EDWARD E “IL SEGNO DEL COMANDO” FERMANO L’ITALIA
“Il Segno del comando”è uno sceneggiato prodotto dalla Rai con al centro le vicissitudini giallo-esoteriche del professor Edward Forster. Trasmesso alle 21 tra maggio e giugno del 1971 dal Programma Nazionale (l’attuale Rai Uno), lo sceneggiato fermava tutta l’Italia che seguiva con crescente attenzione le sue puntate.Lo sceneggiato è scritto da Flaminio Bollini eGiuseppe D’Agata, con la collaborazione al soggetto di Dante Guardamagna e Lucio Mandarà. Le scene sono di Nicola Rubertelli. Le musiche di Romolo Grano. Per la regia diDaniele D’Anza. “Il Segno del comando” è stato un grande successo televisivo con una media di più di 14 milioni di spettatori, in un’epoca in cui oltre ai due canali Rai non esistevano reti provate. Il soggetto è stato elaborato da Dante Guardamagna e Flaminio Bollini nel 1968, a loro si sono aggiunti Lucio Mandarà e Giuseppe D’Agata. I quattro autori si misero al lavoro anche per la sceneggiatura, ma Guardamagna e Mandarà decisero di lasciare. Anche Bollini abbandonò il progetto, restò il solo D’Agata a terminare la sceneggiatura. La Rai lo acquistò e, dopo un po’ di tempo, iniziarono le riprese tra Roma e Napoli. (Se non avete visto lo sceneggiato e contate di farlo è meglio non continuare a leggere, perché racconterò tutta la trama). Ugo Pagliaiinterpreta il professorEdward Lancelot Forster, il protagonista, un professore di letteratura inglese all’Università di Cambridge che studia la vita e le opere del poeta romantico ingleseGeorge Byron. Sta lavorando su un diario inedito e alcune lettere che Byron aveva scritto nel 1817, quando si trovava a Roma. Su questo materiale ha già scritto un saggio introduttivo, pubblicato su una rivista di studi letterari. Tra i documenti ha scoperto anche un testo in cui Byron descrive una piazza di Roma, che Forster attribuisce però alla fantasia del suo autore, non credendo che esista veramente:“21 Aprile. Notte. Ore 11. Esperienza indimenticabile. Luogo meraviglioso. Piazza con ruderi di tempio romano, chiesa rinascimentale e fontana con delfini. Messaggero di pietra. Musica celestiale. Tenebrose presenze”. Ugo Pagliai è il professor Edward Foster Il professore giunge a Roma rispondendo a un doppio invito, il primo è quello del British Council, che ha organizzato nella capitale italiana una conferenza sul grande scrittore inglese, da tenersi in occasione di una “settimana Byroniana”. Ma il suo viaggio è motivato anche da una strana lettera inviatagli dal pittoreMarco Tagliaferri, il quale contesta le conclusioni a cui egli è giunto, e cioè che la piazza sia frutto della fantasia del suo autore. Per avvalorare questa tesi, allega una fotografia che mostra proprio la piazza romana descritta da Byron. Giunto nella capitale, Forster apprende, però, che nessuno ha mai visto o sentito parlare di quella piazza. Carla Gravina è la misteriosa Giulia Edward è un uomo razionale, ma resta piuttosto colpito quando cominciano ad accadere fatti sconcertanti, come il suo incontro conLucia, interpretata daCarla Gravina. Un personaggio che emana fascino e mistero, dai capelli rossi e dagli splendidi occhi verdi, vestita con abiti antichi.Lucia accoglie Edward sulla soglia di casa del pittore Tagliaferri, in via Margutta. Non lo fa entrare dicendogli che il pittore non è in casa, ma che si adopererà per farli incontrare la sera stessa alla taverna dell’Angelo di Trastevere. Come residenza gli raccomanda l’albergo Galba, dicendogli di andare dalla direttrice Giannelli a suo nome. Silvia Monelli è la signora Giannelli Entra così in scenalasignoraGiannelli, interpretata dall’attriceSilvia Monelli, professionale e non troppo espansiva. La donna dice di non conoscere alcuna Lucia, il che lascia perplesso il professore.Nell’albergo, Edward Forster incontra anche la sua vecchia amicaOlivia, interpretata daRossella Falk. Una