MAMMA, HO RIPERSO L’AEREO A NATALE

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History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Due anni dopo il capostipite, che aveva riscosso un inaspettato successo grazie a una formula avvincente e azzeccata (QUIeQUI), era inevitabile cheHome Aloneavrebbe generato un sequel: vede così la luce, nel 1992,Mamma ho riperso l’aereo – Mi sono smarrito a New York(Home Alone 2: Lost in New York). Che si svolge un anno dopo il primo, e ne ripropone con altrettanto successo la formula, cambiando giusto qualcosa. Mossa intelligente quella direimmaginare di fatto la ricetta precedenteevitando però di ricalcarla pedissequamente:Home Alone 2è un’operazione riuscita, che ripropone tutto ciò che di iconico c’era nel primo film, ma cambia location senza ribaltarne le situazioni. Ritroviamo quindiKevin, e stavolta i genitori si premurano chenon perda di nuovo l’aereo, assicurandosi che vada in aeroporto (fortunati gli adattatori nostrani che si sono ritrovati una situazione pivot analoga a quella del primo film, tanto da non dover cambiare il titolo italiano…). Con lui c’è l’intera famiglia di simpatici & antipatici già conosciuti l’anno prima. Ma poi ecco che il ragazzino (sempreMacaulay Culkin, ormai superstar) sbaglia aereo, e al posto di volare fino a Miami con i suoi, si ritrova nella Grande Mela.Per fortuna con addosso i documenti e le carte di credito di suo padre, chegli permettono di spendere e spandere. Come alloggiare al Plaza Hotel di proprietà del tycoonDonald Trump, il quale appare anche in una scena. L’avventura finisce qui? No, è appena iniziata: i due banditi intepretati daJoe PescieDaniel Stern, che un anno prima provarono a svaligiare la casa dei McCallister, quest’anno (evasi di prigione) sono proprio a New York,pronti a mettere a segno un colpo colossale.Ovviamente si ritrovano ancora Kevin tra i piedi facendoli dibattere tra voglia di vendetta e volontà di portare a casa il frutto della rapina. E poi c’è anche chi ha dei sospetti sul ragazzino: Hector, il concierge del Plaza (un grandeTim Curryfresco di Pennywise), non crede alle bugie di Kevin e inizia a indagare per conto suo, tramite i dati della carta di credito usata per pagare la stanza. “Kevin, lo vuoi un palloncino?”A completare il quadro c’è la clochard di Central Park, una donna che ha perso tutto e, oggi senzatetto, fa paura. Lo schema è il medesimo diMamma, ho perso l’aereo, così come le situazioni, anche se declinate diversamente. Kevin, come nel primo film,fa credere di non essere solo, stavolta anche grazie a un aggeggioso 90’s, un registratore/modulatore vocale con il quale si diverte a prendere in giro il malcapitato di turno, reinterpretando la famosa scena del “tieni il resto, lurido bastardo!“. Se nel primo film a far paura c’era il vecchio solitario, stavolta quel ruolo è ricoperto dalla barbona del parco… mai fermarsi alle apparenze, ognuno ha una storia che può mandare la vita sottosopra. Non possono mancare le trappole e i marchingegni creati da Kevin contro i due ladri, altro ingrediente fondamentale (“infantile” e dagli effetti slapstick) che piace a grandi e piccini. Mamma ho riperso l’aereoè forseun po’ più cupo e cinico del precedente, anche se sempre natalizio: l’atmosfera newyorkese aiuta non poco, specie con l’enorme negozio di giocattoli che fa da sfondo alle vincende.La stessa città si presenta con scorci fantastici e vediamo Kevin alle due torri gemelle del World Trade Center, che oggi non esistono più. Un sequel gestito con passione, fattoper duplicare il divertimento dell’originale. Scritto sempre daJohn Hughese diretto sempre daChris Columbus, la produzione non lavora pigramente e si vede: funziona alla grande.(DaMoz O’Clock).