TRA CINEMA E FUMETTI AL TEMPO DEI SUPEREROI MAINSTREAM
History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Èindistribuzione,nellesalecinematografichedesertificatedalCovidedallepiattaformedomestiche, un filmcon un che di ambiguo:Supereroi.Il titolo può far pensare a epici scontri tra personaggiin tute colorate, che lanciano raggidienergiae sfrecciano nei cieli… ma,come ha spiegato in una intervista il registaPaolo Genovese, iltitolo scelto era«il primo e l’unico che volevo. Perché penso che fra tutti i supereroi possibili, lecoppie siano i più supereroi di tutti. Per resistere, in coppia, ci vogliono davvero isuperpoteri:comprensione, pazienza, tenerezza, sensibilità, altruismo». Insomma,il filmparla di sentimenti e la scelta del titolo forse è anche un modo per strizzarel’occhio al pubblico di altri generi cinematografici. In ogni caso,chiamare così un’opera ditemaintimistico e non avventuroso,èdavveroun segno dei tempi. Una volta i supereroi erano rivolti a un pubblico di ragazzini,prevalentemente maschi, e venivanodisdegnati dagli adulti, mentre oggi anche un capitano d’industria può citareIron Mansenza paura disembrare ridicolo. Per arrivare a questo risultato ci sono voluti almeno settant’anni (la prima apparizionediSupermanè del 1938), e non è detto che sia un fenomenoirreversibile. Magari è solo merito delsuccessocommercialedeifilm deiMarvel Studios, eforsela moda tramonterà.Però è già da qualche anno che i supereroi sono usciti dal mondo dei lettoridi fumetti“nerd” esonodiventati uno“strumento”utilizzabile per ogni tipo di linguaggio e di messaggio.Èdel 2003, peresempio,un romanzo tradotto anche in Italia,Tutti i mieiamici sono supereroi, del canadeseAndrewKaufman,incuipraticamentetuttalapopolazioneècompostadapersoneconsuperpoteri. Sono usati ironicamente dall’autore per descrivere dei tipi sin troppoumani, nonostantetutto. Tornando all’opera di Genovese, oltre al titolo c’è un altro legamefortecon il mondo del fumetto: laprotagonista, nella finzione, è proprio una disegnatrice; e, come sempre avviene in questi casi, laproduzione del film è dovuta ricorrere all’ausilio di un vero cartoonist. Per dare realismo alle scenein cui l’attriceJasmine Trincadisegna le strisce di un personaggio immaginario,Drusilla,èstataingaggiataVeronica Malatesta, disegnatrice eillustratrice free lance che ha accompagnato il filmanche in varie interviste e proiezioni pubbliche, nella sua città (Teramo) e altrove. Capita non di rado che il protagonista di un’opera cinematografica o fumettistica eserciti, nellafinzione, proprio il lavoro di fumettista. Del resto, se si narra la storia diqualcuno, non èindifferente fargli svolgere questo o quel mestiere. Il lavoro, avolte, definisce il personaggio,elascelta del mestieresegue le mode ed i periodi storici.Per esempio, in un gustoso libro del 1979,Il cinema vuol dire–Riti, miti e convenzioni delloschermo, diMaurizio PorroeGiuseppe Turroni, alla voce “Architetto”, si legge:«è soprattuttonei film italiani… il simbolo del professionista in crisi. Negli ultimi venti anni non si è mai visto, in unfilm, un architetto felice: essi sono sempre dilaniati in primo luogo dalla routine borghese che ilmestiere impone, e inoltre non hanno mai una vita coniugale felice. La moglie ninfomane è ilminimo che possa loro capitare…».In attesa che qualcuno si diverta a definire lo status del disegnatore di comics quale protagonistadi film,visto che la professione di architetto a quanto pare ha perso un po’del suoappeal,ricordiamo che anchenel fumetto vi sono numerose storie in cui sceneggiatori o disegnatori sono personaggi ocomprimari della storia stessa.Gli appassionati di supereroi Marvel conoscono, per esempio, le apparizioni diStan LeeeJackKirbycome autori di fumetti che si presumonorealizzati per narrare le “vere” avventure deiFantastici Quattro, come mostra questa sequenzatratta dal n.10del 1963. Un po’ meno antica, e forse meno nota, questa sequenza tratta daFantastic Fourn.176 del 1976, contesti diRoy Thomase disegni diGeorge Perez. In Italia il repertorio più completo dedicato agli autori di comics come personaggi di film e fumettisi trova nel libro diFumettisti d’invenzione,scritto daAlfredo Castelliedpubblicato da Coniglio Editore nel 2010.