Il regalo di Giorgia Meloni agli italiani - Giornalepop.it (Foto X)
Altro che stipendi che non aumentano mai: il 2025 si chiude con il botto, pioggia di euro per i lavoratori italiani.
Dicembre per i lavoratori italiani assomiglia ormai sempre più ad una vera e propria oasi nel deserto. Il motivo è facilmente intuibile, trattandosi dell’unico mese in cui un aumento di stipendio è sicuro. Solo che bisogna aspettare la fine dell’anno…
Stiamo ovviamente parlando della Tredicesima, la mensilità aggiuntiva che spetta a tutti i lavoratori dipendenti. A differenza della Quattordicesima, infatti, prevista solo per alcuni settori, il famoso regalo di Natale arriva proprio al momento giusto, rendendo molto più spessa la busta paga più necessaria dell’intero anno solare.
Il “problema” è che essa finisce quasi in blocco ai commercianti che attendono con ansia il periodo delle Feste per gli incassi dell’anno in chiave regali di Natale, senza contare i negozi di alimentari tra cenoni della Vigilia, di Natale e di Capodanno.
Fatto sta che, tra rincari tipici proprio del periodo delle Festività e quelli che già ci colpiscono da mesi, il sogno di ricavare una parte di Tredicesima per noi svanisce quasi sempre e quasi del tutto.
Per quanto riguarda gli altri mesi dell’anno è meglio non farsi illusioni, perché sarà molto più probabile vedere le buste paga assottigliarsi piuttosto che ispessirsi. Insomma, più conguagli che abbattimento del cuneo fiscale. Gli italiani ci sono ormai abituati, eppure ogni 27 del mese la speranza di ricevere un regalo “fuori stagione” è sempre l’ultima a morire.
Ebbene, questa coda del 2025 sembra poter rappresentare la classica eccezione in grado di confermare la regola. Il sogno, incredibile, ma vero, sta quindi per diventare realtà, perché anche il mese che precede la Tredicesima sarà caratterizzato da un aumento di stipendio destinato a fare molto comodo. Vietato illudersi, però, perché l’aggiunta non sarà per tutti.
Fatto sta che a novembre per molti lavoratori sono in arrivo degli aumenti in busta paga, ovviamente al lordo. Il “merito” è dei rinnovi di contratto dei mesi scorsi. In linea generale il massimo dell’aumento sarà di 60,77 euro al mese, che moltiplicato per 12 mensilità fa poco meno di 730 euro. Un vero sogno ad occhi aperti. Ma quali saranno le categorie interessate? Commercio e ferrovieri, rispettivamente da 416,67 a 166,66 euro, per gradi, per arrivare a regime a febbraio 2027 e 230 euro a regime, ma non solo, perché anche un terzo settore, particolarmente corposo, è destinato a vivere novembre con il sorriso.
Si sta parlando dei dipendenti della scuola, che vedono in dirittura d’arrivo le trattative per il rinnovo di contratto 2022-2024. Una negoziazione-fiume ed estenuante, che sta però per vedere il traguardo giusto in tempo per l’”esercito” dei dipendenti-scuola, che ammonta a 1 milione e 200 mila lavoratori. Secondo le ultime stime, gli incrementi medi lordi mensili previsti si aggirano sui 140 euro: in particolare, circa 130 euro per il personale Ata, 150 euro per i docenti e 211 euro per gli enti di ricerca.
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