I MOLTI THOR PRIMA DI THOR (TRE DELLA DC)

I MOLTI THOR PRIMA DI THOR (TRE DELLA DC)

Per parlare diThor, il personaggio creato nel 1962 daJack Kirbyper laMarvel(come vedremoStan Leeci ha messo pochissimo di suo), dobbiamo fare un salto indietro. Al tempo dell’Impero romano e prima ancora. Thorveniva chiamato così in Scandinavia, mentre in Germania eraDonar. Il nome unificante precedente credo fosseTonar, “tonante”. Provocava fulmini e, quindi, tuoni. Come loZeusdei greci e ilGiovedei romani. E infatti Thor era il capo degli dèi germani. Prima che gli indoeuropei si fossero divisi in tanti popoli, sparsi dall’Europa all’India settentrionale, il loro dio principale doveva essere il Signore dei fulmini. Ancora da bambino sentivo i contadini invocare dio quando rimbombavano i tuoni. Anche se questi contadini erano ovviamente cristiani: non sono così vecchio da avere conosciuto i pagani. Tornando a Thor, in tarda epoca romanaOdino, dio dalle oscure origini, lo spodesta insediandosi sul trono degli dèi.Ho scritto un articolo faceto nel quale esprimo la mia originalissima opinione sull’origine di questo divino usurpatore, dal titolo “Il dio Odino era un imperatore romano”. CliccandoQUIve lo potete leggere con comodo. I germani amavano portare, come talismano, il ciondolo a forma del martello di Thor. Ciondolo che forse fu all’origine del simbolo della croce, quando si convertirono al cristianesimo. (Nei primi secoli i cristiani avevano altri simboli, come la colomba). “Thor combatte i Giganti” (1872), Mårten Eskil Winge Il dio Thor continuò a essere adorato dai vichinghi, popolo germanico della Scandinavia, fin oltre l’anno mille. Quindi diversi secoli dopo la conversione al cristianesimo degli abitanti della Germania. Il suo nome non venne mai dimenticato nell’Europa settentrionale.Per questo non stupisce che nei fumetti degli Stati Uniti il dio nordico venga riproposto in diverse vesti, anche se con poca convinzione. Prima di giungere al successo mediatico con la versione di Jack Kirby. Thor compare presto nei comic book. Eccolo nel numero 1 diWeird Comics(aprile 1940) della casa editrice Fox. A opera diPierce Rice, che si firma Wright Lincoln. Il dio Thor sceglie il mortale Grant Farrel per conferirgli i suoi poteri affinché combatta il male sulla Terra.Il personaggio appare nei primi cinque numeri di Weird, finché viene eliminato. Anche se non del tutto… InfattiPierce Rice(sempre firmandosi Wright Lincoln) nel n. 6 di Weird Comics propone un nuovo personaggio riutilizzando il nome divino:Dynamite Thor. Stavolta si tratta di Pete Thor, un tizio che va in giro facendo esplodere i candelotti di dinamite infilati nella cintura. Un po’ meno assurdo che cavalcare fulmini come il personaggio precedente, ma insomma…In questo caso “Thor” è solo un nomignolo, come chiamare “Ercole” un eroe forzuto. Due anni dopo un altro Thor appare in un’avventura diSandman, pubblicata suAdventure Comicsn. 75 del giugno 1942, un comic book della Dc Comics (o come si chiamava all’epoca).Joe Simonè ai testi eJack Kirbyai disegni, almeno ufficialmente. Kirby sostiene di avere sempre scritto le storie dei fumetti che ha disegnato, il che è probabile a giudicare dallo stile unitario. Quindi solo i dialoghi sarebbero di Simon.Essendo un appassionato di mitologia nordica, Jack Kirby disegna Thor con la barba rossa come lo descrivono le leggende. E gli mette il martello in mano. Si noti l’elmo con le alette. I germani e i vichinghi non avevano elmi cornuti e tanto meno con le ali. Vengono disegnati così dalla seconda metà dell’Ottocento a causa delle rappresentazioni del ciclo dei Nibelunghi diRichard Wagner. Prima della nascita del