È un volume informatissimo, coloratissimo, ricchissimo, che nell’anno di uscita vinse ilPremio Franco Fossatiper la saggistica fumettistica, ma che forse è stato penalizzatodal fallimento della casa editrice, dichiarato dal Tribunale di Roma il 19 aprile 2012. In ogni caso, illibromerita assolutamente di essere letto (è facilmente reperibile nel circuito dell’usato e deiremainders).Molti sono i film citati ove compare come personaggio un autore di fumetti. In questi casidi solitola macchina da presa inquadra strisce o tavole realizzate appositamente per il film da “veri”disegnatori, e spesso anche la manodiquesti ultimi intenti a disegnare. Limitando l’attenzione agli Stati Uniti ed agli artisti che hanno collaborato in carriera con la Marvel,c’è ancheGene Colan.Apprendiamodal libro di Castelliche nel film horrorThe ambulance(in italianoL’ambulanza, 1990), girato in parte nella sede della Marvel, conStan Leeche interpreta se stessobenprima dell’inizio dei suoi cameo nei film dell’Mcu, GeneColan presta la mano al protagonistaEric Roberts(nel film il cartoonist Josh Baker)per farapparire sullo schermo una strip dal titoloDoctor Strong.Nella serie tvSuspence(sei stagioni dal 1949 al 1954), nell’episodio “The comic strip murder”, ilpersonaggio del cartoonistprotagonista è interpretato dall’attoreDon Briggs, mail fumetto di cuiquestiè autore nella finzione,BuzzO’ Keefe, è disegnato daDick Ayers, che negli anni a veniresarà inchiostratore di Jack Kirby e matitista per varie serie della Marvel.Qualche considerazione in più merita il filmdel 1981La mano,unhorrorche reca unfirma autorevole, quella dell’allora poco notoOliver Stone, destinato a una controversa maimportante carriera come regista di film storici e politici.Il protagonista del film, interpretato daSir Michael Caine, nellafinzioneè autore di una strip per iquotidiani,Mandro, effettivamente disegnata daBarry WindsorSmith, unartistatornato inlibreria di recente dopoanni di silenzio con il graphic novel Mostri (inItalia edito da Mondadori),che qualcuno ancora preferisceper i suoi inizi sulle pagine diConan il Barbaro. Ed è proprio a Conan che si ispira il personaggio diMandro, di cui appaiono diverse strisce nel film,non senza una curiosa evoluzione: a un certo punto l’agenzia che produce la striscia, dopol’incidente in cui il protagonista ha perso la manodestra, affida il personaggio a un nuovo autoreche lo rende meno eroe, più introspettivo e riflessivo, portando Caine aribellarsi e agridare«Non si tagliano le palle a Superman!»(in originale:«You don’t cut the balls offSuperman»).Qui sotto due fotogrammi del film. Nel primo si assiste alla fase di rifinitura del disegno già realizzato,mala macchina da presa tiene in ombral’attore e non si comprende se si tratti di Caine o Smith(curiosamente, entrambi londinesi del West End). Nel secondosi vede bene Michael Caine, e si può comprendere la quantità di materialedisegnato da Windsor Smith per il film, anche se alcune tavole restano solo sullo sfondo, perabbellire lo studio in cui il protagonistarealizza i suoi fumetti: Nel volumeOliver Stone interviews, a cura diCharles L. P. Silet(University Press of Mississippi,2001, inedito in Italia),si legge che Stone scelse personalmente Windsor Smith avendo ammirato lasua versione di Conan.Si narra ancheun interessante aneddoto:«I disegni realizzati da Smith per ilfilm sparirono dal set a una velocità stupefacente, indubbiamente a causa del valorecheicollezionisti di tavole originali vi attribuivano…Ciò che Stone riuscì a salvare, insieme allostoryboard diSmith, si trova sotto chiave».Qualcosa, in un modo o nell’altro, deve essere sopravvissuto, se la nota casa d’aste HeritageComics ha venduto questa doppia striscia di Mandro per25.200dollarinel 2018. Diintrecci, anche casuali,tra cinema e fumetti,se ne possono trovareall’infinito. Restando allafigura diMichael Caine, attore versatile di eccezionalespessoreche purtroppo ha da pocoannunciato il suo ritiro dalle scene,basti ricordare cheha interpretato anche il maggiordomoAlfredintrefilmdiBatmantra il 2005 ed il 2012. MentreinLe regole della casa del sidro,direttonel 1999daLasse Hallström,per il quale ha vinto un Oscarcome attore non protagonista, recita alfianco di un giovaneTobey Maguire,che di lì a pocodiverrà notocomeinterprete diSpider-Man(per i vecchi lettori,L’Uomo Ragno) nella trilogia diretta daSam Raimi,ora riapparso nel fortunatoSpiderman: no way home.Sperando di poter tornare tutti a vedere film in sala con piena libertà e sicurezza, non resta cheparafrasare il registaPaolo Genoveseed illudercicheforse,in fondo,siamodavverotuttisupereroi. Ancheperché,nell’attualeemergenzasanitaria,isuperpoteridicomprensione,pazienza,sensibilità,sono quelli di cuiabbiamo un disperato bisogno.