SPIROU, FANTASIO E IL SESSO

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History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Cosa c’entraSpiroucon il sesso? Un problema ricorrente nelle storie avventurose, si tratti di fumetti, romanzi o film, è come gestire le storie d’amore che dovrebbero coinvolgere i protagonisti.Da qualche tempo il problema si è risolto da solo: le donne vengono impiegate, al pari degli uomini, in ruoli di azione: sono in grado di indagare, combattere, picchiare, sparare, inseguire, farsi sparare/picchiare eccetera. Basta avere due protagonisti di sesso opposto (se si vuole restare in ambito eterosessuale) e non sarà difficile alternare scene avventurose e d’azione a intermezzi romantici tra i due, conditi, se necessario, con scene più o meno bollenti. Ma cosa fare con tutti gli eroi del passato, almeno quelli ancora in attività? Ai loro tempi le storie d’amore non erano considerate sempre possibili perché la presenza della donna avrebbe finito per “distrarre” l’eroe dalla sua missione, spezzare l’azione e mettergli i bastoni fra le ruote.Per questo motivo, soprattutto nei fumetti europei, c’erano poche storie d’amore e protagonisti sempre asessuati, o al limite con una eterna fidanzata da lasciare regolarmente a casa. Il problema in qualche modo è aggirato dalla presenza, in moltissimi casi, di una “spalla”, che serve a dare vitalità alle storie.La “spalla” ha la funzione di diversivo comico (Pippo, capitano Haddock, Obelix), di sostegno a un protagonista costretto ad affrontare avversari troppo forti (Obelix, Yanez, Robin) e talvolta a esprimere il punto di vista dei lettori di fronte alle difficoltà (Watson, Robin). Le cose per la presenza femminile sono peggiorate negli anni cinquanta, quando le censure americane ed europee si sono prefissate lo scopo di togliere qualunque riferimento sessuale per non “turbare” i bambini. Una ragione in più per tagliare la testa al toro e limitare il più possibile le apparizioni delle donne.Ma la costante presenza delle coppie maschili, come quella di Batman e Robin, hanno finito per ingenerare sospetti di altro tipo, circa una latente omosessualità, che a quei tempi era vista decisamente male. A partire dagli anni sessanta, il cambiamento dei costumi, più aperto nei confronti della sessualità, ha permesso di inserire in maniera sempre più diffusa la presenza femminile anche nelle storie a fumetti. Un tentativo degno di nota, per la varietà delle situazioni presentate, per la profondità delle storie d’amore e per l’audacia di certe scene, è quello in corso da tempo nella coppia formata daSpirou e Fantasio, in Italia non molto conosciuta, ma notissima nei paesi francofoni, quasi allo stesso livello delle altre due famose coppie di quella scuola: Asterix/Obelix e Tintin/Haddock.Si può anzi dire che nell’epoca d’oro della scuola franco-belga erano proprio queste tre coppie le “bandiere” delle tre riviste a fumetti che uscivano ogni settimana:Pilote, dove era pubblicato Asterix, il settimanale diTintin(con il personaggio omonimo) e infineSpirou, la più antica delle tre e l’unica ancora in attività: cosa che ha reso l’omonimo personaggio una bandiera non solo della rivista, ma dell’intera scuola franco-belga. Spirou e Fantasio disegnati da André Franquin Spirou e Fantasio sono duegiornalisti, anche se il primo esordisce come giovane fattorino d’albergo (da qui la sua uniforme rossa dotata di caratteristico cappellino).La storia editoriale di Spirou (creato nel 1938 nell’omonima rivista dell’editoreDupuis) e Fantasio (affiancatogli nel 1942) non è tra le più semplici. A ogni modo sono tutti d’accordo nel ritenere il loro periodo migliore il ventennio tra la fine degli anni quaranta e la fine degli anni sessanta, quando eraAndré Franquina disegnare i personaggi.Un altro buon periodo è stato quello tra il 1982 e il 1998, quando il duo formato daTome(Philippe Vandevelde) eJanry(Jean-Richard Geurts) realizza una quindicina di storie. Esauritasi la vena creativa di Tome e Janry, l’editore affida i personaggi a un’altra coppia,Jean-David Morvanai testi eJosé Luis Munueraai disegni, con risultati talmente discutibili che i due vengono allontanati dopo aver realizzato soltanto