ANNA AND THE APOCALYPSE, UN BEL FILM PER NATALE

ANNA AND THE APOCALYPSE, UN BEL FILM PER NATALE

Una buona regola di prudenza che applico è quella di evitare alcuni generi cinematografici. Per esempio, io di solito evito i film di Natale, i teen movie, i musical e i film di zombie.

Si tratta di una semplificazione tramite stereotipi ovviamente, utile per risparmiare tempo ed energie, ma come tutte le semplificazioni può essere sbagliata.

Per esempio, Anna and the Apocalypse di John McPhail è un gran bel filmetto malgrado sia, appunto, un teen movie natalizio in forma di musical che parla di una invasione di zombie. Sì, esatto, tutto insieme: un musical natalizio con adolescenti che massacrano zombie cantando canzoncine coreografate. Un misto tra West Side Story e Buffy.

Film indipendente scozzese del 2017, molto apprezzato dalla critica per il suo coraggio e con un buon punteggio su Rotten Tomatoes, è decisamente un mix improbabile, ma ben riuscito.

ANNA AND THE APOCALYPSE

Attori giovani, ma bravi, trama snella e divertente. Non vi dovete certo aspettare una grande introspezione psicologica. I personaggi sono abbastanza standard: la protagonista (Ella Hunt), adolescente giovane e bella che si affaccia al mondo degli adulti con tutti i suoi più tipici drammi e problemi.
Il padre vedovo, che le dà sensati consigli, con cui lei è ovviamente in contrasto. L’amico di infanzia, impacciato, tenerone e pazzamente innamorato di lei, di cui lei ovviamente (scusate ma di ovviamente ce ne sono tanti) non si accorge.
Il bel tenebroso del liceo con cui lei ovviamente (eccone un altro) è andata letto e se n’è ovviamente (rieccolo) pentita. Il preside del liceo che è uno stronzo. Etc etc etc. Ma è un film di zombie, non un’opera di Ken Loach. Quindi va bene così, basta questo.

Schizzi di sangue ce ne sono, un po’ di sano splatter è assicurato, deliziosamente evidenziato dal contrasto con le canzoncine di sottofondo. Lo sguardo assassino della protagonista imbrattata di sangue che canta melodiche ariette mentre spacca teste di zombie, usando come mazza ferrata un Christmas Stick bianco e rosso, potrebbe entrare di diritto nella storia della cinematografia moderna.

ANNA AND THE APOCALYPSE

Ovviamente, ovviamente… la maggior parte dei personaggi di contorno finiranno adeguatamente massacrati, masticati da orde di zombie o, dopo essere stati zombificati, saranno spappolati dai loro stessi amici affranti. Quindi anche gli addii strappalacrime ci sono.

La protagonista si salva, non è nemmeno uno spoiler tanto è scontato, ma non è un finale né positivo, né di speranza: abbandona la sua scuola e tutti i suoi amici morti per un mondo che è pronto a un crossover (naturalmente musicale) con The Walking Dead. Vado a registrare il format: “The Dancing Dead, Anna contro Negan, the musical”, potrebbe funzionare.

Insomma, se vi mettono all’angolo e in famiglia pretendono di vedere un film natalizio, adesso sapete cosa proporre. Vi ho salvato, non è necessario ringraziarmi.

In italiano, vi avviso, Anna and the Apocalypse non è mai uscito, ma che un po’ di fortuna potete trovare i sottotitoli italiani, in qualunque caso malgrado l’ambientazione scozzese la pronuncia è umana e comprensibile.

 

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