cinema erano le rappresentazioni musicali e teatrali a condizionare l’immaginario collettivo. Abbiamo già visto inquesto articolocome il saluto romano con la mano tesa, ripreso dai fascisti, sia un’invenzione teatrale. Così l’idea che la Terra fosse considerata piatta al tempo di Cristoforo Colombo proviene da un’opera teatrale della quale non ricordo il titolo (in realtà gli studiosi contestavano a Colombo la misura della circonferenza terrestre, maggiore di quella che immaginava). Gli stessi film hanno ripreso moltissimo dal teatro, per esempio le pellicole horror della Universal sono un adattamento degli spettacoli teatrali popolari inglesi con il mostro di Frankenstein e compagni (lo stesso Bela Lugosi interpretò Dracula da giovane in teatro, prima di apparire ormai sfatto al cinema).Mentre oggi le minchiate viaggiano attraverso il cinema. Così abbiamo la stravagante convinzione popolare che non fosse il presidente John Kennedy a dare ordini alla Cia, ma viceversa.Mai confondere la fiction con la realtà. Dicevo dell’elmo di Thor, perché ha le alette? Non sono un’invenzione di Jack Kirby perché, come vedremo, saranno riprese anche da altri disegnatori. Probabilmente l’ispirazione nasce da qualche illustrazione, magari pubblicata dalla diffusa e autorevole enciclopedia World Book. Questo Thor di Sandman era un criminale che si travestiva da divinità per dedicarsi alle rapine, insieme ai suoi soci pure camuffati.La storia è stata pubblicata in italiano nel volume “Il meglio di Simon e Kirby” della Bao (2009). Jack Kirby riprende il dio nordico nella rivista antologica della Dc ComicsTales of the Unexpectedn. 16, dell’agosto 1957. Non si conosce lo sceneggiatore, ma probabilmente è sempre lo stesso Kirby (salvo per i dialoghi definitivi). Un tizio trova il martello di Thor e lo usa per scatenare temporali, finché il dio nordico lo viene a riprendere.Interessante notare che Kirby disegna anche Asgard e Loki. Il futuro concetto chiave del Thor marvelliano,il martello che conferisce il poterea una persona normale, è già presente e verrà presto rubacchiato da altri autori. Due anni dopo, curiosamente, è l’altro grande autore della Marvel classica a realizzare una storia su Thor:Steve Ditko, il creatore dell’Uomo Ragno.La storia di cinque pagine esce nel comic book antologico della CharltonOut of This Worldn. 11 del gennaio 1959. Un ragazzino di nome Thor trova il martello magico e con il potere che gli conferisce (come da precedente idea di Kirby) debella gli invasori unni.Il protagonista ricorda un po’ il Sigfrido de “I Nibelunghi”, i due film muti diFritz Langdel 1924. InBatmann. 127, dell’ottobre 1959,Bill FingereSheldon Moldoffrealizzano una storia dove il curatore di un museo si trasforma inconsapevolmente in Thor attraverso il martello. L’idea di Kirby è troppo succulenta per non venire continuamente ripresa. SuUncle Scroogen. 34 della Dell, uscito nel 1961,Carl Barksscrive e disegna “Mythic Mystery”. In italia tradotto con vari titoli, l’ultimo è “Zio Paperone e il Valhalla cosmico”. Zio Paperone, Paperino e i tre nipotini sono al centro di un cataclisma tra pianeti e divinità antiche, sulle quali troneggia Thor. In questo caso possiamo essere sicuri che non ci sia l’influenza di Kirby, anche perché a Barks facevano schifo i fumetti degli altri.La storia appare un po’ confusa perché alcune pagine di Barks sono state rimosse (e perse per sempre) per lasciare spazio alla pubblicità! La copertina dell’albo contiene una immagine generica, ma in occasione della ristampa, pubblicata su Uncle Scrooge n. 82 nell’agosto 1969,Larry Mayerdisegna la copertina ispirandosi alla vignetta vista sopra di Carl Barks.