10 ANIME HORROR E ULTRAVIOLENTI DA VEDERE

10 ANIME HORROR E ULTRAVIOLENTI DA VEDERE

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Parlando di anime horror, splatter, violenti e ultra-gore, c’è da premettere una cosa. Facciamo due, va’.Innanzitutto, l’epoca a cui appartengono. Perché, molta di questa roba risale ai tempi del mercato dei film underground in Vhs. In altre parole, un periodo dove potevi trovarti, da un lato, con il film dei Pokemon. Dall’altro con una roba tipoGenocyber, per dire. Tutto mischiato alla cazzomannaggia sotto l’allegra dicitura“cartone animato giapponese”. In secondo luogo, se c’è un aspetto veramente affascinante degli anime horror, è l’incredibile varietà con cui vengono messe in scena situazioni disturbanti. La capacità, cioè, di ritrarre la morte in un’infinità di modi diversi e la dovizia di particolari con cui viene rappresentata. A renderli tanto intriganti è proprio la libertà d’azione che permette a questi anime di mostrare una brutalità che ilive-actionsono impossibilitati a raggiungere. Cosa, questa, che del resto fa bellamente a cazzotti con un altro concetto: il mainstream. Tutta questa premessa si traduce ulteriormente con il fatto che qua in mezzo a roba comeBerserk, per dire, non ce n’è. Perché, metti, per quanto violento possa essere o rientrare nella definizione di anime horror, rimane comunque un prodotto molto mainstream. Giusto per capirci, la domanda è: cosa rende un anime non semplicemente“horror”ma proprio inquietante? La quantità di sangue e omicidi messi in scena, forse? L’efferatezza e la crudeltà con cui sono rappresentati, magari? No. Questi anime horror sono quelli che offrono il “pacchetto completo”. Quelli che vanno al di là della “semplice messinscena” della violenza, risultando disturbanti a più livelli. Quelli su cui nessuno spenderebbe soldi per una larga distribuzione mainstream. Appunto,Wicked City, ridistribuito più volte e conosciuto comeLa città delle bestieoLa città delle bestie incantatrici, è stato un discreto successo. Almeno nella misura tale da permettere poi al regista,Yoshiaki Kawajiri, di realizzare in seguito il suo obiettivo: un film ispirato al samurai Jubei Yagyu. Cioè,Ninja Scroll. Quindi, con Yoshiaki Kawajiri alla regia su soggetto di Hideyuki Kikuchi, l’autore diVampire Hunter D, viene fuori ‘stoWicked City: film abbastanza buono, ma tutt’altro che memorabile. Ciò che ha permesso al film di non finire giù per lo scarico del dimenticatoio è la sua ambiguità. In pratica, la trama, che riguarda un intrigo per far saltare la pace tra il mondo umano e quello dei demoni, con gente che inciucia e intrallazza da una parte e dall’altra, non è nulla di trascendentale. A colpire diWicked Cityè un’altra cosa. Cioè la rappresentazione di alcune dinamiche in modo brutale e grottesco, costantemente in bilico frahentaiesplicito e horror contorto. Per dire, una donna-ragno, sexy e conturbante che massacra gente in camera da letto in scene impostate in toni deliberatamentezozzi, vale tanto oggi quanto all’epoca. A cuore aperto, proprio:Angel Copè ‘na porcata fulminante. La storia, un completo delirio, l’equivalente di un vecchio che sbraita alle nuvole. In sostanza, quasi nulla di quello che dicono i personaggi ha senso. Però è divertente. La storia segue gli sforzi di Angel, un agente speciale della sezione di sicurezza…hum, sì,specialepure quella. Unatask forceantiterrorismo super top secret. Compito della squadra (quindi pure di Angel) è fermare un gruppo di estremisti comunisti che si fanno chiamare il Maggio Rosso. A un certo punto, la svolta: il partner di Angel viene ucciso (ma ritorna più in là come cyborg) e la guerra al terrorismo viene accantonata, perché saltano fuori, così, di botto, questi tipi con poteri Esp. Il capo degli esper si chiama Lucifer e può trasformarsi in un demone, come se non bastasse. Comunque sì,Angel Copnon ha senso, ma nel senso buono. Soprattutto perché pure la violenza qui è ridicolmente esagerata e fuori scala: teste che scoppiano, mutilazioni, sangue a litri. Proiettili che hanno sul corpo lo stesso effetto di un frullatore con le lame arrugginite. Qua il discorso è un tantino particolare. In estrema sintesiUrotsukidojiè unhentai. In altre parole, tecnicamente si tratta di un prodotto specificatamentezozzografico. Tuttavia ci sono alcuni distinguo da fare. Toshio Maeda, l’autore, ha cominciato a lavorare suUrotsukidojinel 1986, dietro commissione della rivista Wani Magazine. Una rivista che si occupava sostanzialmente di storie d’avantgarde. Maeda era stato scelto per il suo stile in cui riusciva a mescolare erotismo, umorismo e soprannaturale. L’autore aveva dimostrato, da un lato, di prestare un’incredibile attenzione ai dettagli grafici. Dall’altro, di avere la capacità di raccontare storie piuttosto buone con trame pure abbastanza complesse e