1990, IL MEGLIO DELLA MARVEL NON PORTAVA ALL’IMAGE

1990, IL MEGLIO DELLA MARVEL NON PORTAVA ALL’IMAGE

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Gli anni novanta rappresentano un punto di svolta nella storia del fumetto americano che avrebbe portato al grande successo di alcuni disegnatori “superstar”. Comunque, nel 1990, nonostante si potessero già cogliere qui e là i segni della grave crisi non solo creativa che avrebbe colpito l’industria del fumetto, alla Marvel si continuava a produrre capolavori. I disegnatori che avrebbero fondato laImageerano tutti al lavoro sulle varie testate Marvel, dove si sbizzarrivano in varianti di copertine, lanci di nuovi titoli e incroci multipli di eroi. Todd McFarlanedisegnava la nuova serie intitolata semplicemente Spider-Man,Jim Leeera sugli X-Men,Rob Liefeldsui New Mutants edErik Larsenera sulla storica Amazing Spider-Man. Però, queste osannate superstar a parte, la run di Walt Simonson sui Fantastici Quattro era al suo apice. L’Hulk di Peter David stava diventando ogni numero sempre più bello da quando alle matite c’era Dale Keown.Jim Starlin tornava alla Marvel con una run su Silver Surfer che iniziava a costruire le premesse per l’evento intitolato Infinity Gauntlet dell’anno successivo. Vediamo dunque nel dettaglio i più significativi albi della Marvel di quell’anno, che rappresentano un percorso forse più interessante di quello graficamente esplosivo ma povero di contenuti che porterà i disegnatori superstar all’Image… Con il n. 34Jim Starlininizia la sua run su Silver Surfer. L’avvio è con il botto: Starlin riporta in vita la sua creatura più famosa: il titano pazzo chiamatoThanos. Avrebbe voluto farlo Steve Englehart qualche tempo prima, ma gli fu impedito. Ovviamente la Marvel non poteva vietarlo a Starlin, che lo aveva creato. La storia inizia con Silver Surfer che si addormenta su un pianeta arido e senza vita. Al suo risveglio assiste al tentativo compiuto dalla personificazione dellaMortedi riportare in vita una “presenza” ancora misteriosa per fini oscuri. Si è creato uno squilibrio tra il numero dei morti e quello dei vivi. Qualcuno deve rimediare. Quel qualcuno è Thanos. Ma c’è un ostacolo a questo progetto: Silver Surfer. Nell’ultima pagina Thanos e il surfista d’argento si incontrano. L’idea del soggetto è interessante e come al suo solito Starlin la sviluppa lentamente, ma inesorabilmente. Si coglie un respiro cosmico di fondo che solo Jack Kirby sapeva infondere alle storie. I disegni diRon Limsono all’altezza. Il n. 35 inizia con Thanos che spiega a Silver Surfer il problema dello “sbilanciamento”. La Terra è sovrappopolata, la naturale decrescita delle nascite che serve a compensare questa crescita eccessiva non sembra bastare più. La medicina si è talmente evoluta che chi doveva morire secondo i piani originali ora muore sempre più tardi. Thanos mostra a Silver Surfer un futuro dove la popolazione non cessa mai di aumentare, mentre i rifiuti prodotti e l’inquinamento portano il mondo alla distruzione.Thanos rivela la propria soluzione a Silver Surfer: eliminare la metà della popolazione vivente. Mentre il surfista d’argento apprende con sconcerto questa “rivelazione”, c’è un’altra creatura che sa del ritorno di Thanos: èChronos, il padre degli dei di Titano, il quale riporta in vitaDrax il distruttore. Èun personaggio che avrà il suo ruolo nella storia. Questo numero di Silver Surfer fa crescere la statura del personaggio di Thanos, facendone uno degli avversari più pericolosi in circolazione. Le sue azioni non sono totalmente malvagie, semplicemente sembrano guidate da una logica diversa dalla nostra. La miniserie in due numeri di Starlin e Lim,Thanos Quest, contiene la storia delleGemme dell’infinito, un ulteriore tassello sulla strada che porterà all’eventoInfinity Gauntlet. Thanos Quest non deve però in nessun modo essere considerata la sorella minore di Infinity Gauntlet, poiché è una storia valida di per sé e probabilmente è anche superiore per l’epico finale. Facciamo un passo indietro. La prima Gemma dell’Infinito era comparsa per la prima volta su Marvel Premiere n. 1 del 1972, si trattava della “gemma dell’Anima” di cui l’alto evoluzionario aveva fatto dono aWarlockponendogliela in mezzo alla fronte. In seguito, suCaptain Marveln. 