DONNE PROTAGONISTE NEI FILM D’AZIONE

DONNE PROTAGONISTE NEI FILM D’AZIONE

Di norma spaccare culi a nastro come tirannosauri superdotati è una prerogativa maschile dei film d’azione, tuttavia negli ultimi anni le donne stanno diventando sempre più protagoniste anche in questo ruolo. La linea guida del classico actionheroè piuttosto semplice: i maschi lo devono invidiare e le donne lo devono ammirare. I ruoli femminili, invece, tendenzialmente sono semplici supporti transitivi. Bamboline fatte di cliché cuciti assieme alla meno peggio, tra cui l’immancabile classico dei classici della damigella in pericolo. Anche se negli ultimi anni c’è stata la travolgente ascesa dell’estrogeno galvanizzato a violenza, ciò non toglie che le donne d’azione continuano a essere stereotipi suddivisibili in tre categorie generali: la sexy-guerriera, la leader malvagia e l’eroina adolescenziale. In tutto questo, di film d’azione con donne protagoniste ce ne sono pochi. Pochi e pure abbastanza lontani tra loro come toni. Ma ultimamente, come detto, i film diWonder Womane l’ultimoTomb Raider, stanno spingendo verso la creazione di personaggi femminili più completi, caratterizzati e complessi.Vediamo alcuni più o meno illustri precedenti. Una delle primissime donne guerriere nel cinema d’azione è stata la miticaPam Grier, quando nel 1973 uscì nelle saleCoffy. Quarantacinque anni fa, mica fischi. Se parliamo di donne protagoniste nei film d’azione, non si può non partire da lei: il lavoro di Pam Grier nei film di blaxploitation, insieme a Tamara Dobson, l’indimenticabile Cleopatra Jones, ha fatto d’apripista a tutto quel che è venuto in seguito. Ovviamente parliamo diblaxploitation, perciò, tette e culi a tutto spiano ogni cinque minuti. Nondimeno, c’è una grossa differenza fra i personaggi di Pam Grier come Coffy e Foxy Brown, e molte delle donne protagoniste nei film d’azione di oggi. Ovvero Pam Grier era femminile. Nel senso che i suoi personaggi erano sexy e provocanti, sì. Ma anche forti e tenaci. Avevano uno spessore. A differenza di, che so… ‘naMegan Foxa caso, va. Figure pesantemente sessualizzate, buttate lì per soddisfare l’inestinguibile sete di patata dello spettatore maschio adolescente, piuttosto che avere una vera e propria funzione nell’economia della storia. Giusto qualche anno più tardi (siamo nel 1979) sugli schermi apparve un’altra di quelle donne che hanno fatto la storia dei film d’azione:Ellen Ripley, interpretata da Sigourney Weaver. Impossibile negare l’influenza di questo personaggio anche se ci sarebbero da specificare quelle piccole, ma significative caratteristiche che nel passare del tempo hanno connotato l’identità di Ripley. La Ripley iniziale, quella del primo film diAlien, diciamo nella forma mentis di Ridley Scott, è sì una donna forte, audace, senza dubbio sicura e intraprendente. Tuttavia è molto simile a personaggi come Laurie Strode e Sally Hardesty, interpretati daJamie Lee CurtisinHalloween(1978) eMarilyn BurnsinNon aprite quella porta(1974). Mentre nel sequel, Aliens del 1986 di James Cameron, Ripley ha, come dire, un’evoluzione che la trasforma da semplice ufficiale di una nave cargo a sterminatrice interstellare di razze aliene. Nel primo Alien quello che salta subito all’occhio è l’acuto istinto di sopravvivenza di Ripley. Cosa che, come detto, non la rendeva poi tanto diversa dallafinal girltipo di quegli anni. In Aliens invece, risalta molto di più la sua caratteristica maggiore: la normalità. Ripley non è un super-soldato super addestrato invincibile e imbattibile. È una donna (relativamente) normale calata in un contesto anormale, da cui viene fuori grazie a tenacia e forza di volontà sorprendenti. Attenzione, non mi sto riferendo a Buffy la straccia… l’ammazzavampiri televisiva di Sarah Michelle Gellar. Parlo del filmBuffy the Vampire Slayerdel 1992 conKristy Swanson, Donald Sutherland, Rutger Hauer e Luke Perry. Da cui poi, appunto, venne tratta la serie tv. Lo dico giusto perché m’è capitato spesso di parlare con gente che conosceva la serie, ma non aveva la più pallida idea che esistesse il film. Come personaggio Buffy m’è sempre piaciuta, anche al di là di Kristy Swanson. Però è solo con il passare degli anni che mi sono reso conto di alcune cose, che mi hanno fatto apprezzare ulteriormente il personaggio.In primis, Buffy, indipendentemente dal fatto che sia la protagonista del film, è un personaggio attivo. Nel senso che, in genere la figura femminile, sopratuttonei film sui vampiri, è molto passiva. In secondo luogo, è un personaggio su cui si può fantasticare. Mi spiego meglio, che così suona male. Molte produzioni destinate al pubblico femminile (film, libri, cartoni animati e via dicendo) mi hanno lasciato perplesso. Tanto per fare un esempio, prendiCandy Candy. No, dico, su cosa si poteva fantasticare?