OSCAR 7, IL SATELLITE RITORNATO ALLA VITA

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Qualche tempo fa vi ho raccontato lastoria del primo satellite radioamatoriale, costruito nel 1961 da abili appassionati americani al solo scopo di fare sperimentazione tecnica. Quel satellite fu chiamato Oscar, ed essendo il primo lo si battezzòOscar 1. Ancora non faceva da tramite, da ripetitore, per le comunicazioni da terra, come avrebbero poi fatto quasi tutti i satelliti successivi, si limitava a diffondere un segnale in Morse.Si limitavaper modo di dire, perché si trattava di una significativa conquista tecnologica. Dopo di lui furono lanciati molti altri Oscar (i satelliti amatoriali non americani hanno altri nomi), alcuni fortunati altri meno, alcuni audaci e altri con compiti di routine, ma uno in particolare ha avuto una vita così strana, romantica e avventurosa che voglio raccontarvela in qualche riga. È la vita diOscar 7, lanciato nel novembre del 1974. Per quei tempi era un satellite notevole, in grado di mettere in comunicazione tra loro operatori molto distanti e utilizzare tecnologie in seguito riprese dai satelliti di comunicazione commerciali, come per esempio il trasferimento di dati medici e la localizzazione dallo spazio di chiamate di emergenza.Per tutti gli anni Settanta fu una compagnia quotidiana per i radiooperatori più evoluti, fin quando nel 1981 un cortocircuito mise fuori uso le batterie alimentate dai pannelli solari e si trasformò in uno dei tanti relitti spaziali. Fu un brutto colpo. Un giorno del 2002, il 21 giugno, un radioamatore americano, mentre sbrigava le sue faccende, teneva acceso in sottofondo un ricevitore sintonizzato su una frequenza destinata ai satelliti amatoriali. Improvvisamente dal fruscio emerse un segnale che secondo leeffemeridinon avrebbe dovuto esserci, era flebilissimo ma comprensibile. Era Oscar 7 che, come se niente fosse, annunciava in codice Morse di essere pronto a fare il suo lavoro. Ma come? Oscar era andato perduto ventun anni prima! Che fosse un impostore?E invece era proprio lui. Il guasto alle batterie era talmente progredito negli anni da bruciarle del tutto, si era bruciato persino il cortocircuito. Il satellite ora funzionava con la poca energia dei soli pannelli solari, e ovviamente solo quando questi erano illuminati. I radioamatori di tutto il mondo si entusiasmarono e lo riaccolsero con grande affetto, ma nessuno si sarebbe mai aspettato che Oscar 7 avrebbe anche avuto una piccola parte nella caduta del comunismo. Nel 1982 gli oppositori al regime dittatoriale polacco avevano ben poche possibilità di comunicare tra loro velocemente, le linee telefoniche erano tutte sotto controllo e le origini di eventuali comunicazioni in onde corte potevano essere facilmente localizzate con immaginabili conseguenze.Oscar 7 venne in aiuto offrendo un ponte radio gratuito (e un po’ illegale oltre che sporadico) in anni nei quali solo enti come la Cia potevano far conto su comunicazioni satellitari per uso privato. Il fatto di utilizzare frequenze e antenne difficilmente rintracciabili fu una bella grana per il regime che cercava di affondareSolidarność, il sindacato che si batteva per portare la democrazia in Polonia. Oscar 7 orbita da quarantasette anni, e dopo una pausa di due decenni ancora si sveglia e riaddormenta a seconda che ci sia luce o meno. È sopravvissuto a buona parte dei suoi creatori.Utilizza frequenze che nel frattempo sono state riassegnate ad altri servizi, ma chi avrebbe mai il coraggio di inviargli il comando di spegnimento, con quello che ha passato? Così le autorità americane, di solito rigidissime, gli hanno attribuito un permesso speciale: lui può usare quelle frequenze come e quando gli pare. Il centro di controllo che segue il suo girovagare celeste ha ancora di recente diramato una circolare con cui si invita a usarlo. Oscar è felice di rendersi utile, ma una frequenza alla volta, di più non ce la fa con le sole celle solari. I satelliti hanno qualcosa di umano. Una volta lanciati se la devono cavare da soli. (Copyright © 2022 Andrea Antonini, Berlino. Immagini di pubblico dominio).