SHIGERU KOMATSUZAKI, MODELLINI LANCIATI NEL FUTURO

SHIGERU KOMATSUZAKI, MODELLINI LANCIATI NEL FUTURO

Nato nel 1915, Shigeru Komatsuzaki è un artista sconosciuto in Italia ai lettori di fumetti, ma probabilmente noto, magari senza esserne coscienti, a molti appassionati di modellismo e a fan di b-movie di fantascienza. Questo prolifico disegnatore, attivo sulla scena giapponese per circa quarant’anni, ha prestato la propria matita e la propria fantasia a svariati media.

Shigeru Komatsuzaki comincia a lavorare nel mondo dell’editoria a fine anni quaranta. Nel Giappone impegnato nella ricostruzione cominciano a essere pubblicate diverse riviste dedicate ai bambini, le copertine delle quali sono spesso disegnate da Komatsuzaki. Che firma anche racconti illustrati: storie western, di fantascienza o avventure ambientate nella giungla. Oppure ancora con samurai, pirati e cavalieri medievali. Ne sono spesso protagonisti dei ragazzini, per rendere più semplice l’immedesimazione dei lettori.

Il suo disegno è molto differente da quello che oggi viene catalogato come manga. Osamu Tezuka, con il suo tratto lineare e gli occhioni, non si è ancora imposto e lo stile grafico imperante prevede ricerca del realismo, tratteggio fitto, sfondi ricchi di dettagli. Komatsuzaki ne è l’interprete ideale, essendo perfezionista nelle anatomie, nella rappresentazione di destrieri e armi, mezzi meccanici e divise militari. Persino le sue astronavi paiono vere, luccicanti mezzi di trasporto di un futuro che l’autore sembra aver visitato.

SHIGERU KOMATSUZAKI, MODELLINI LANCIATI NEL FUTURO

È proprio in virtù di questa sua precisione, nonché della capacità di rendere credibili e dinamici mezzi reali e inventati che, per tutti gli anni sessanta e settanta, diviene uno dei principali illustratori delle case di modellismo. Chiamato a dipingere le illustrazioni che decorano le scatole di montaggio di mezzi della Seconda guerra mondiale (aerei, carri armati, navi eccetera) e mondi avveniristici, Komatsuzaki realizza con perizia non solo le macchine, ma anche tutto ciò che gli sta attorno, creando quadri di luoghi reali e immaginari.

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Tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio dei sessanta, di tanto in tanto collabora anche con il cinema. Il suo lavoro più noto è quello per il film Atragon (Kaitei gunkan, 1963), in cui, seppur non accreditato, svolge il ruolo di visual designer. Dopotutto ha già realizzato le illustrazioni per i romanzi da cui è tratta la pellicola: Kaitei Gunkan (“Nave da guerra sottomarina”), di Shunro Oshikawa. Sono storie fantascientifiche di matrice verniana nelle quali la Terra deve affrontare le forze sottomarine del sommerso impero di Mu. Già nel 1957 e nel 1959 Komatsuzaki aveva aiutato alcuni registi a visualizzare mezzi e mondi fantastici, nei film Chikyu Boeigun (in Italia I misteriani) e Uchu Daisenso (Inferno nella stratosfera).

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Il suo lavoro di illustratore gli consente di dare una personale interpretazione a classici romanzi occidentali, come Il conte di Montecristo, e a famosi personaggi dei manga e dei tokusatsu (serie d’azione televisive), come Mazinga e Kamen Rider, immortalati su scatole di montaggio.

Shigeru Komatsuzaki scompare nel dicembre del 2001 per un attacco di cuore, all’età di 86 anni.

 

Il futuro di Shigeru Komatsuzaki

 

 

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