Questa è la storia di Zhou Rucheng, uno studente di terza media diligente, serio e appassionato d’arte. La sua vita quotidiana non ha nulla di sorprendente: il reddito della sua famiglia è nella norma, i suoi due migliori amici non hanno nulla di speciale e lui non è un adolescente popolare. L’unica cosa che lo distingue, a parte il suo comportamento esemplare, è il talento nel disegno che però lui non considera eccezionale.
Come i coetanei, Zhou Rucheng vive l’adolescenza sospeso tra i primi innamoramenti. Come la cotta per la dolce e talentuosa Liu Yun. E momenti meno spensierati, causati da uno studente delle superiori che ogni giorno lo tormenta insieme ai suoi due amici. Nonostante le difficoltà, le delusioni e qualche capitombolo, il giovane protagonista prosegue sulla strada dell’adolescenza, affrontando (a volte a testa bassa) le sorprese che la vita porta con sé.
Incantevole. Toccante. Intenso… Ci sarebbero tantissimi altri termini per descrivere questo fumetto. Non basterebbero le parole a mia disposizione per descrivere la bellezza di quest’opera, a partire dalla storia che con immensa delicatezza e smisurato realismo ti entra dentro.
Com’è possibile tutto questo? Grazie a un equilibrio perfetto tra personaggi, eventi e ambientazione (intesa come periodo storico e quindi la società che lo contraddistingue).
A partire da Zhou Rucheng, Golo Zhao tratteggia profili minuziosi e dettagliati, soprattutto in quanto a emotività. I personaggi, chi più e chi meno, brillano per il loro animo.
L’autore rimarca più volte i difetti e le imperfezioni dei suoi personaggi, in particolar modo le paure e le debolezze che maggiormente li caratterizzano. Questi difetti però li rendono reali, facilmente riconoscibili, e per questo entrano in empatia con il lettore.
Attraverso Zhou, Liu e Nanà il lettore si trova a (ri)vivere l’adolescenza, a fare i conti con le difficoltà di quegli anni che possono essere allo stesso tempo meravigliosi e duri. Il tema dell’adolescenza è un pilastro di quest’opera, l’ambientazione perfetta non poteva che essere scolastica, la più significativa per descrivere il passaggio dalle scuole medie alle superiori. Un momento fatto di scelte e sacrifici, ma soprattutto di tanti dubbi. Per capirlo basta concentrarsi su uno degli svariati protagonisti, ognuno dei quali in possesso di una voce forte e convincente e un background interessante.
Parlando di adolescenza l’autore non può esimersi dall’affrontare le tematiche che la caratterizzano, tra le quali spicca il tema del bullismo. Nonostante la delicatezza insita in ogni pagina, nel trattare il bullismo Golo Zhao non ricorre ad alcun filtro e quindi non banalizza né semplifica la tematica. Anzi, la tratta in maniera spontanea, arrivando a essere anche spietato con i suoi protagonisti.
Secondo me è importante che gli adolescenti leggano questo fumetto, per far volgere loro lo sguardo verso quei compagni che in silenzio cercano aiuto.
Ho amato e apprezzato Reverie e Soul Guide, le opere precedenti dell’autore pubblicate da Bao, ma devo dire che non reggono il confronto con quest’ultima, per quanto siano belle e toccanti. Tu sei il più bel colore del mondo ha qualcosa di speciale, di unico, che ti entra dentro sin dalla prima pagina e ti scalda, ti culla per poi farti aprire di colpo gli occhi sulla vita.
Pur essendo abituato a parlare dei disegni e dello stile degli autori, stavolta mi sento impreparato. Nel senso che non so trovare le le parole giuste per descrivere le meraviglie che Golo Zhao ha impresso su ogni singola tavola, dal tratto delicato alla rincuorante palette, che comprende davvero tutti i più bei colori del mondo.
