DONARE LA PROPRIA COLLEZIONE DI FUMETTI

DONARE LA PROPRIA COLLEZIONE DI FUMETTI

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Mettiamola giù dura e in maniera netta. Quest’estate, durante i lavori di ristrutturazione nella camera mia e di mio fratello, ho deciso di donare quasi tutta la collezione di fumetti che mi era rimasta, a eccezione degli X-Men, dei manga e di qualche opera sparsa che ho comprato negli ultimi anni. Ho fatto un annuncio sul marketplace di Facebook per smaltire questo gran numero di fumetti Marvel, che sicuramente superavano le trecento unità. Non me lo aspettavo, ma mi ha contattato un considerevole numero di persone, segno forse che la gran mole di uscite televisive e cinematografiche targate Marvel ha reso i supereroi davvero un fenomeno pop. C’era chi mi scriveva dalla lontana Sicilia offrendosi di pagare la spedizione, e chi era disposto a pagarmi quello che volevo regalare. Io ho scelto comunque di regalarli, a patto che venissero a prenderseli fino a casa mia. Alla fine i fumetti sono andati a un ragazzino che è venuto a ritirarli con il padre, dopo che la madre mi aveva contattato su Messenger asserendo che suo figlio è un grande fan della Marvel, e che ne sarebbe stato entusiasta. A dirla tutta non mi è sembrato. Mi è pure parso un po’ “torvo”, ma magari era solo timidezza, chi può dirlo. In ogni caso sono stato contento di averli dati via, poiché io non riuscivo a guardare quei fumetti con l’amore e l’entusiasmo di un tempo. Anzi, li vedevo come un peso. In termini di spazio, ma anche di tara mentale e di salute. Dato che soffro saltuariamente di asma mi era stato consigliato di dormire in una camera quanto più asettica possibile, e quella di prima non lo era dato che era piena di libri e fumetti. Un altro problema mentale era che guardare quelle librerie stipate fino all’inverosimile di fumetti, che ormai non toccavo e leggevo più, mi procurava una certa ansia e tristezza. Denotava quanto io sia cambiato e invecchiato. In più mi ricordavano i bei tempi, che poi diventarono brutti. Il che mi riporta a quando ho dovuto vendere buona parte dei fumetti per improvvise ristrettezze economiche. Fu un periodo terribile in cui avevo paura di non riuscire nemmeno ad avere i soldi per fare la spesa o pagare la luce. Quella volta cento fumetti o giù di lì mi fruttarono 20 euro, una sorta di elemosina che mi elargiva un librario che conoscevo. Invece questa volta era una mia scelta personale e gratuita, direi che sia un significativo balzo in avanti in positivo. Ora mi domando cosa sarà dei miei libri e degli albi che mi sono rimasti. Mi sono accorto con il tempo di quanto un po’ tutti quanti vivano con una certa ansia la mancanza di spazio o il riempimento dello stesso. Da adolescente non ci pensavo affatto, mentre da adulto ogni acquisto è diventato quasi un mattoncino d’ansia che accresce un’eredità inutile. Non molto tempo fa assistetti alla fine dell’esistenza di un parente, e già pochi secondi dopo la dipartita si discuteva di cosa farne di tutti i mobili, i vestiti e gli oggetti di una vita intera. Una vita che è praticamente finita dentro un furgoncino pochi giorni dopo. So che sono solo oggetti, ma a volte mi domando qual è il senso di comprare e collezionare cose che un giorno magari verranno gettate nella pattumiera o saranno vendute a costo quasi zero a un rigattiere. Ed è incredibile come questa cosa mi tormenti dopo qualsiasi acquisto librario o fumettistico. Anche questo mi ha portato alla scelta, forse un po’ autolesionistica, di donare tutti quei fumetti. Chissà, magari un giorno farò lo stesso con i miei libri, e con quei pochi albi Marvel, Vertigo e chissà cos’altro che sono rimasti. Forse è qui che si annida la scelta di affidare quegli albi a un “affiliato” della nuova generazione di lettori. Però mi viene di ripensare a quella tranquillità, quella mancanza visibile di gioia ed entusiasmo davanti a qualcuno che, in un certo senso, gli ha donato parte della sua esistenza. Avrò scelto la persona sbagliata? Chissà.(DaFrammenti e Tormenti).