PAWN HEARTS RAPPRESENTA L’APICE DEL ROCK PROGRESSIVO

Pawn Hearts, il quarto album degli inglesiVan der Graaf Generator, rappresenta il vertice di tutta la loro produzione ed è uncapolavoro. Pawn Heartsè anche l’apice raggiunto dalrock progressivoanni settanta. Probabilmente lo è anche oggi, nella totalità della produzione del genere. Un disco duro, allucinato ed allucinante che non si esime da momenti di forza e sublime poesia melodica. Un disco che può risultare di non facile comprensione a chi è prigioniero dei canoni formali. L’organo diHugh Bunton,che fa uso anche del Mellotron e del sintetizzatore Arp, il sax diDavid Jacksone le pirotecniche fantasie della batteria diGuy Evansavvolgono in modo perfetto la sfaccettata e drammatica voce diPeter Hammill, leader e songwriter del gruppo (vero maestro del dramma e dello stato d’animo cantato), creando una perfetta alchimia tra le parti con assonanti combinazioni e struggenti melodie.Nella formazione manca la chitarra, particolarità della band in un genere che fa delle sei corde lo strumento portante. Trova così posto la chitarra diRobert Fripp, leader deiKing Crimson, un ospite illustre mai invasivo e sempre incisivo. Pensato in origine come album doppio, per probabili questioni economiche dovute a costi di produzione elevati, l’idea venne poi abbandonata in favore del disco singolo su cui trovarono posto tre brani:Lemmins (including Cog)eMan-ERGsulLato AedA Plague of Lighthouse KeeperssulLato B.Il secondo vinile avrebbe invece dovuto comprendere delle composizioni individuali dei singoli membri della band, più delle registrazionilive in studiodi vecchi brani. Il disco si apre con il dark e psichedelicoLemmings (including Cog), nel qualeHammillparla della tendenza autodistruttiva dell’essere umano che non riesce a sviluppare una propria idea, una propria coscienza, per allinearsi con la massa. Da qui il riferimento nel titolo ai piccoli roditori artici, i lemmings, i quali, secondo una leggenda, periodicamente si suiciderebbero in massa gettandosi nelle gelide acque dell’oceano.Le melodie sofferte della drammatica voce diHammillvengono “attraversate” con forza dal sax diJacksone dall’organo diBanton, che insieme alla pirotecnica ritmica diEvanssferzano tutto il brano intrecciandosi con estrema efficacia tra di loro, donando una perfetta atmosfera psichedelica e drammatica all’insieme.La successivaMan-ERGprende il via con una romantica melodia voce/pianoforte, che cresce fino a lasciare il posto a una sezione aspra e acida, quasi violenta, in netto contrasto con la precedente, per poi tornare sui propri passi con un’altra melodia che ci accompagnerà di nuovo dall’inizo del brano fino alla crescente conclusione. Grande protagonista il sax che, coadiuvato dal suono dell’organo, sottolinea momenti di dolce melodia con altri di acida forza dove anche la batteria impone la sua presenza. Magistrali gli interventi, misurati nella durata ma grandi nella “presenza” quasi schizofrenica, della chitarra diRobert Fripp. In questo brano, il songwriter riflette sull’essenza più intima dell’uomo, sulle parti contrapposte dell’animo umano che ne determinano l’essere, ma che ci impediscono di capire chi in realtà siamo. I primi due pezzi ci introducono al terzo e conclusivo brano,A Plague of Lighthouse Keepers, una lunga suite di23 minuti(da notare che anche i precedenti superano i10 minuti). QuiHammillci racconta della solitudine dell’uomo, della sua impotenza verso il destino e della disperazione che lo pervade ineluttabilmente. Divisa in dieci parti, ognuna delle quali caratterizzata da diversi stiliProgressive, che si susseguono l’uno come lo sviluppo del precedente fino ad arrivare al crescente finale. Momenti strumentali, psichedelia, improvvisazioni jazz e molto altro ancora, caratterizzano questa suite che rivela la simbiosi dei quattro musicisti e li porta a un perfetto e ispirato sincronismo. Anche qui ritroviamo l’inconfondibile suono e lo stile della chitarra diRobert Fripp, che contribuisce in modo incisivo a dare carattere dove necessario, sempre con la giusta forza e i perfetti passaggi. Su tutto c’è però la voce, allo stesso tempo drammatica e forte, poetica e dolce, diPeter Hammilche, come un direttore d’orchestra, dirige l’insieme e lo porta a compimento. Quando nel 2005 la discografia del gruppo venne rimasterizzata in cd,Diminutions,Ponker’s ThemeedAngle of Incidents, parte del materiale non pubblicato in precedenza, furono recuperate e inserite come bonus tracks. Questa versione è arricchita dalla presenza della celebreTheme One, brano strumentale composto nel 1967 comesigla ufficiale diBbc 1daSir George Martin(produttore deiBeatlese arrangiatore delle loro parti orchestrali) e diW. In origine presente solo nelle versioni del disco uscite negliStati UnitieCanada, Theme Onefu edito in Europa come45 giridi cuiWera il Lato B. Pawn Heartsè un disco scuro e oscuro, drammatico, una riflessione sulle paure le angosce e la solitudine dell’uomo, pedina impotente del fato. Non un facile ascolto. Necessita di più passaggi per essere assimilato, compreso e apprezzato come merita. Questo al di là del gusto personale e dell’amore che si può provare la prima volta (come accaduto al sottoscritto). Si tratta di un esponente del genere assolutamentenon convenzionale, che con poetica passione mette in scena un dramma dell’anima, con sonorità che possono sembrare in alcuni casi isteriche e lontane da tutto, ma che in realtà sono ricercate e pensate.È arte in musiche e parole, senza sconti e concessioni, come d’abitudine per la band. Ed è probabilmente per questo motivo che iVan der Graaf Generatornon raggiunsero quel meritato successo presso il grande pubblico come altri gruppi contemporanei, certamente piùrassicuranti. Ma allo stesso tempo, proprio questa maturità li rende più moderni degli altri, anche al giorno d’oggi, sia dal punto di vista di composizione musicale sia di testi e tematiche. All’uscita il disco non fu accolto benissimo nella natia Inghilterra, come anche negli Stati Uniti, per venire successivamente riabilitato e rivalutato acapolavoro incompreso. Riscosse invece da subito un grande successo in Italia, dove rimase in vetta alle classifiche di vendita dei33 Giristando al primo posto per più di dieci settimane e vendendo duecentomila copie durante il primo anno. Per questo la band decise di esibirsi in un lungo tour nel nostro Paese. Pawn Heartsè la summa deiVan der Graaf Generatore, soprattutto, delProgressive Rockstesso, che ne ha spostato in avanti l’asticella dell’eccellenza. 1. Lemmings (including Cog) – 11:372. Man-ERG – 10:203. A Plague Of Lighthouse Keepers – 23:04including:a. Eyewitnessb. Pictures/Lighthousec. Eyewitnessd. S.H.M.e. Presence Of The Nightf. Kosmos Toursg. (Custard’s) Last Standh. The Clot Thickensi. Land’s End (Sineline)j. We Go Now Bonus tracks4. Theme One (original mix) – 3:155. W (first version) – 5:046. Angle Of Incidents – 4:487. Ponker’s Theme – 1:288. Diminutions – 6:00