LA VERGINE SUICIDA EUFRASIA E CORTO MALTESE

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Nella religione cristiana lo Spirito Santo è definito“Paraclito”, cioè difensore e avvocato. Gesù esortava ad averne fiducia come continuatore e portatore a compimento di ciò che lui aveva iniziato sulla terra:“È meglio per voi che io parta, perché se non parto il Paraclito non verrà a voi”(Giovanni, 16,7).E ancora:“Chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non otterrà il perdono. Quando vi porteranno nelle sinagoghe davanti ai magistrati e alle autorità non preoccupatevi di quello che dovete dire per difendervi. Lo Spirito Santo vi insegnerà quello che dovrete dire per difendervi. Lo Spirito Santo vi insegnerà quello che dovrete dire in quel momento”(Luca, XII, 10-12). Di questa ultima affermazione fecero tesoro i martiri cristiani dell’Impero romano. Questi non temevano le condanne, le torture e la morte perché sostenuti dalla fede e dalla certezza di una protezione divina.Secondo la tradizione, diverse martiri erano vergini consacrate a Dio. Una legge dell’antica Roma proibiva l’esecuzione delle cittadine romane vergini. Per aggirare il divieto, i giudici usarono un espediente. Alcune cristiane come Agata, Lucia, Eufrasia, Irene, Agnese e altre furono spogliate e rinchiuse tra le prostitute di un lupanare. Sempre secondo quando tramandato dalla tradizione, lo Spirito Santo le protesse: gli uomini rifutavano contatti con donne cristiane perché il dio crocifisso come un delinquente sarebbe stato creduto maledetto e le sue vergini vestali facevano paura per superstizione.Così le martiri rinchiuse nei bordelli rimanevano intatte, ma formalmente non erano più considerate vergini e potevano essere giustiziate. Tra queste tuttavia ci furono delle eccezioni. Ragazze troppo paurose o con una fede non molto solida temevano sopra ogni cosa la violenza carnale, così abbiamo il caso di due martiri suicide. Pelagia di Antiochiasi gettò dalla finestra e morì sfracellata, quando vide venire le guardie ad arrestarla.Eufrasia di Nicomediaescogitò uno stratagemma per farsi uccidere. Riuscì a convincere i suoi carcerieri di possedere un unguento miracoloso che assicurava l’invulnerabilità a chi se lo spalmasse addosso, e lo offrì in cambio della salvezza della propria castità. Davanti allo scetticismo propose di farne essa stessa prova, se lo spalmò addosso e invitò un guardiano a colpirla con forza sul collo con la sua spada. Eufrasia L’uomo fece questo decapitando in un sol colpo la vergine cristiana. Rabbiosi, i carcerieri si accorsero che così la ragazza li aveva ingannati scampando al processo, alle torture e ai leoni nel circo. Di Eufrasia non si sa altro, e l’esistenza stessa di una tale santa può essere messa in dubbio, poiché il primo a scriverne in una suaStoria ecclesiasticafu un monaco greco bizantinoNiceforo Callisto Xantopulos, vissuto agli inizi del XIV secolo, quindi un migliaio di anni dopo l’ipotetica vita e morte di Eufrasia. L’opera di Niceforo Callisto Xantopulos La stessa storia riappare nel 1416. Un umanista veneziano,Francesco Barbaro(1390-1454), scrisse un libretto dedicato alla virtù di donne famose,De re uxoria, come regalo nell’occasione delle nozze di un suo amico. Lo scrittore Francesco Barbaro Diversa però è la protagonista e l’epoca. Nel 614 Gerusalemme venne invasa dai persiani sasanidi, i quali erano seguaci di Zoroastro e non avrebbero rispettato le monache cristiane. Una di esse chiese di comparire davanti all’imperatore sasanide Cosroe II per confidargli un gran segreto: l’esistenza del prodigioso unguento, con ciò che ne segue. Il trattatello di Barbaro ebbe una certa risonanza durante il Rinascimento, tanto cheLudovico Ariosto(1474-1533) riadattò lo stratagemma della vergine cristiana nel suo poema dell’Orlando Furioso. Al canto XXIX il fortissimo saracenoRodomonteaffronta e uccide il cavaliere cristiano Zerbino. Si impadronisce della di lui donzellaIsabella, e la vuole far sua con la forza. Isabella allora baratta la propria libertà con il segreto del filtro dell’invulnerabilità, tallonata dal guerriero infedele raccoglie le erbe e ne fa un decotto, che poi beve e invita il saraceno a provarne l’efficacia. Rodomonte e Isabella in una illustrazione di Paolo Barbieri Rodomonte, beffato, costruirà allora un mausoleo a Zerbino e Isabella presso un ponte, e ne resterà come guardiano, sfidando qualsiasi guerriero, cristiano o musulmano, che tenti di attraversarlo. Passati quattrocento anni, non si sa da quale fonte, l’Ariosto o altri, lo scrittore americanoJack London(1876-1910) riprende e cambia ancora. La sua raccolta di novelle avventurose intitolataLost Face(1910) ebbe un buon successo con diverse edizioni. La storia che presta il titolo alla raccolta è ambientata in Alaska, quando questa è ancora un possedimento dell’impero di Russia, quindi l’epoca è anteriore al 1867 quando venne venduta agli Stati Uniti. Un mercante russo di pellicce,Subienkov, ha sottomesso e schiavizzato una tribù indiana, sfruttandola per il commercio delle pelli. Alla fine gli indiani si ribellano e prendono prigioniero il russo.Sapendo che per vendetta i pellerossa lo vorrebbero torturare e scotennare, Subienkov convince il capotribù di possedere una “grande medicina” e il resto è immaginabile. Ultima riedizione, nel 1970,Hugo Pratt(1927-1995) in una delle avventure del suo celebre personaggioCorto Maltese,Teste e funghi, immagina che, in una ricerca di tesori nella foresta amazzonica, un ex galeotto francese fuggito dal bagno penale della Caienna,Pierre La Reine, venga catturato dagli indiosjivaro, i famosi cacciatori di teste. L’ex galeotto si sottrae alle torture degli jivaro mangiando “funghi sacri” e convincendo il guerriero Aparia a sferrargli un colpo di machete. Il trucco della martire in un fumetto di Corto Maltese In realtà è tutto un sogno, ma Corto Maltese troverà nel negozio del mercante Levi Colombia la testa di Pierre La Reine rimpicciolita e mummificata secondo la pratica jivaro. Forse le leggende sacre non rispecchiano una precisa realtà, ma sono comunque espressioni di una morale, e sanno vivere molto a lungo. Anche cambiando luogo e significato, pur mantenendo il fascino originario.