quattro storie (e sarebbero state meno se non ci fosse stato un contratto da rispettare). Forse per non commettere un nuovo errore e non rischiare di rovinare per sempre la sua “bandiera”, l’editore crea una serie parallela, chiamata“Une aventure de Spirou et Fantasio par…”e invita diversi autori della scuola franco-belga a realizzare nella massima libertà delle storie dei personaggi scollegate dalla serie e dalla continuity principale. L’idea, palese anche se non ufficiale, è di affidare la serie a coloro che sapranno realizzare la storia migliore.Chi “vince”? Il duo formato daFabien VehlmanneYoann Chivard, che può così realizzare, all’interno della serie principale, cinque storie tra il 2010 e il 2016, anche se a ben guardare sono appena migliori di quelle che le hanno precedute. La serie principale viene prudentemente interrotta in attesa di tempi e di autori migliori, anche perché nel frattempo la serie parallela (poi ribattezzata“Le Spirou de…”) riscuote un successo sempre crescente, proprio grazie alla libertà concessa agli autori, che esplorano temi insoliti per un fumetto umoristico (guerre, dittature, disastri ambientali, strapotere della finanza). Tra queste vicende proprio le storie d’amore, e persino di erotismo vero e proprio. Dato che“Le Spirou de…”è praticamente ignota in Italia (solo due albi su 18 sono stati pubblicati da Nona Arte), come del resto buona parte della serie principale, le “pene d’amore” della coppia sono pressoché inedite, e sono in pochi a conoscerne i dettagli, spesso ben congegnati e non privi di scene bollenti. Le storie d’amore vengono inserite per la prima volta daTomeeJanrynell’albo numero 45 della serie principale,“Luna Fatale”(1995). In cui laLunadel titolo, figlia di uno dei nemici ricorrenti della coppia, mostra un certo interesse verso Spirou.Sempre Spirou, nonostante il don Giovanni della coppia parrebbe essere piuttosto Fantasio, è oggetto delle attenzioni del gentil sesso nelle storie seguenti. In“Machine qui reve”(1998), dove è la collega giornalistaSeccotinea fargli delle avance (forse ricambiate nel sorprendente finale), nel 50esimo album.Quindi in“Aux sources du Z”(2008), in cui il protagonista bacia proprio Seccotine (sia pure per togliersela di torno) e poi, addirittura, si sposa (ma in un certo senso è uno Spirou “alternativo”). Infine nel 52esimo,“La Face cachée du Z”(2011), ambientato sulla Luna, in cuiun’attriceospite diZorglub(scienziato pazzo ricorrente nella serie) insieme alla coppia e ad altre celebrità, si invaghisce di lui riuscendo, anche grazie a un malinteso, a portarlo in camera sua e poi a fargli qualche avance (purtroppo troncate sul nascere da un incidente). Sulla serie parallela, che inizia con“Les Géants pétrifiés”(2006) dei citatiVehlmanneYoann, da subito vengono toccati temi che poco si erano visti nella serie principale, come lo sfruttamento commerciale delle scoperte scientifiche (da parte di un miliardario americano) e i diversi atteggiamenti di Spirou e Fantasio di fronte ai problemi: idealista e incorruttibile il primo, materialista e disposto ai compromessi il secondo. Entrambi i protagonisti vivono delle storie sentimentali.Di tipo materiale, in linea con il personaggio, quella di Fantasio, che diventa l’amante della segretaria del miliardario americano (gli atteggiamenti e gli scambi di battute tra i due non lasciano adito a dubbi), salvo venire scaricato non appena inizia ad avere qualche scrupolo. Storia quasi platonica quella di Spirou, che viene corteggiato discretamente daTian, una studentessa indonesiana affascinata dal suo coraggio:“Tu hai la stoffa degli eroi”; “anch’io ho i miei momenti di debolezza”; “e io potrei essere uno di questi momenti di debolezza?”