connazionale conosciuta in Inghilterra. Rossella Falk è Olivia Olivia gli presenta il suo attuale compagno, soprannominato Barone Rosso:Lester Sullivan, cui presta le sembianze l’attoreCarlo Hinterman. L’uomo sembra essere coinvolto in traffici illeciti nel suo lavoro di antiquario. Si trova a Roma per partecipare ad aste di pezzi antichi, ma forse le sue vere intenzioni sono altre… Forster sale in camera senza accorgersi che qualcuno sta seguendo le sue mosse. Carlo Hinterman è l’antiquario Lester Sullivan Ad aiutare il professore arriva il suo amicoGeorge Powell(Massimo Girotti), l’addetto culturale presso l’ambasciata inglese a Roma. George ha molte conoscenze nella capitale, soprattutto tra le belle donne. Lui organizza la conferenza su Lord Byron, in cui Edward Forster rivelerà le sue ultime scoperte nei diari dello scrittore. Powell segue da vicino Edward allo scopo di guardargli le spalle, infatti lo troveremo sempre accanto al professore quando rischia la vita, ma forse anche lui ha altri fini e nasconde un’altra attività… Paola Tedesco è Barbara, segretaria dell’addetto dell’ambasciata inglese George Powell, interpretato da Massimo Girotti Altro aiuto il professore lo riceve daBarbara, l’attricePaola Tedesco, la segretaria “perfetta” di Powell all’ambasciata. Appassionata di archeologia, Barbara si presta subito ad aiutare Forster nelle sue ricerche, a cominciare dalla misteriosa foto della piazza inviatagli dal pittore Tagliaferri. Dopo aver fatto visita all’ambasciata inglese, Forster si reca fiducioso all’appuntamento con Lucia, nel luogo prescelto, la taverna dell’Angelo. Lucia c’è, ma il pittore non arriva. Il professore, forse perché ha bevuto troppo o perché strane “magie” sono all’opera, cade a terra svenuto. Tra visioni evanescenti e confuse, scorge un uomo che scende le scale identico a lui, solo che ha i baffi. In una specie di visione appare un Edward Forster con i baffi… sogno o realtà? Edward Forster si risveglia, stordito, nella sua auto. Scopre che gli hanno portato via la borsa che conteneva i microfilm con i brani non ancora studiati del diario romano di Byron. Ilcommissario Bonsanti(Andrea Checchi), presso cui si reca a fare la denuncia, gli dice che la taverna dell’Angelo non esiste! Sempre più confuso, Edward ritorna in auto, dove trovaun medaglionecon raffigurata una civetta, lo stesso che Lucia portava al collo. Il medaglione con la civetta di Laura Il giorno dopo, Edward ritorna in via Margutta per bussare alla porta dell’abitazione del pittore, ma gli viene detto cheTagliaferri è morto da cento anni!Incontra così un altro personaggio: ilcolonnello Tagliaferri, l’attoreAugusto Mastrantoni, ultimo discendente della famiglia Tagliaferri. Il quale racconta a Forster della strana morte dell’avo pittore, svelando che la sua modella Lucia si era suicidata il giorno dopo la morte del suo amante. Il fantasma di Laura bazzicherebbe ancora nello studio. Il colonnello invita il professore a casa sua, posta di fronte a quella appartenuta dal pittore e gli mostra la sua ricca collezione di orologi cui è legato non solo da passione: crede che il proprio cuore cesserà di battere nel momento esatto in cui uno dei suoi orologi si fermerà. Augusto Mastrantoni è il colonnello Tagliaferri, discendente del pittore Il colonnello, dopo aver presentato la nipoteGiuliana, (Angiola Baggi), consiglia al professore di andare a dare un’occhiata in un locale in via Condotti: il caffè Greco. Lì Forster scopre un autoritratto del pittore del secolo prima, che è propriouguale a lui, tranne per l’aggiunta dei baffi: si tratterebbe quindi dello stesso personaggio che scendeva le scale nella famosa Taverna… Il ritratto del pittore ottocentesco Roberto Tagliaferri assomiglia molto a Edward Foster con i baffi Edward, tornato in albergo sempre più agitato, riceve una telefonata che gli dice di recarsi al cimitero