UNA FOTOGRAFA DEL CA@@O
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Se qualcuno la definisse un’artista del ca@@o probabilmente non si offenderebbe. Lei si chiama Soraya Doolbaz, è una fotografa iraniana-canadese diventata famosa per la particolarità dei soggetti che fotografa: i peni.
Tutto è nato come un gioco: qualche scatto per mettere le persone a proprio agio davanti alla sessualità. Poi però la faccenda si è ingrossata, trasformandosi in una mostra intitolata “Dicture Gallery” ed è finita all’Art Basel, dove ogni stampa della Doolbaz è stata venduta al prezzo di 10.000 dollari.
Cosa hanno di tanto particolare queste foto da meritare una tale attenzione? Ogni pene ha un proprio costume di scena: chi la giubba da marinaio, chi un tutù da ballerina, chi una divisa da soldato. Una bizzaria che non conosce limiti. Alcuni membri sono stati “travestiti” in modo tale da richiamare le fattezze di celebri personaggi storici come Napoleone, Stalin o Mussolini.
Un intervento artistico che intende rivalutare, con ironia, il pene maschile in un periodo in cui le immagini falliche sono ritornate di moda grazie al sexting, lo scambio di foto sessuali tramite i social.
Molto particolare la cura del set dove avvengono gli scatti. I modelli che vengono fotografati devono mantenere un’erezione per circa 30/40 minuti. Per questo è importante la presenza di un’assistente che si preoccupi di tenerli “in caldo” e di provvedere ai diversi cambi di costume.
Attraverso le sue fotografie irriverenti, ma nel complesso simpatiche, Soraya Doolbaz spiega di voler riabilitare il pene maschile, un tempo rappresentato senza veli nell’iconografia classica greca e latina, ma poi via via censurato con l’avvento del cristianesimo. Oggi il suo umorismo, ai confini della satira, strappa più di un sorriso.
Risate del ca@@o, certo.
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