LE EDIZIONI DEL DYLAN DOG HORROR FEST IN 16 SEQUENZE

LE EDIZIONI DEL DYLAN DOG HORROR FEST IN 16 SEQUENZE

Per celebrare il primo anno di vita diDylan Dog, l’investigatore dell’incubo a fumetti creato nel 1986 daTiziano Sclavie pubblicato dalla Bonelli, venne organizzato a Milano ilDylan Dog Horror Fest. L’idea, fortemente caldeggiata da Sergio Bonelli, nacque probabilmente anche dopo l’ottima accoglienza riservata alle trasferte milanesi (nelle estati del 1986 e 1987) del Fantafestival di Roma. Per l’immagine: Mino @dylan_dog su instagram La prima edizione del Dylan Dog Horror Fest si svolse dal 12 al 31 ottobre 1987 nel Teatro Actor’s Playhouse Baires International in Piazza Napoli (oggi tornato a essere ciò che era originariamente, cioè il cinema Ducale in versione multisala), che spesso ospitava rassegne cinematografiche alternative curate dal Citizen Kane’s Club. Tanto per dire, subito dopo ne seguì una, altrettanto memorabile, intitolata Cult Movies.Al primo Fest comunque vennero omaggiati praticamente tutti i maestri dell’horror: Tobe Hooper, Wes Craven eDavid Cronenberg. Di quest’ultimo furono proiettatiIl demone sotto la pelle(ShiversoThey Came from Within, 1975), Rabid – Sete di sangue (Rabid, 1977) e Videodrome (1982). Ma anche George Romero, l’ancora poco conosciuto Sam Raimi e naturalmente Dario Argento, che arrivò, ospite inatteso, la sera in cui venne presentato il documentarioDario Argento’s World of Horror, diretto nel 1985 daMichele Soavi. Sempre di Soavi venne proiettata la versione integrale inglese dell’esordio dietro la macchina da presa, il thrillerDeliria, diretto nel 1987. L’idea registica alla base della realizzazione del film era di“dimenticare gli effetti speciali, di cui abbiamo fatto indigestione, e ritornare a studiare per quale ragione un semplice corridoio, illuminato in un certo modo, fa tanta paura”, intervista di Claudio Lazzaro pubblicata in Rosso Italiano (1977-1987), Sequenze n. 7. Anteprime di rilievo furono inoltre Basket Case (1982) di Frank Henenlotter eSoli nel buio(Alone in the Dark, 1982) diJack Sholder. Su quest’ultimo Pino Farinotti scrisse:“Horror girato con mano pesante, ma non sprovvisto di momenti di autentica suspense”, Dizionario dei film di fantascienza e horror, Sugarco Edizioni. Tra gli altri registi a cui vennero dedicate delle serate va senz’altro menzionato l’inventore delblood and goreHerschell Gordon Lewis (che fu anche ospite gradito) eLucio Fulci, con la proiezione in anteprima diAenigma, del 1987. Secondo Manlio Gomarasca“non si può dire che Aenigma sia un film riuscito, ma è l’ultima pellicola in cui si può ancora riconoscere ilFulci’s Touchprima del vuoto più assoluto”, L’opera al nero – Il cinema di Lucio Fulci, Nocturno Dossier. Ci fu naturalmente spazio per film già considerati dei classici dagli appassionati. Da La notte dei morti viventi (Night of the Living Dead, 1968) di Romero a L’ululato (The Howlyng, 1980) di Joe Dante, daLa cosa(The Thing, 1982) di Carpenter all’inquietante thrillerA Venezia … un dicembre rosso shocking(Don’t Look Now, 1973) diNicolas Roeg. Come scrisse il direttore artistico Stefano Marzorati“I fatti premiarono le nostre intenzioni. Il primo Fest fu un successo, e devo dire inaspettato. La prima sera, alla proiezione di Basket Case, il film cult di Frank Henelotter, arrivò una valanga di persone. Troppe per il piccolo spazio del Teatro Actor Playhouse di Piazza Napoli. La ressa era tale che ci costrinse a organizzare una proiezione in più, a