BAREFOOTING, GIRARE A PIEDI NUDI

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Coloro che praticano ilbarefootingpreferiscono camminare a piedi scalzi. La moda si sta diffondendo in tutto il mondo. Molti anni fa le persone povere avevano spesso i piedi scalzi in quanto le scarpe erano care. Erano di pelle fatte interamente a mano. La gente era abituata a stare a piedi nudi per cui la pelle dei piedi era più resistente. Durante l’estate le scarpe si lasciavano a casa, i bambini le usavano solo per andare a scuola. Finché la meccanizzazione dell’industria manifatturiera rese le calzature di uso comune. Oggi molte persone nei paesi occidentali usano le scarpe costantemente, anche in casa. Woodstock, 1969, una hippie a piedi nudi Negli anni sessanta nacque in Nuova Zelanda il movimento delbarefooting, cioè camminare a piedi scalzi. La nuova moda contagiò gli Stati Uniti e da lì passò in Europa. In Germania e in Inghilterra alcuni padroni di casa chiedono agli ospiti di togliersi le scarpe. Scarpe sullo zerbino Moschea di Roma, scarpe lasciate fuori dalla porta Il fedele musulmano lascia le scarpe fuori della moschea in segno di rispetto. Davanti alle porte di alcune moschee esistono delle scarpiere a vista per conservare le scarpe durante la preghiera. Interno della moschea blu a Istanbul Il pavimenti interni delle moschee sono coperti di tappeti. Tuttavia le guide turistiche invitano gli occidentali a indossare calze riservate a coprire i piedi nudi. Lo scopo è di evitare di prendere le verruche o i funghi camminando scalzi sui tappeti. Parigi a piedi nudi In Francia come in Italia gli stessi padroni di casa tengono in casa le scarpe che usano in strada. Però se il pavimento è un parquet può succedere che chiedano all’ospite di togliersi le scarpe. Alcune padrone di casa indossano calzini dalla soletta rinforzata o gommata. A piedi nudi sul parquet di legno Una stanza del fango nel Connecticut, Stati Uniti Negli Stati Uniti, nella villa unifamiliare esiste la stanza del fango cioè la mudroom. È  una stanza che collega l’entrata secondaria con il resto della casa. Nella mudroom si lasciano le scarpe che si sono indossate per strada e si calzano le pantofole. I geta giapponesi Nelle case giapponesi ci può essere un angolino con igeta, cioè le pantofole che si indossano in privato. Infatti i giapponesi si tolgono le scarpe entrando in casa e si aspettano che lo facciano anche gli ospiti. Indossano i geta con i calzini. Pattine di feltro Negli anni sessanta si usavano le pattine di feltro. Erano dei rettangoli leggermente imbottiti che servivano per scivolare sui pavimenti di legno o di marmo. Lo scopo era di impedire il contatto della suola della scarpa sporca con il pavimento di casa. Quindi il primo obiettivo era quello di mantenere la casa pulita. Il secondo obiettivo dell’uso delle pattine era lucidare il pavimento. Cristallizzazione dei pavimenti di marmo Non esistevano ancora i particolari trattamenti cui sono sottoposti i pavimenti di marmo e di legno per isolarli dallo sporco. La cristallizzazione impedisce al pavimento trattato di assorbire lo sporco. Dopo il trattamento è sufficiente lavare il pavimento con uno straccio imbevuto di acqua e detergente liquido neutro. Lucidatrice per pavimenti Un tempo la massaia doveva raschiare il legno e il marmo con delle pagliette di ferro. La paglietta asportava la superficie che si era impregnata di cera ed era diventata scura. Poi stendeva la cera pulita e la tirava a lucido con la lucidatrice. Deceratura e cristallizazione delle cementine Un pavimento lucido richiedeva molto lavoro, soprattutto con i mezzi e gli strumenti di un tempo. Era unostatus symbol. Spesso le padrone di casa non potevano permettersi una domestica per avere pavimenti lucidi. Cercavano allora di ottenerli costringendo tutta la famiglia e gli ospiti a collaborare usando le pattine. Le pattine erano ritenute una ossessione “piccolo borghese” da chi le detestava. Jean-Léon Gérôme, Il mercato delle schiave (1866) Gli schiavi erano senza scarpe, e mostravano proprio con i piedi nudi la loro misera condizione. Esisteva un tipo di tortura praticata contro gli schiavi che consisteva nel battere le piante dei piedi.