articolate, a differenza della stragrande maggioranza dei mangaka erotici dell’epoca. Successivamente, il manga venne adattato in un film per il mercato Oav daHideki Takayama. Il quale, a quanto sembra, si prese grosse libertà artistiche con la storia diUrotsukidoji, mescolando orrore, violenza e sadismo. Soprattutto, fatto fondamentale, aggiungendo molte scene di stupro e torturepornnon presenti nella versione originale. Cosa che ha portato, all’epoca,Urotsukidojia essere considerato fuori scala e ancora oggi, indicato come uno degli anime horror più violenti in assoluto. In una intervista, riguardo ai motivi che lo hanno portato a scegliere un approccio tanto “aggressivo” rispetto al manga, Takayama disse:“Non c’è niente che susciti una risposta più forte negli esseri umani del sesso o della violenza. Una miscela dei due è davvero molto potente”. In linea di massima questo è lo stesso concetto espresso daClive Barker. ComunqueUrotsukidojiè famoso anche per un altro motivo: è il capostipite del generestupro tentacolare. Ecco, se mai ti fossi chiesto da dove sia nata ‘sta cosa, cioè, di donne e tentacoli di ogni forma e misura che s’insinuano in ogni dove,Urotsukidojiè la risposta; è partito tutto da qui. Anche perMad Bull 34bisognerebbe non solo fare certi distinguo ma pure approfondire bene il discorso. Perché qua c’è un problema a monte che riguarda i film a temabuddy copin generale. Stringendo al massimo il brodo, la questione gira sulla rappresentazione di un personaggio che segue le regole come un povero fessacchiotto, quando non un completo ottuso e deficiente.In contrapposizione a un personaggio “ribelle” che se ne sbatte alla grandissima di regole e regolamenti, è sempre un grande eroe.Prima spara, poi fai domande è un criterio sempre valido che vediamo spesso, buono per tutte le stagioni: non importa quanti danni collaterali abbia causato. Quanti poveracci ci siano andati di mezzo in quella sparatoria o in quell’inseguimento. Quanti criminali abbia ucciso, in virtù di una giustizia concettuale ed estremamente sommaria.Niente di tutto questo è importante: il ribelle sarà sempre l’eroe, il buono che ha fermato i “cattivi” e tanto basta. Ecco, metti cheMad Bull 34è tutto questo portato agli estremi. E la cosa buffa è che non si tratta manco di un anime horror. Tecnicamente sarebbe una commedia.Tuttavia, quei pallidi tentativi di umorismo appiccicati su una storia per lo più amorale, assurdamente violenta, misogina, volgarissima e spesso offensiva, falliscono miseramente. Finendo per diventare qualcosa di sconcertante. Midori Shoujo Tsubaki: cioè una delle cose più malate, deviate e allucinanti su cui puoi buttare un occhio. Seriamente, questo trascende il concetto stesso di anime horror, perché qui non c’è assolutamente nulla che non disturbi malamente. Anche seMidoriè un’opera molto più complessa di quello che potrebbe sembrare. Partiamo dal titolo:Shojo Tsubaki, traducibile come “La ragazza delle camelie”. In pratica, unostock character, ovvero uno stereotipo tipico del Kamishibai. Il Kamishibai è una forma di teatro di strada nata in Giappone negli anni trenta, simile al nostro spettacolo delle marionette. Generalmente, la Shojo Tsubaki del Kamishibai è una ragazza adolescente o preadolescente, orfana oppure di famiglia estremamente povera, costretta a vendere camelie in strada. Per sopravvivere si unisce, oppure, a seconda dei casi, viene venduta a un gruppo di saltimbanchi e forzata a esibirsi negli spettacoli. In sostanza, una via di mezzo fraLa piccola fiammiferaiadi Andersen ePinocchiodi Collodi. Questo tipo di personaggio è diventato abbastanza noto in occidente grazie aSuehiro Maruo, un artista molto particolare che utilizza lo stile Muzan-e, un sottogenere dell’arte classica giapponese che si concentra su soggetti di natura violenta. Inoltre, Maruo è anche un esponente del genere Ero Guro. Si tratta di un movimento letterario e artistico, nato sempre negli anni trenta, basato sull’unione di erotismo, corruzione sessuale e decadenza fisica e morale. L’animeMidori Shoujo Tsubaki(di cui Midori è il sottotitolo) è l’adattamento dell’omonimo fumetto di Maruo, arrivato in occidente comeMr. Arashi incredibile freak show. Il tutto non è altro che una delirante, grottesca rivisitazione di questo personaggio stereotipato, calato in un contesto ai limiti dell’agghiacciante. Il regista di questo adattamento,Hiroshi Harada, data la natura piuttosto “controversa” del materiale, non ha mai trovato nessuno disposto a finanziare il progetto. Tanto che per realizzarlo ha utilizzato tutti i propri risparmi. Ci sono voluti ben cinque anni per completare il tutto, visto che Harada ha disegnato a mano, da solo, più di cinquemila fogli d’animazione. Buona parte del materiale originale è andato perso, anche perché in Giappone la distribuzione è stata pressoché nulla.