AUGURI A TUTTI I NONNI CONTROCORRENTE

Abbiamo tutti questo lontano ricordo di un sole che spacca i sassi, un mare liscio come una tavola e dei nonni che rompono: “Mi raccomando, tesoro, stai attento alla corrente! Se si porta via il materassino gonfiabile non cercare di recuperarlo ché trascina pure te al largo!”
“La corrente! Ma quale corrente?”, avrete risposto, “ma se non c’è neanche una crespa sulla superficie del mare!”.
I nonni sono così: si preoccupano. Qualche volta più dei genitori. Si preoccupano, però, di cose strane e la corrente del mare è una di queste. Il fatto è che loro appartengono ad altri tempi. Allora la maggior parte della gente moriva tra le onde infuriate di un calmo mare d’agosto. Bisogna aggiungere a questo lo strano rapporto che l’acqua ha con la corrente elettrica: se non si moriva trascinati nel fondo nero e insidioso del mare si moriva per una variante marittima dell’elettrocuzione: l’idrocuzione. Misteri della fisica.

Mare liscio come una tavola
Ovviamente, quando non vi mettono in guardia contro la corrente marina vi scongiurano di stare attenti a quella elettrica. Ai loro tempi si moriva fulminati spegnendo la luce. Avete presente i vecchi interruttori con la levetta metallica? Bastava in alcuni casi sfiorarli e ci si garantiva un bel giro di valzer in solitario. I nonni hanno sempre le scarpe quando spengono la luce e si assicurano di avere le mani belle asciutte.

Vecchio interruttore della luce
Oltre agli interruttori, i nonni temono i pali della luce di legno. Ora non ce ne sono più ma fino a pochi decenni fa era cosa comune trovare quei pali lungo le nostre strade di campagna. Era buona norma aggirarli con prudenza perché era sufficiente avvicinarsi troppo o, peggio ancora, toccarli e non si era più di questo mondo.
Vogliamo parlare infine della corrente d’aria? La corrente d’aria è il più grande nemico dei nonni, il più subdolo. “Se esci copriti bene, e stai attento alla corrente!”. Mi pare ancora di sentire i miei con le loro dolci raccomandazioni. Ci si copriva bene, si metteva la sciarpa e si affrontavano i 40 gradi dell’estate più torrida del secolo.
I nonni, l’avrete capito, vivono controcorrente.
Il 2 ottobre è la loro festa.