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ANTONIO RUBINO TRA GOLIARDIA ED EROTISMO

ANTONIO RUBINO TRA GOLIARDIA ED EROTISMO

Nel 1898 la facoltà di giurisprudenza ebbe una matricola proveniente da Sanremo destinata alla gloria, non nel foro bensì sulla carta stampata. Era il figlio di un bislacco banchiere, botanico e cercatore d’oro nizzardo e di una gentildonna provenzale: Antonio Rubino (1880-1964). Il quale si raccontava così… Ero da piccolo un bambino biondo piuttosto delicato: avevo due occhi azzurri fatti p... »

DAL CORRIERE DEI PICCOLI AL CORRIERE DEI RAGAZZI

DAL CORRIERE DEI PICCOLI AL CORRIERE DEI RAGAZZI

Domenica 27 dicembre 1908, al prezzo di 10 centesimi esce, come supplemento del Corriere della Sera, il Corriere dei Piccoli, un settimanale destinato ai bambini. L’idea della testata era venuta alla scrittrice Paola Carraro Lombroso, figlia di Cesare Lombroso, medico, antropologo e giurista. Come direttore venne nominato il giornalista Silvio Spaventa Filippi. Oltre alle storielle illustrate, che... »

CIVITA, ZAVATTINI E PEDROCCHI FANNO GRANDE TOPOLINO

I TRE UOMINI CHE FECERO GRANDE TOPOLINO

La struttura del settimanale di Topolino sembra ormai stabilizzata. Con il n. 151 del 1935, però, la redazione di Mondadori mette in atto un esperimento che oggi potrebbe apparire incomprensibile.   Imitare L’Avventuroso non rende Le domenicali di Mickey Mouse, con l’irresistibile storia di Saltarello, scompaiono dalla prima pagina e vengono sostituite da una storia “naturalistica” di f... »

MILLE E UNA SERA: DA KAREL ZEMAN A OSVALDO CAVANDOLI

MILLE E UNA SERA: DA KAREL ZEMAN A OSVALDO CAVANDOLI

Mille e una Sera è stato un programma-contenitore curato dal regista cinematografico Luciano Pinelli, con la collaborazione di Gianni Rondolino. La trasmissione ha presentato cortometraggi e lungometraggi animati, anche con pupazzi, di tutto il mondo, offrendo un’ampia panoramica. La prima edizione è stata trasmessa dal Secondo canale (l’attuale Rai Due) ogni sabato sera alle 21,15 a partire... »

ll settimanale di Topolino viene lanciato nel 1932 dall'editore fiorentino Nerbini, ma tre anni dopo da Milano si fa avanti un editore ben più agguerrito: Arnoldo Mondadori...

L’EDITORE MONDADORI SI APPROPRIA DI TOPOLINO

Il settimanale di Topolino viene lanciato nel 1932 dall’editore fiorentino Nerbini, ma tre anni dopo da Milano si fa avanti un editore ben più agguerrito: Arnoldo Mondadori… Secondo la vulgata classica, all’uscita mondadoriana de I Tre Porcellini e soprattutto degli albi Nel Regno di Topolino, Mario Nerbini pensa di reagire all’evidente atto di forza concordato tra Disney e Mondadori c... »

LA PRIMA APPARIZIONE DI PAPERINO NEI FUMETTI ITALIANI

LE PRIME APPARIZIONI DI PAPERINO NEI FUMETTI ITALIANI

Nel 1934 su Topolino i fumetti avventurosi di Cino e Franco spopolano, ma ovviamente non sono soli. Ci sono, tanto per cominciare, le splendide tavole domenicali del Mickey Mouse di Floyd Gottfredson e collaboratori. A partire dal 7 aprile 1934 appare una memorabile storia “a continuazione”, la favolistica La novella di Topolino, che sarà ristampata con il titolo Topolino Principe Azzu... »

Rubino

ANTONIO RUBINO, DAI PROTOFUMETTI ALLA FANTASCIENZA

Tra le figure artistiche italiane più eclettiche in ambito grafico, e non solo, Antonio Rubino spicca per molti motivi. Uomo nato nell’Ottocento, apre subito il nuovo secolo all’insegna di attività illustrative con un suo segno originale che risente del periodo Liberty in voga, o Art Nouveau, illustrando libri autoconclusivi, collaborando a riviste, disegnando spartiti. Sono molti i versanti in cu... »

FUMETTI ITALIANI AMBIENTATI IN ITALIA

FUMETTI ITALIANI AMBIENTATI IN ITALIA

Recentemente, Sauro Pennacchioli ha scritto un articolo sostenendo che il Commissario Spada è l’unico fumetto italiano, precisando poi che “I fumetti italiani, almeno quelli famosi, sono sempre ambientati all’estero: Tex in America, Dylan Dog in Inghilterra e Diabolik a… Clerville!”. Accetto la “giusta” provocazione se intende essere una tirata d’orecchie agli e... »

MAX CAPA E L’UNIVERSO QUADRATO

MAX CAPA E L’UNIVERSO QUADRATO

Non faccio un’analisi critica di Max Capa, perché al fumetto e alla storia del fumetto non mi sono mai dedicata. Parlo di questo autore solo perché uno dei miei generi preferiti è sempre stato la fantascienza, sia in letteratura sia nelle arti visive. Non sto nemmeno a confondermi sulla presunta distinzione per cui, sia in letteratura sia nelle arti visive, la fantascienza o qualsiasi altro genere... »