degli inglesi di Roma. Accompagnato dall’amico Powell, Edward Forster rintraccia la tomba del pittore inseguendo una ragazza che sembra Lucia, poi crede di intravedere pure il pittore con i baffi. Ma quello che più lo allarma sono le date scritte sulla lapide: la data di nascita di Marco Tagliaferri è uguale alla sua con 100 anni di differenza: 28 marzo 1835. Non solo, il pittore è morto sempre lo stesso giorno, il 28 marzo, ma del 1871: guarda caso, il 28 marzo 1971, ossia esattamente cento anni dopo, Forster dovrà tenere la conferenza su Byron. Su consiglio di Olivia, Edward mostra il medaglione di Lucia all’esperto d’arteProspero Barengo, l’attoreRoberto Bruni. Questi gli dice che il medaglione porta la firma di Ilario Brandani, un orafo del Settecento che praticava anche la negromanzia. Per “coincidenza” Brandani era nato il 28 marzo 1735 ed era morto il 28 marzo 1771: duecento anni prima della nascita di Forster, e cento di Tagliaferri… Brandani, Tagliaferri e Forster, tutti e tre nati lo stesso giorno e mese, ma con cento anni di differenza tra loro e, i primi due, morti lo stesso giorno e lo stesso mese, ma con cento anni di differenza. La storia fantastica del medaglione Barbara, al termine delle sue indagini, rivela al professore che la foto della piazza descritta da Byron non è altro che un fotomontaggio ricavato da un quadro dell’Ottocento dipinto proprio dal pittore Tagliaferri: “Fantasia architettonica con motivi romani”. La piazza descritta dal poeta inglese Lord Byron I due vanno alla Biblioteca Angelica per cercare notizie sul quadro. Qui si presenta il misterioso ed eccentricoprincipe Raimondo Anchisi, interpretato daFranco Volpi, un nobile decaduto costretto a vendere i cimeli di famiglia. Il principe è appassionato di Lord Byron, di cui possiede una vasta collezione di libri e opere. Franco Volpi è il principe Raimondo Anchisi Apprendendo che il quadro della piazza è di proprietà del Principe, Forster si reca di notte a palazzo Anchisi, ma sembra non esserci nessuno, tranne il fantasma di Lucia che se ne va in giro con un candelabro in mano. Il “fantasma” di Laura con il candelabro è la sequenza più famosa dello sceneggiato Edward riferisce l’accaduto a Powell e a Barbara, scoprendo che c’è una leggenda sul fantasma del palazzo Anchisi: chiunque vede quella ragazza muore nel giro di un mese. Il professore, ritornando al palazzo, incontra il principe che sta avendo una poco cordiale conversazione con l’antiquario Sullivan, il quale vuole convincerlo a vendere i suoi quadri. Congedato Sullivan, Anchisi accompagna Forster nel proprio studio, mostrandogli la collezione di libri su Byron e molti volumi esoterici. Anchisi commenta la frase scoperta da Forster di Byron, dicendo che, probabilmente, Byron ha descritto un’esperienza esoterica nel palazzo che si affacciava sulla famosa piazza inesistente. Aggiunge che il famoso esoterista Cagliostro aveva indicato quel palazzo come la dimora di un potente negromante. Poi gli dice che il quadro della piazza è appena partito per essere venduto all’asta. Il principe Anchisi rimette Edward Forster sulle tracce del quadro L’anziano colonnello Tagliaferri è all’ospedale in fin di vita. Su sue istruzioni la nipote Giuliana dà a Forster la chiave dello studio del pittore defunto. Qui il professore si rende conto che l’abitazione è abbandonata da molti anni ed è tutta in rovina. Incontra pure il solito Powell, che era stato informato, a detta di lui, da una telefonata anonima. Nella casa recuperano la valigetta rubata contenente i microfilm del diario di Byron. George Powell in una delle sue continue “apparizioni” sulla strada di Edward Forster Il quadro con la piazza di Anchisi viene acquistato da un anonimo compratore che supera Edward nelle offerte all’asta. Un messaggio, sempre anonimo, informa però il professore che il quadro è nuovamente disponibile e lo