Regia: Douglas Cheek. Sceneggiatura: Shepard Abbott. 1984 Parliamo dell’apogeo del crimine a New York, quando il problema delle gang aveva raggiunto livelli allarmanti. Il film diDouglas Cheekimmagina che a causa dello sversamento di rifiuti tossici nelle fogne della metropoli una parte della popolazione di senzatetto che abita il sottosuolo sia mutata. Trasformandosi in mostri cannibali,of course. C.H.U.D. sembra un film della Troma, meno comico e con più budget. Non ha chissà quali grandi e profonde pretese nei confronti del pubblico, non si prende sul serio, tanto meno tocca davvero il tema dell’ambiente o della politica. Si tratta di puro e semplice intrattenimento leggero e, per la media dei B-movie horror anni ’80, si difende ancora bene Anno: 1986Regia: Stuart Gordon Credo cheStuart Gordonsia uno dei pochi, anzi, pochissimi registi che hanno ben chiaro il concetto di adattamento. L’anno precedente, il 1985, aveva scritto e diretto uno dei grandi classici dell’intero panorama dei B-movie horror anni ’80:Re-Animator, basato sull’omonimo racconto diH.P. Lovecraft. Il risultato avrebbe potuto benissimo essere un caso, e invece… From Beyond – Terrore dall’ignoto. Regia: Stuart Gordon. Sceneggiatura: Brian Yuzna, Dennis Paoli, Stuart Gordon. 1986 Invece conFrom BeyondGordon dimostra di essere uno dei rari esempi di artista che, pur traendo ispirazione da altri, usa quell’ispirazione per creare opere, sì totalmente soggettive e personali, ma restando fedeli al materiale d’origine. Catturandone l’essenza, l’immagine, l’idea originale. In altre parole, cambia la forma ma non la sostanza. E questa, a conti fatti, dovrebbe essere la linea guida per ogni adattamento. From Beyond – Terrore dall’ignoto è un viaggio psichedelico nella follia, che dà vita a scene bizzarre davvero incredibili. Non è solo una questione di effetti visivi. Semmai, come per Re-Animator, il film centra in pieno l’obiettivo: portare a schermo l’oscura e surreale qualità del lavoro di Lovecraft. Anno: 1986Regia: Richard W. Haines, Samuel Weil, Lloyd Kaufman LaTromaville High Schoolsi trova pericolosamente vicino a una centrale nucleare. E già così il film si scrive praticamente da solo: a causa di una fuga di materiale tossico gli studenti cominciano a mutare orribilmente. Nella centrale coltivano pure erba che, naturalmente, i ragazzi del liceo fumano. Ancora più ovviamente, una coppietta, prima di darci dentro come conigli, fuma un po’ di “sballo atomico”et voilà!Il giorno dopo la ragazza vomita in bagno un mostriciattolo che, una volta nelle fogne, cresce e inizia a uccidere i liceali. Class of nuke ‘em high. Regia: Lloyd Kaufman, Michael Herz e Richard W. Haines. Sceneggiatura: Lloyd Kaufman, Richard W. Haines, Mark Rudnitsky, Stuart Strutin. 1986 Immagino sia chiaro perché laTromasia un caposaldo, uno dei pilastri, non solo dei B-movie horror anni ’80, ma dell’intero panorama in generale. Insieme a gente comeRoger Corman,Charles Band,Stuart Gordon,Andy Sidaris,Jim Wynorskie via dicendo, sono più di quarant’anni cheLloyd Kaufmanscrive, dirige e produce film del genere. Film eccessivamente volgari e sopra le righe. Trash, offensivi, politicamente scorretti,ignorantissimie per questo assolutamente fantastici. Come l’immortaleThe Toxic Avenger. OppureNazi Surfers Must Die,Sgt. Kabukiman N.Y.P.D.o magari ancoraPoultrygeist: The Night Of TheChicken Dead. Class of Nuke ‘Em Highè uno di questi instant classic. Bello vedere come la Disney abbia assunto e poi licenziato, per alcunitweetche risalivano al pleistocene, uno comeJames Gunn. Un tizio che si è formato alla Troma, che ha scritto e co-diretto cose comeTromeo & GiuliettaeTerror Firmer. Anno: 1987Regia: Donald G. Jackson Adoro questo film. Non tanto perché il protagonista è il leggendario“Rowdy” Roddy Piper, bensì, per quel che rappresenta intrinsecamente: come uno stesso soggetto, la stessa storia a grandi linee, possa essere sviluppata in modi estremamente diversi a seconda di chi va a metterci le mani. In un mondo postapocalittico a causa del fallout atomico in pochissimi sono rimasti fertili. Le donne capaci di procreare sono rare, ma gli uomini fertili lo sono ancora di più. Seguendo la scia di donne impollinate lasciate sulla sua strada, un’organizzazione di infermieri-guerrieri riesce a catturare l’avventuriero Sam Hell (Piper). Apocalisse a Frogtown – La città delle rane. Regia: Donald G. Jackson. Sceneggiatura: Donald G. Jackson, Randall Frakes. 1988 Il piano era quello di farlo accoppiare con un gruppo di donne fecondabili. Purtroppo queste sono state rapite dagli uomini-rana che vogliono usarle come schiave sessuali. Quindi Sam viene costretto ad andare a salvarle. Nel caso in cui, per un qualunque motivo, dovesse rifiutarsi o scappare, verrà attivato un ordigno esplosivo legato all’inguine che gli farà esplodere il pistillo. Avete presenteI figli degli uomini, con Clive Owen? Nel film la razza umana è stata colpita da infertilità e, da circa vent’anni, non ci sono nascite. Fino a quando non viene fuori che una tizia, a quanto pare unica al mondo, è rimasta incinta.Apocalisse a Frogtownè più o meno la stessa cosa, solo ambientato nel mondo di Mad Max e tremendamente più scemo e divertente. Anno: 1987Regia: Juan José Bigas Luna. L’angosciadiBigas Lunaè qualcosa di estremamente particolare nel panorama dei B-movie horror anni ’80. Non solo era piuttosto originale rispetto alla media dei film del suo periodo, ma è anche uno di quei pochi film che hanno il coraggio di concentrarsi su un’idea molto particolare spingendola fino al limite.