mezzanotte”. “Basket Case” di Frank Henelotter Volendo ovviare ai problemi di capienza, per ilDylan Dog Horror Fest 2, svoltosi nel 1990, venne scelta una sala più ampia, il cinema Gloria di corso Vercelli (ben prima che diventasse anch’esso una multisala). Cambiò anche il periodo dell’anno: dall’autunno, stagione per certi versi maggiormente adatta a vampiri, zombi e mostruosità varie, si passò alla primavera inoltrata (dal 7 al 17 maggio). La scelta dei titoli privilegiò le anteprime, gli inediti e i film in uscita, riducendo invece le opere già conosciute. Non cambiò il successo di pubblico, che affollò la sala approfittando dell’ingresso gratuito (bastava una copia dell’ultimo numero del fumetto per entrare).Molti furono come sempre gli ospiti. L’immancabile Dario Argento, il mago del trucco Sergio Stivaletti, il protagonista di Re-Animator Jeffrey Combs e il “futuro dell’horror” (come lo definì Stephen King), vale a dire lo scrittore e regista inglese Clive Barker. NonchéRobert Englund, aliasFreddy Krueger, che accompagnò la prima italiana diNightmare 5 – Il mito(A Nightmare on Elm Street – The Dream Child, 1989), diretto daStephen Hopkins. Tra le altre anteprime, oltre a tre pellicole targate Brian Yuzna (le più apprezzate), vi fu il lovecraftianoThe Curse(uscito in home-video con il titoloLa fattoria maledetta), diretto nel 1987 dall’attoreDavid Keithispirandosi al racconto del Maestro di Providence «Il colore venuto dallo spazio». Qualcuno sostenne che il film avrebbe dovuto girarlo Lucio Fulci (e che addirittura avesse collaborato a qualche ripresa), accreditato come produttore insieme a Ovidio Assonitis. Da questa seconda edizione il Fest assunse anche la funzione di vetrina, affinché i film inediti potessero trovare un distributore per il mercato italiano. Tra quelli usciti nelle sale nostrane è giusto ricordare il sottovalutatoIncubo in corsia(The Dead Pit), diretto nel 1989 da Brett Leonard. Grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano, il terzo Dylan Dog Horror Fest poté tornare a riunire gli appassionati dal 23 al 30 maggio del 1992, cambiando ancora sede. Questa volta a ospitare la manifestazione fu il Palatrussardi, situato alle porte di Milano, in grado di contenere un numero decisamente elevato di spettatori. Fu scelto perché era un tempio della musica: in seguito divenne Palasharp, ospitò eventi sportivi e dal 2011 si trova in stato di abbandono. A proposito di musica, è forse il caso di sottolineare l’ideale connubio tra il genere horror e il rock più estremo (hard-rock e heavy-metal). Non a caso l’inizio delle proiezioni e degli incontri veniva annunciato dalle prime note della bellissima Enter Sandman dei Metallica. Collaterale al Fest, dal 21 Maggio al 14 Giugno veniva allestita nelle sale di Palazzo Bagatti Valsecchi (nel centro di Milano) la mostra Il piacere della paura – La cultura dell’orrore dalle antiche mitologie agli incubi metropolitani, curata da Gianni Canova e Luca Boschi. Per quel che riguarda la rassegna cinematografica, aveva i titoli di punta nella seconda regia diDan O’Bannon, il lovecraftiano The Resurrected (1990), purtroppo mai approdato nelle sale italiane e in generale poco visto. Nelle ultime opere di due maestri: Wes Craven con La casa nera (The People Under the Stairs) eLarry Cohencon The Ambulance. Nonché inHellraiser III(Hellraiser III: Hell on Earth), nuovo capitolo dellasagapartorita dalla mente di Clive Barker e ottimamente diretto dal figlio d’arteAnthony Hickox.