JONNY LOGAN, LA SATIRA A FUMETTI DEGLI ANNI ’70

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Tutti i fumetti sono inevitabilmente influenzati dalla realtà contemporanea al periodo in cui sono stati concepiti.Per quanto riguarda la sola Marvel, ricordiamo la minaccia nazista sulle pagine di Capitan America, la corsa allo spazio che diede origine ai Fantastici Quattro, Iron Man e la Guerra del Vietnam… ma gli esempi sarebbero innumerevoli. Non tutti i fumetti vengono però influenzati allo stesso modo: alcuni meno, altri più.Tra i fumetti pronti a recepire le influenze provenienti dalla società c’è ne fu uno pubblicato dalla Casa editrice Dardo a partire dal 1972:Jonny Logan, sgangherato cacciatore di taglie con il volto dell’attoreLando Buzzanca, all’epoca famoso interprete della commedia sexy. I testi erano di un outsider del fumetto: il romagnoloRomano Garofalo.Nato a Viserba, laureato in lettere e filosofia a Bologna, approda a Milano nei primi anni settanta per specializzarsi in psicologia.Invece di specializzarsi crea Jonny Logan, personaggio che per un decennio commenterà in chiave satirica gli avvenimenti politici e di costume di quell’importante periodo storico. Si tratta di un fumetto corale che si ispira da vicino adAlan Forde il Gruppo TNT di Max Bunker e Magnus, uscito tre anni prima e in quel periodo all’apice del successo editoriale.Oltre a Jonny Logan, i personaggi principali sonoil Professore,Ben Talpa,Dan MuscoloeMago Magoz.Ai disegni troviamo il poliedricoLeone Cimpellin. Dal luglio 1972 la serie di Jonny Logan ebbe un buon accoglimento da parte della critica e del pubblico, e a un certo momento venne pubblicato anche in Iugoslavia, dove già Alan Ford riscuoteva un enorme successo (vediQUI). Jonny Logan aveva due caratteristiche che erano delle assolute novità nel panorama del fumetto italiano del tempo.– L’ambientazione italiana delle storie, che prima del fumetto di Garofalo e Cimpellin si era vista solo nelCommissario Spadadi Gian Luigi Gonano e Gianni De Luca e inalcuni personaggi minori.– La scelta di proporre a una audience formata soprattutto da adolescenti temi complessi tratti dalla cronaca quotidiana. Come sostiene Maria Della Miranda nel saggio“Jonny Logan Story”, è sorprendente rilevare come moltitemi affrontati allora siano ancora attuali a cinquant’anni di distanza.Vediamone alcuni nel dettaglio. Comprare con pochi soldi un terreno agricolo destinato all’agricoltura, corrompere con una bella bustarella l’amministrazione locale per renderlo edificabile, che quindi costruisce strade, fognature e altre opere di urbanizzazione. Infine edificare su quel terreno per poi rivendere a prezzi salati.Una pratica che ha trovato la massima diffusione in quegli anni. Una parte del boom italiano è stato costruito sul cemento. Una nuova classe imprenditoriale, i costruttori, si afferma in quel periodo e arriva fino ai nostri giorni. Ai mitici palazzinari protagonisti di tante commedie all’italiana subentra una nuova generazione più attenta alle questioni finanziarie e ai rapporti con il sistema bancario, apparentemente più ligia alle regole, ma in realtà dotata degli stessi smodati appetiti economici. Questa tematica viene splendidamente messa in satira nel n. 5 di Jonny Logan intitolato“Speculando, speculando”. In una serie di divertenti sketch tra i quali spicca quello della visita dell’ispettore all’igiene in un ignobile quartiere dormitorio della periferia. L’ispettore definisce quelle case“abitazioni razionali e funzionali”ottenendo così l’agognata bustarella. Tra le previsioni più drammatiche messe in campo dal vulcanico Garofalo c’è quella che con il progresso tecnologico la società darà sempre meno importanza alla cultura non scientifica, che non produce nulla a livello economico.In effetti, da tempo nel mondo della produzione intellettuale e culturale, delle arti e della creatività, tutto sembra sempre più finalizzato a tematiche produttive, utilitaristiche improntate solo alla logica del profitto e della funzionalità. Contano i numeri, il gradimento, la capacità di innescare e alimentare polarizzazioni, di fare ascolti, visualizzazioni, commenti, condivisioni, di muovere pubblici e followers. Così facendo si attribuisce sempre meno importanza alla speculazione filosofica, alla riflessione intellettuale profonda.Nei primi anni settanta Romano Garofalo individua i segni premonitori. Nell’episodio“La befana meccanica”immagina un futuro dove domina il disprezzo per ogni attività intellettuale e creativa.Vediamo un mondo avveniristico dominato dalla tecnologia e dagli ingegneri, dove vengono banditi“amore, affetti e sentimenti”, definiti“debolezze che nuocciono all’aumento della produzione industriale”e quindi al progresso sociale. I poeti sono considerati del tutto inutili, corpi “alieni” da emarginare. Nei primi anni settanta la mafia uccideva di frequente. Nel 1970 ucciseMauro De Maurogiornalista scomodo del quotidiano L’Ora di Palermo. Nel 1971 uccisePietro