REGISTI CHE MERITEREBBERO UN OMAGGIO

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. LaFesta del Cinema di Roma 2021, conclusasi da pochi giorni, ha messo in cartellone la rassegna delle pellicole dirette dal registaArthur Penn, per far conoscere anche ai giovani l’autore di grandi film comeFuria selvaggia,Gangster’s StoryeBersaglio di notte. Iniziativa lodevole, senza dubbio.Si ha però la sensazione che certe retrospettive vengano utilizzate anche per dare lustro a programmazioni non sempre all’altezza. E questo vale ormai per quasi tutte le manifestazioni cinematografiche di maggior rilievo.Vediamo comunque quali altriregisti, alcuni scomparsi altri ancora in attività, meriterebbero un omaggio da parte degli organizzatori dei festival. Arthur Penn Ilcinema di domani non potrà essere che a colori e in rilievo, perché la vita è a colori e in rilievo. Date da realizzare la stessa sceneggiatura a una dozzina di registi diversi ed avrete dodici film differenti. La macchina da presa esiste per mostrare sullo schermo ciò che non è possibile vedere altrove: né sulla scena, né nella vita. Quando finisci di lavorare a un film, e non c’è più niente da girare, è come smettere d’essere innamorato. Girare un film è continuamente lavorare e preoccuparsi, essere impauriti e presi dal panico. Non girare un film è peggio. L’abuso scioccante dell’assenza di dialogo nei film di oggi, i grugniti gutturali che la maggior parte dei giovani emette nei film alla moda, mi spaventa e mi inquieta. Il regista di ieri, quello vero, il nuovo artefice ed artista che veniva ad affiancarsi al poeta e al narratore, allo scultore e al musicista sarà stato dimenticato e forse anche ucciso: a favore di un lavoratore né ispirato né troppo consapevole, ma tuttavia perfettamente erudito nei confronti della tecnica, praticone, sveglio. Nessuno in quel periodo era esperto nella regia di film di fantascienza, quindi mi sono proclamato io stesso un esperto. Non lo ero, ovviamente, ma allo studio non lo sapeva nessuno. Quindi nessuno si è mai permesso di discutere con me. Da sempre mi ha interessato la fascinazione dello schermo. Il cinema esercita un’azione diretta sul pubblico, in special modo sulle giovani generazioni. Ha un potere di attrazione molto superiore a quello della frase scritta. È ciò che si potrebbe definire, come ho dichiarato in altre occasioni, il paradosso del cinema: l’idea originale è una astrazione. E, tra le due cose, c’è una realtà materiale. La funzione dell’arte o dell’informazione sarebbe di interpretare la realtà. Invece sta accadendo esattamente il contrario. Cioè tante volte si pensa all’arte come un qualcosa di superfluo, di elegante, una specie di fiocchetto che si mette sulle cose. No, è una funzione dello spirito, certe volte ce ne dimentichiamo. Non credo che a ogni pellicola si possa realizzare il film della vita. L’ispirazione non è una merce che si possa comprare al mercato come delle mele o un piatto di spaghetti al ristorante. E dunque a seconda del proprio temperamento, del proprio modo di essere, la voglia di realizzare un’opera credo venga una volta ogni due, dieci o magari quindici anni. Ho la sensazione che il mio lavoro sia creare un’atmosfera dove le persone creative possono esprimersi al meglio. in altre parole, creo un’atmosfera dove le persone si sentono sicure, dove si sentono rispettate, e dove sentono che possono dare il loro contributo. I produttori cinematografici sono imprenditori e grandi società, sono più interessati a celebrare ricchezza e individualismo. Attirano il pubblico con scene violente, storie che non hanno a che vedere col quotidiano. Quando facevo i documentari, ho notato che più volevo avvicinarmi a un individuo, più questo si allontanava. Per questo iniziai a fare lungometraggi. Qui non ci sono problemi. Trovi qualcuno che fa finta di morire. Non c’è problema perché un minuto dopo si alzerà di nuovo. Le riprese diurne all’interno e quelle notturne in esterna ti fanno capire chi è un professionista e chi un dilettante nel mondo del cinema.