45 (1968), era comparsa un’altra gemma e l’idea che ne potessero esistere sei nell’universo. Thanos volle raccoglierle per cercare di spegnere tutte le stelle della volta celeste su Avengers Annual n. 7 e Marvel Two-In-One Annual n. 2 (entrambi del 1977), ma non ci riuscì. Per assolvere il compito affidatogli dalla Morte, cioè eliminare la metà della popolazione vivente, Thanos decide quindi di ricorrere nuovamente al potere delle sei Gemme dell’infinito. Durante questo numero recupera le prime tre strappandole ai loro potenti proprietari: la gemma dell’Anima all’Intermediario, la gemma del Potere al Campione dell’Universo e la gemma del Tempo al Giardiniere. In questo numero Thanos recupera le tre gemme mancanti: la gemma dello Spazio dal Corridore, la gemma della Realtà dal Collezionista e la gemma della Mente dal Granmaestro. Quando Thanos ritorna dalla Morte con tutte le sei le gemme, vantandosi di essere finalmente pari a lei, la Morte si congratula con lui ma continua a rifiutarsi di parlargli di persona e continua a usare un servitore per comunicare. Quindi Thanos chiede alla Morte di cominciare a rivolgersi a lui come a un anima gemella, ma uno dei servitori della Morte lo informa che con i poteri acquisiti dalle sei gemme non è diventato suo pari ma un suo superiore, e quindi si ritiene inadatta a rivolgersi a lui personalmente. Furioso, Thanos distrugge il servitore della Morte e lascia la stanza dicendo a se stesso che essere diventato un dio è stata una vittoria vana.Il lavoro di Ron Lim su questo numero è notevole, soprattutto sulle seisplash pagedove raffigura il potere specifico di ciascuna gemma. Peter Davidè stato probabilmente l’autore più importante di Hulk. Lo ha preso in mano nel 1987 e lo ha rivoltato come un guanto, stravolgendone la mitologia e aggiornandone il cast di nemici e comprimari.In particolare David scava nella psicologia di Bruce Banner e nella sofferta convivenza con il suo alter ego mostruoso, sdoppiato ora in due entità:Hulk verdeeHulk grigio.Il ciclo migliore coincide con la presenza alle matite diDale Keown. Come vediamo in questo numero, Bruce finalmente rintracciaBetty Ross, la sua fidanzata storica, in un convento di suore e cerca di parlarle. Intrufolatosi furtivamente nel convento, Bruce si nasconde in un confessionale. Betty si avvicina e, credendo che dentro ci sia un prete, si confessa. Racconta di come sia felice di stare vivendo una vita più tranquilla da quando non è più con Banner. Nel confessionale Bruce Banner si mette a piangere ascoltando queste parole. Ma niente paura, siamo ancora in tempo per un lieto fine. Alla stazione ferroviaria Betty e Bruce si rincontrano, si abbracciano e si baciano. Nel numero successivo, come succede spesso in questa run troviamo molto umorismo dentro e molta azione, ma quelli che prevalgono sono i momenti introspettivi che approfondiscono le multiple personalità di Banner: Hulk verde, Hulk grigio e Banner stesso. Si tratta dello sviluppo di un idea che viene da lontano. Roger Stern su Hulk n. 227 e John Byrne su Hulk n. 315 avevano già adombrato la possibilità che Hulk potesse essere un’entità completamente separata da Banner, ma è solo Peter David a sviscerarla in profondità. Mentre l’Hulk grigio cerca di controllare l’Hulk verde, Bruce Banner e Betty Ross scappano in motocicletta e tornano di corsa al convento. L’esercito circonda il convento: dopo il tramonto, Hulk grigio esce e si scatena, lanciando i carri armati e arrivando a ingoiare una granata.L’episodio termina con Hulk grigio e Betty che chiacchierano finendo con una bella risata. L’episodio si intitola “Conflitto di personalità”. Alcuni aspetti che all’inizio erano in sottofondo stanno venendo sempre più in primo piano. Qui assistiamo a una guerra psicologica interna tra Hulk verde, Hulk grigio e Banner.