DAI POKÉMON A WARCRAFT, I VIDEOGIOCHI SBANCANO AL CINEMA

DAI POKÉMON A WARCRAFT, I VIDEOGIOCHI SBANCANO AL CINEMA

Il matrimonio tra cinema e videogiochi è probabilmente destinato a ottenere grandi successi. Vediamo perché.

Ha impiegato solo tre mesi per diventare il film tratto da un videogioco con più successo di sempre. Stiamo parlando di Pokémon: Detective Pikachu, film uscito nei cinema italiani lo scorso 9 maggio e protagonista di una scalata nelle classifiche degli incassi.

La pellicola, ovviamente, parla dei celebri mostriciattoli che hanno accompagnato l’infanzia di tantissimi ragazzi tra figurine, card, Nintendo e televisione. Il film con Ryan Reynolds e Justice Smith ha stabilito un record di incassi a livello planetario: si sono superati i 436 milioni di dollari, più di ogni altra trasposizione cinematografica per quanto riguarda il mondo dei games.

Il primato battuto dai Pokémon era detenuto da Warcraft – L’inizio, film del 2016 diretto da Duncan Jones, ispirato al celebre World of Warcraft. Per questo film sono stati oltre 433 milioni i dollari incassati in tutto il mondo. Ma il film con protagonista il simpatico Pikachu ha sbancato anche per quanto riguarda i commenti e le recensioni degli utenti. Sull’aggregatore specializzato Rotten Tomatoes è arrivato a un tasso di gradimento del 67%, mentre film simili come Tomb Raider di Alicia Vikander hanno ottenuto il 52%, e Warcraft e Prince of Persia si sono fermati a 26% e 37%.

D’altronde stiamo parlando del binomio tra videogiochi e cinema, che già aveva raggiunto il successo nel grande schermo. A iniziare è stato il film Super Mario Bros, primo adattamento ufficiale, per poi passare ai vari Resident Evil, Rampage Project e tanti altri. La floridità di questo matrimonio si basa sulla fusione di elementi narrativi e innovazioni tecnologiche.

La trama di un game si sposa bene con la sceneggiatura di un film: un personaggio, dei nemici, un obiettivo e un percorso pieno di ostacoli e di insidie da superare per raggiungerlo. Su questa base, fissata dall’epica e della letteratura sin dall’alba dei tempi, si sono creati videogiochi e film. All’interno della tipologia rientrano i nomi di Metal Gear Solid, Policenauts o The Last of Us.

 

Ma è soprattutto il cinema horror ad aver sviluppato in maniera più convincente il mondo dei videogiochi. L’esempio lampante è il già citato Resident Evil, film del 2002 diretto da Paul Anderson, ispirato all’omonima serie di games per consolle. Creato nel 1996 da Shinji Mikami e prodotto da Capcom, è stato protagonista di un vero e proprio boom di franchise: fumetti, libri, gadget, ma soprattutto film, creando una saga di ben 6 titoli.

Legato all’horror e soprattutto al Giappone è Final Fantasy, tra i più famosi giochi per consolle, con oltre 130 milioni di copie vendute dal 1987, ma con scarso successo sul versante cinematografico: il film, diretto nel 2001 da Hirobu Sakaguchi, è stato infatti il più costoso ad ispirarsi a un videogioco con ben 137 milioni di spesa. L’insuccesso mandò in crisi la Square Pictures, ma segnò un punto di svolta per l’aspetto tecnico e il realismo della caratterizzazione dei personaggi.

Merito di un matrimonio, anzi di una simbiosi, che è destinata a durare ancora.

 

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