“Ah, come sarebbe bello avere ‘na vita di merda come quella di Candy. Crescere nell’orfanotrofio Casa di Pony ed essere poi adottata da una famiglia ricca, che mi mette a fa’ la sguattera e a dormire nella stalla”. Tenendo in considerazione il panorama generale in toto, una cosa risulta abbastanza chiara: le protagoniste dei film d’azione devono stare a determinati canoni estetici. In un modo o nell’altro devono essere desiderabili.Quello che mi è sempre piaciuto diSarah Connor, interpretata daLinda Hamilton, è il fatto che rappresenti l’esatto opposto di questo concetto. Nel primoTerminator, Sarah è una ragazzina di diciannove anni (anche se Linda Hamilton all’epoca ne aveva quasi trenta). L’unica cosa che le riusciva era scappare, e se alla fine si salva è solo grazie a Kyle Reese. InTerminator 2, invece, il personaggio subisce una trasformazione radicale: mutando in una vera e propriaone woman army. E ‘sto cambiamento, non è solo caratteriale. La fisicità di Sarah trasmette perfettamente il lavoro fisico e la fatica necessari per sopravvivere a un futuro apocalittico imminente. Insomma, impara a rompere culi a nastro come se non ci fosse un domani. E quel fisico tiratissimo (non proprio “desiderabile”) lo dimostra appieno. Come dicevo, tante donne protagoniste dei film d’azione pagano pegno a Pam Grier. InKill Bill,Uma ThurmanèBeatrix Kiddo. Un’assassina professionista che alla vigilia delle nozze si trova il suo ex capo nonché amante Bill, che come regalo le ficca un proiettile in testa.Ma Beatrix, aliasLa Sposa, sopravvive e decide di vendicarsi massacrando a uno a uno tutti i suoi ex colleghi, fino ad arrivare a Bill. Uma Thurman è divertente da guardare nei panni di Beatrix. Una donna astuta, forte e determinatissima venuta fuori dalla mente di Quentin Tarantino, da sempre un grande fan sia dei film con la Grier che del genereblaxploitationin generale. Kill Bill, in effetti, è la sua visione/omaggio al genere. Non è solo Uma Thurman, una donna che da sola riesce a uscire da una valanga di casini e fa il culo a tutti, a rievocare le atmosfere di quei film, ma anche tutte le donne che la circondano. Come Vivica A. Fox, Lucy Liu e Daryl Hannah. Ognuna con il proprio carattere e personalità. Non puoi parlare di donne protagoniste nei film d’azione senza menzionareAngelina Jolie. Perché Angelina Jolie è stataLara Croft, l’Indiana Jones con le tette. Un personaggio particolarmente accattivante non solo perché la Jolie dell’epoca guidava la fanteria d’assalto dellemaialoneda battaglia. La sua Lara incarnava perfettamente lavisio mundidi tutto ciò che un’eroina di fantasia dovrebbe essere. Era sexy, forte, coraggiosa, intelligente, ricca e bellissima. Sempre in giro per il mondo a vivere fantastiche avventure. Uno stereotipo, ciò non toglie che Angelina Jolie ha dimostrato che anche le donne possono avere una carriera da star di film d’azione cazzutissimi. E poi, dato che questo stereotipo esiste nel mondo maschile, non vedo perché non dovrebbe essere rappresentato anche dalle donne. Tra tutte le donne protagoniste nei film d’azione la mia preferita in assoluto èCharlize Theronnei panni diImperator FuriosainMad Max: Fury Roaddel 2015. Una donna estremamente forte, che rispecchia perfettamente il mondo violento e feroce in cui si muove. Furiosa è un grandissimo personaggio: un mix di praticità, intelligenza e brutalità. Un soldato, in pratica. Il cui compito, inizialmente, è quello di proteggere le mogli/schiave sessuali di Immortan Joe. Cosa che, del resto, era a sua volta. E appunto, le protegge scappando e portando le ragazze lontano da lui. Vale lo stesso discorso che si faceva per Linda Hamilton e la sua Sarah