Scaglione, procuratore capo di Palermo. Nel 1972 uccise il giornalistaGiovanni Spampinato.Eppure “la mafia non esiste” era il ritornello con cui in quegli anni alcuni politici siciliani irridevano chi denunciava l’intreccio tra Cosa Nostra e il potere. A stigmatizzare questa situazione ci pensa Jonny Logan nell’episodio intitolato, appunto,“La mafia non esiste”. La storia parte da questo paradosso per arrivare, attraverso una disfida allaPer un pugno di dollariche vede opporsi i padrini Don Ciccio Bracalone e Don Gino Malandrinò, mentre affermano che“la mafia non esiste”e chi lo mette in dubbio“lupara lo colga”. Dagli anni cinquanta le grandi città del Nord Italia erano al centro di un consistente flusso migratorio. Un milione e 300mila di uomini e donne delle zone povere del Sud vennero attratti dalle possibilità lavorative offerte dalle fabbriche, che, attraversando una fase di straordinario sviluppo, avevano un continuo bisogno di manodopera. Ma l’arrivo nel Nord porta anche problematiche e difficoltà di non facile superamento. Jonny Logan, nell’episodio“La famiglia Incrocchia”, segue le traversie di uno di questi emigranti, mettendo in luce la dura vita in fabbrica e i disagi di una vita “in trasferta”.Una storia dove la componente comica spesso cede il passo alla realistica rappresentazione della dura realtà. Dagli anni sessanta ai settanta si parlò insistentemente di alcuni colpi di stato. Per fortuna gli aspiranti golpisti, legati ad alcuni apparati statali infedeli, non trovarono mai la possibilità di agire concretamente. Nell’albo“Arcibaldo Coccuzza colonnello dei CC”, un alto ufficiale dei carabinieri tenta un colpo di stato non tanto per dispregio dei valori democratici, quanto come rivalsa delle sue frustrazioni professionali e familiari. Nell’ottobre del 1973, l’Egitto attaccò di sorpresa Israele da sud, insieme alla Siria, che attaccò da nord. Israele reagì con forza ribaltando le sorti della guerra, che terminò dopo una ventina di giorni con la sconfitta dei paesi arabi.Contemporaneamente all’inizio dei combattimenti, le nazioni facenti parti dell’Opecraddoppiarono il prezzo di vendita del petrolio dando inizio a una crisi petrolifera mondiale. In Italia, il governo varò un piano nazionale di “austerity” economica per il risparmio energetico. Prevedeva il divieto di circolare in auto la domenica, la fine anticipata dei programmi televisivi e la riduzione dell’illuminazione stradale e commerciale. Nel numero di Jonny Logan intitolato“Lo chiamavano Austerity”, Leone Cimpellin rappresentò graficamente la situazione creando una supercattivo chiamato Austerity. Si tratta di un tipo smilzo, bruttarello, piuttosto minaccioso e inquietante, che compare all’improvviso a turbare e modificare le abitudini di ogni categoria sociale. Il primo dicembre 1970 venne definitivamente approvata la legge sul divorzio. Subito dopo, si mette in moto la macchina per il referendum abrogativo. La notte del 12 maggio 1974 il risultato del referendum fu favorevole al divorzio, confermando la legge. Un fatto di costume che per il paese ha avuto il significato di una vera svolta in senso laico.Con straordinaria tempistica il numero di Johnny Logan“Favorevole o contrario?”mette alla berlina gli antidivorzisti capeggiati da Amintore Fanfani, leader della Democrazia Cristiana al governo. L’inizio degli anni settanta è un periodo di profonde riforme tributarie. A fine ottobre del 1972 venne introdotta l’Iva, ancora oggi è la più importante imposta indiretta del nostro sistema tributario.In quella occasione venne introdotta anche l’imposta comunale sull’incremento di valore degli immobili e furono modificate le imposte di registro, successioni, ipotecarie e catastali, le imposte di bollo, il contenzioso tributario, l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni, l’imposta sugli spettacoli e le tasse sulle concessioni governative. Risale, poi, al 1974 l’introduzione dell’Irpef(l’imposta sul reddito delle persone fisiche) e l’Irpeg(l’imposta sul reddito delle società).L’Iva e l’Irpef costituiscono ancora oggi l’architrave del nostro sistema fiscale, essendo tra le principali fonti di entrate per lo Stato.Jonny Logan intercetta il diffuso disagio sociale con“Tartassa, l’agente delle tasse”.Leone Cimpellin riusciva a creare personaggi fortemente caratterizzati dal punto di vista fisionomico. Tartassa è un curioso ometto dagli occhi iniettati di sangue e i denti aguzzi da vampiro, che si diverte a vessare tutte le categorie sociali. Anche se sembra avere la mano leggera con i ricchi e una pesante manona nei confronti dei poveri. «Evadere il fisco e portare i soldi in Svizzera: questo fu il comportamento di gran parte della borghesia fino alla metà degli anni settanta».Questo lapidario commento di Guido Carli, governatore della Banca d’Italia all’epoca, testimonia l’ampia diffusione delle esportazioni clandestine di capitali, che assunsero proporzioni tali da contribuire alla destabilizzazione dell’economia italiana.