.Alla fine i due sembrano ormai una coppia affiatata, con Tian che “permette” a Spirou di andare a divertirsi con i suoi amici… Dopo una seconda storia dimenticabile (“Les Marais du temps”diFrank Le Gall, 2007), èFabrice Tarrin(con“Le Tombeau des Champignac”, 2007) a spingere sull’acceleratore come mai si era visto prima.Al personaggio di Seccotine riserva molto spazio, e la sua storica rivalità con il collega giornalista Fantasio viene accentuata. Nel corso di una spedizione in Himalaya i due si azzuffano al punto di causare un incidente, che vedrà Spirou, in compagnia della stessaSeccotine, rimanere bloccato all’interno di una caverna ghiacciata.Quando l’effetto del siero antigelo utilizzato dalla coppia svanisce (siero inventato dalconte di Champignac, scienziato distratto spesso coprotagonista delle avventure, nella storia“Virus”, del 1982), i due devono abbracciarsi per potersi scaldare: la palese reazione emotiva di Spirou finisce per intrigare Seccotine, che ci prova apertamente con lui. Cosa succeda a questo punto rimane un mistero, dato che Tarrin “stacca”. Ma quando i due vengono ritrovati più tardi da Fantasio, la sua espressione sbalordita suggerisce una scena quantomeno “strana” (anche se i due devono ormai essere semicongelati). Inoltre, alla fine della storia Fantasio torna su qualcosa che Seccotine gli aveva detto all’inizio, nel tentativo di appianare le divergenze professionali tra di loro, vale a dire“ho molto da offrirti”. Alla domanda di Fantasio, Seccotine risponde“cosa avevo da offrirti? Chiedilo a Spirou, lui lo sa già”.Non ci vuole molto a capire di cosa si trattasse e cosa sia successo nella caverna. La storia tra i due, purtroppo, non ha un lieto fine: Spirou chiede a Seccotine di uscire con lui, quasi a voler “normalizzare” la loro relazione, ma la collega giornalista deve partire di lì a pochi minuti per un lungo reportage con un affarista cinese. Reportage che potrebbe anche uscire dal piano professionale, come si intuisce dalle confidenze che costui si prende…La storia termina con Spirou in lacrime (!) e Seccotine in preda ai rimorsi. Tarrin non riprenderà la situazione quando, anni dopo, scriverà un’altra storia della serie parallela (“Spirou chez les soviets”). La storia più bella della serie parallela è senz’altro la successiva, la pluripremiata“Le Journal d’un ingénu”(2008) diÉmile Bravo, che riscopre l’ambientazione del primissimo Spirou, quando faceva il fattorino in un albergo di Bruxelles, e lo immerge in un’atmosfera d’anteguerra, con l’albergo al centro di intrighi e trattative che finiscono per essere la causa dello scoppio del conflitto. Il giovane Spirou vive una storia d’amore, molto dolce e ingenua, con una ragazza che lavora nello stesso albergo e che alla fine scomparirà all’improvviso. Quando un uomo dei servizi segreti gli rivelerà che la ragazza è un agente della organizzazione comunista Komintern e che, dopo essere stata richiamata in Unione Sovietica, farà probabilmente una brutta fine (perché troppo idealista e pacifista), le lacrime faranno, nuovamente, la loro apparizione.Ma forse la storia d’amore tra Spirou e la giovane collega (il cui nome,Kassandra, è rivelato solo alla fine) potrebbe ancora continuare… Con la storia successiva,“Le Groom vert-de-gris”(2009), diYann(che già aveva collaborato alla storia di Tarrin) eOlivier Schwartz, tutti i limiti vengono infranti.Ambientata durante la Seconda guerra mondiale, quasi a fare da seguito alla storia di Bravo, introduce la spumeggianteUrsula Chickengrüber, tenente dell’esercito di occupazione tedesco il cui ruolo effettivo non è ben chiaro, ma il cui obiettivo è invece chiarissimo: portarsi a letto prima Spirou e poi Fantasio. Le scene bollenti si succedono, incredibili: Ursula inizia facendo salire Spirou in camera sua, sostenendo di aver visto dei topi. Lo accoglie seminuda e con una bottiglia di champagne, ma Spirou, seccato, se ne va. Comportamento che darà molto fastidio all’impetuosa ragazza. Poi è lo stesso Spirou a saltarle addosso, letteralmente, nel centro di Bruxelles, per sfuggire alle SS che lo cercano (hanno scoperto che passa informazioni ai partigiani). Infine è Fantasio, assunto nello stesso albergo, a cedere alle sue proposte. Gli autori lo mostrano mentre si sveglia nel suo letto, al mattino, con lei che si riveste e, mostrandosi diversa dal solito cliché del “nazista crudele”, gli comunica, senza darlo a vedere, informazioni utili alla Resistenza. Come se non bastasse, anche un’altra ragazza, dal bizzarro nomeGlu-Glu, una “zazou” (appassionata del jazz degli anni quaranta) amica di Fantasio, mostra un chiaro interesse verso di lui e, una volta liberata Bruxelles, festeggia trascinandolo letteralmente in camera da letto…