invita a recarsi in un antico palazzo dove, in un’atmosfera carica di tensione, viene coinvolto in una seduta spiritica. Tra i partecipanti c’è anche lasignoraGiannelli e una medium, il cui volto è nascosto da un velo. Chi è la misteriosa medium con il volto coperto? Lo spirito evocato è quello del pittore Marco Tagliaferri, il quale rivela che il suo dipinto è“custodito in una barca a remi”(gli spiriti parlano sempre per enigmi). Edward Forster domanda come sia avvenuta la sua morte e il pittore gli risponde che era già morto cento anni prima e così è già morto anche lui. A questo punto la medium urla e sviene, mentre tutti spariscono Forster prova a soccorrerla scoprendo che è Lucia! Poi scompare anche lei ed Edward, a stento, trova una via d’uscita scoprendo che il palazzo della seduta è la sartoria teatrale Paselli (quella che confeziona gli abiti al principe Anchisi). Ritornato in albergo, il portiere informa Edward che Olivia e il suo compagno Sullivan sono partiti all’improvviso senza lasciare messaggi. Poi arriva una telefonata che lo avverte della morte del colonnello Tagliaferri. Forster va a trovare la nipote dello scomparso e scopre che uno dei suoi orologi, realizzato da Brandani, aveva smesso di funzionare… coincidenza ? Su quell’orologio il professore legge un’incisione che nomina la chiesa di Sant’Onorio al Monte, ma, giunto sul posto, non sembra esserci nessun indizio rivelatore. Angiola Baggi è Giuliana, figlia del colonnello Tagliaferri Ritornato ai suoi microfilm, Forster riceve la telefonata di Sullivan che lo informa di importanti scoperte, ma la comunicazione si interrompe bruscamente con dei colpi di pistola. Edward si confida con Powell circa la scomparsa di Olivia e Sullivan e, ripensando a Olivia, rammenta che nel loro primo incontro al Galba stava ascoltando un brano di musica classica: il Salmo 17 di Baldassarre Vitali. I manoscritti del compositore del Seicento si trovano proprio nella chiesa di Sant’Onorio. Ritornato in chiesa, Forster scopre che ci sono tutti i manoscritti, tranne il diciassettesimo.Raggiunta la Basilica di Massenzio, il direttore dell’orchestra del concerto televisivo lo informa che quel salmo si dice nasconda un messaggio segreto. Il mistero del Salmo 17 di Baldassarre Vitali Intanto Barbara, ripensando alla “barca a remi”, consiglia Edward Forster di provare a cercare il quadro all’isola Tiberina, poiché in quel luogo, secondo una leggenda, è affondata una nave. Edward infatti trova il quadro in un appartamento che Olivia, la compagna dell’antiquario, sta facendo ristrutturare.Il professore chiede spiegazioni, ma la donna è terrorizzata, gli dice che il quadro lo aveva preso Sullivan, ma poi lui è scomparso, e moriranno tutti se non scapperà via. I loro nemici, dice, hanno poteri sovrumani. L’unica altra cosa che Edward riesce a scoprire è un trattato di metrica musicale di cui Sullivan voleva servirsi per decifrare il manoscritto di Baldassare Vitali. Olivia, la vecchia amica inglese di Edward, è terrorizzata Forster va di nuovo dal principe Anchisi e scopre che in un libro del Settecento si parla di un fantomaticoSegno del comando, un amuleto potentissimo protetto da un messaggero “senza anima” in un luogo simile alla famosa piazza reputata fasulla: è questo l’oggetto del desiderio di tutti, e tutti si sono affannati, e si affannano, alla sua ricerca, ma solo il predestinato potrà possederlo. La morte misteriosa di Olivia, compagna dell’antiquario Sullivan Edward torna in albergo, dove nella notte ha un bruttissimo incubo che gli rivela la morte di Olivia e che gli mostra anche la propria tomba con la data del 28 marzo 1971. Olivia viene trovata morta davvero, per una fuga di gas. Si pensa a un incidente o a un suicidio. Onnipresente è Powell, e Forster gli chiede di spiegare come mai lo trova sempre in mezzo. Powell gli rivela di essere un agente segreto.