IL DECLINO DE IL VITTORIOSO NEGLI ANNI SESSANTA

IL DECLINO DE IL VITTORIOSO NEGLI ANNI SESSANTA

Fino al 1959 il suo originale e inconfondibile stile grafico, basato su un raffinatopointillisme, rimane praticamente invariato: e ciò nonostante sia sacrificato dalla mutata tecnica di stampa (il Vittorioso è in rotocalco dal 1956). All’alba del nuovo decennio Caprioli modifica il suo tratto adottando un tratteggio più convenzionale. Il segno si fa forse più “moderno”, ma anche più duro: d’altra parte l’autore è chiamato a un verotour de force, per supplire alla latitanza degli altri autori “storici”. In più occasioni disegna le storie complete con cui la redazione del Vittorioso cerca di fronteggiare la concorrenza degli albi “popolari”. La redazione affida spesso a Franco Caprioli le copertine del Vittorioso tra il 1962 e il 1964, con temi quasi sempre educativi. E il maestro di Mompeo illustra anche molti redazionali.