Connor: Furiosa è figlia di un mondo distopico e bestiale. Volendo, l’unica differenza sta nel fatto che Charlize Theron, pure coperta di merda e stracci rimane sempre bellissima. Non c’è da stupirsi se Furiosa ha una notevole fandom. È un personaggio che incarna perfettamente, come dire… il rancore femminile. La performance della Theron come Furiosa, è eccezionale. A mio avviso, ha dato un nuovo significato al concetto di donna-eroe. Milla Jovovichè un discorso abbastanza particolare che fa testo a sé, quasi. Finora ne abbiamo viste di donne protagoniste nei film d’azione, certo. Ma la differenza sta nel fatto che tutte hanno interpretato ruoli d’azioneuna tantum. Milla, al contrario, è un po’ come Sylvester Stallone. Ogni tanto fa qualcosa di diverso, ma per la maggiore finisce a interpretare ruoli d’azione. Il primo ruolo importante, quello che l’ha fatta conoscere a livello mondiale, è stato quello diLeelooneIl quinto elementodiLuc Besson. Sono anni che non vedo quel film, ma ricordo bene che era una festa visiva. Ipercolorato e di tanto così sopra le righe. Ma quello che ricordo soprattutto è Milla Jovovich. Nel film una “prescelta” seminuda con i superpoteri, che parla in modo sconclusionato. Un personaggio del genere in teoria non dovrebbe funzionare, eppure la Jovovich lo rende fantastico. Dopo alcuni film come Giovanna d’Arco, è arrivata la serie diResident Evil. Il successo della saga viene considerato una svolta nei film d’azione al femminile. Certo, è una buona cosa in teoria, peccato che i film siano uno più orribile e acetoso dell’altro. Semplicemente un cazzotto in un occhio. Comunque è grazie a questi se Milla Jovovich è ancora una vera propriaaction star. Ogni volta che parlo o sento parlare diMichelle Rodriguezmi viene in mente una battuta di Stewie Griffin che più o meno diceva:“Michelle Rodriguez è fantastica, ti dà l’impressione di una con cui puoi giocare a football e poi le puoi far vedere pure il salsicciotto”. Al di là delle battute dei Griffin, c’è da considerare che Michelle Rodriguez è l’eterna seconda. In quasi ogni film che ha fatto è sempre la damigella d’onore, mai la sposa. L’unico ruolo da protagonista assoluta l’ha avuto nel filmGirlfightdel 2000, ed è un vero peccato. Perché Michelle Rodriguez è una di quelle facce che sei sempre felice di vedere nei film di genere. È la tipa tosta che mena dando alle scene il giusto ritmo. Per dire, appare in S.w.a.t., Avatar, e in un paio di quegli stupidi film di Resident Evil. Era anche in Machete, il film che ha regalato a Danny Trejo, dopo secoli, il suo meritatissimo primo ruolo da protagonista. Anche se il suo ruolo più famoso, è quello diLettynella serieFast and Furious, alla quale partecipa fin dal primo film, ai tempi in cui Vin Diesel aveva ancora un mento solo.Come dicevo, un peccato che non venga presa in considerazione come si deve. Per chiudere in bellezza queste due righe sulle donne protagoniste nei film d’azione(rullo di tamburi)ecco(silenzio drammatico)Luna, interpretata daRonda RouseyneI Mercenari 3. Non è che sia chissà quale grandissimo personaggio, il suo ruolo è pure marginale. Quello che m’interessa sottolineare è che Ronda Rousey potrebbe essere la prima di una nuova genia di eroine. Che nel mondo dell’actionmoderno sembrano perdere qualsivoglia differenza con le controparti maschili. Anche perché Ronda Rousey non è proprio un’attrice, provenendo dal mondoMma(arti marziali miste) e a tal proposito riporto daWikipedia:È stata premiata Female Fighter of the Year ai Fighters Only World MMA Awards nel 2012 e nel 2013, nonché Fighter of the Year nel 2011 e 2012, Featherweight of the Year nel 2011, Bantamweight of the Yearnel 2012, 2013 e 2014 e Newcomer of the Year nel 2011 ai Women’s Mixed Martial Arts Awards. Ha ottenuto il riconoscimento Best Female Athlete. Per il sito specializzato MMARising.com Rousey è la lottatrice più forte del mondo pound for pound, mentre per le classifiche unificate è la lottatrice più forte del mondo dei pesi gallo; per i ranking ufficiali dell’UFC è la numero 6 nella classifica pound for pound. Ergo, questa tizia ti fa il culo pure nella vita vera. Detto questo credo che sia tutto. Stay Tuned ma sopratutto Stay Retro. Ronda Rousey sì e Gina Carano no? Nikita?