LA MARVEL SAREBBE NATA SENZA JACK KIRBY?

Sky Masters of the Space Force era una striscia giornaliera e una tavola domenicale pubblicata da diversi quotidiani americani dall’8 settembre 1958 al 25 febbraio 1961. La striscia di ambientazione astronautica, scritta da Dave Wood, co-sceneggiata e disegnata da Jack Kirby e inchiostrata da Wally Wood, finì per avere problemi legali.
L’editor della Dc Comics (che all’epoca si chiamava National Comics) Jack Schiff aveva segnalato Jack Kirby come disegnatore all’agenzia che distribuiva la striscia in cambio di una percentuale. Kirby inizialmente la pagò, ma a un certo punto smise di farlo ritenendola ingiusta. Ne nacque un contenzioso che portò alla cacciata di Kirby dalla Dc da parte di Schiff. Il disegnatore, rimasto senza lavoro, dovette ripiegare sulla Atlas anche se pagava molto meno.
Qualcuno sostiene che senza questo litigio la Marvel non sarebbe mai nata. Per cercare di capirlo facciamo un passo indietro…

L’industria del fumetto esce con le ossa rotte dall’introduzione del Comic Code nel 1954, l’ente censorio dei fumetti organizzato dagli stessi editori per presentare storie senza violenza adatte ai bambini. In caso contrario, a causa delle feroci polemiche di quel tempo, gli edicolanti non avrebbero più esposto gli albi.
Nel febbraio del 1955 la casa editrice lanciata da poco da Joe Simon e Jack Kirby, la Mainline, chiuse i battenti dopo la pubblicazione di Bulls Eye n. 5 nel marzo 1955.

Il materiale ancora inedito della Mainline venne venduto alla Charlton e la partnership tra Simon e Kirby, iniziata quindici anni prima, si sciolse. Uno sguardo alla cronologia delle pubblicazioni di Jack Kirby ci mostra che il 1955 e il 1956 devono essere stati anni difficili per l’autore e la sua famiglia.
Kirby aveva ricevuto una somma forfettaria da parte della Charlton e poi più niente. Il disegnatore pubblicò ben poco per quasi due anni. I pochi lavori nuovi escono principalmente per le piccole case editrici Prize e Harvey. Si tratta di 58 sole pagine per il 1955.
Nel frattempo, a causa del fallimento della maggior parte delle case editrici, altri autori lasciarono per sempre il campo del fumetto.
Nel novembre 1956 esce la prima storia di Jack Kirby per la Atlas, la casa editrice di Martin Goodman diretta da Stan Lee, si tratta dell’autoconclusiva “Mine field” apparsa sul n. 14 di Battleground, uno dei tanti albi di genere bellico che avevano un certo mercato ai tempi.
Nel febbraio del 1957 esce la prima storia di Kirby per la Dc (con la quale aveva già collaborato insieme a Simon nella prima metà degli anni quaranta), si tratta di “Sorcerer’s box”, la prima avventura dei Challenger of Unknown apparsa su Showcase n. 6. Showcase era un albo che presentava diversi personaggi a rotazione famoso per avere ospitato sul n. 4 il rilancio di Flash a opera di Robert Kanigher e Carmine Infantino.
Presto le commesse da parte della Dc aumentarono e Kirby pubblicò anche storie autoconclusive sugli albi House of Secrets, House of Mystery e Tales of the Unexpected.

Man mano che Kirby otteneva più lavoro dalla Dc, calava la sua produzione per la Atlas. C’erano almeno due motivi per questo. Il più importante era che la Marvel acquistò pochissimo materiale nuovo per la maggior parte del 1957 a causa delle disavventure con il sistema distributivo. Oltre a non comprare molti fumetti nuovi, Goodman aveva anche tagliato le tariffe delle pagine al punto che ormai pagava poco più della metà della Dc.
Su Showcase ci furono due apparizioni dei Challengers of Unknown prima che venisse pubblicata la seconda apparizione di Flash. E mentre Flash stava ancora apparendo su Showcase, i Challengers avevano già ottenuto una testata tutto per loro. I Challengers, insomma, erano editorialmente più forti dei supereroi Dc della Silver Age. Erano un gruppo di eroi in tuta che molti appassionati considerano il prototipo dei Fantastici quattro.

Come abbiamo visto all’inizio, il conflitto con Jack Schiff per la striscia di Sky Master fece sì che Jack Kirby fosse inserito nella lista nera della Dc. C’è una curiosa anomalia negli incarichi di Kirby per la Dc. C’è un periodo di due mesi, tra ottobre e novembre del 1957, dove Kirby pubblica per la Dc solo 8 pagine. Questo potrebbe indicare qualche problema precedente tra Kirby e Schiff, il suo editor.
Gli incarichi di Kirby tornano ad aumentare nel 1958 ed esplodono in coincidenza con l’inizio della pubblicazione di Sky Masters of the Space Force, per poi precipitare quando inizia ad avere difficoltà con Schiff proprio a causa della striscia.
Dopo la tragica morte del prolifico Joe Maneely, il disegnatore di punta della Atlas, avvenuta per un incidente sul treno il 7 giugno 1958 Stan Lee inizia a commissionare a Jack Kirby lavori per due nuovi albi antologici della Atlas: Strange Worlds e Tales to Astonish.

Il fatto che Jack Kirby abbia accettato di lavorare per le misere tariffe della Atlas potrebbe indicare l’inizio dei problemi con Schiff. All’inizio gli incarichi erano relativamente pochi, Kirby era uno dei tanti freelance che Lee stava usando per riempire le pagine dei nuovi titoli di fantascienza della Atlas. Così Kirby era costretto a lavorare anche per la Harvey, la Prize e la Gilberton.
Questo indica che in quel tempo Kirby non riusciva a ottenere abbastanza incarichi ben pagati dalla Dc. Nel 1960, Stan Lee stava dando un numero sempre crescente di incarichi a Kirby, anche se di solito non superavano le 30 pagine al mese.
L’ultimo lavoro da freelance di Kirby per un editore diverso dalla Atlas apparve in The Classics Illustrated della Gilberton nel dicembre 1961, un mese dopo la pubblicazione di Fantastic Four n. 1, quando ormai viaggiava sulle 100 pagine al mese… una quantità sostenibile da pochissimi disegnatori.

In varie interviste rilasciate dal 1969 al 1989, Jack Kirby disse che fin dal giorno del suo arrivo alla Atlas iniziò a sollecitare Stan Lee e Martin Goodman per lanciare un albo di genere supereroistico. Nonostante questo fu solo all’inizio del 1961 che Goodman decise di dare una possibilità ai supereroi.
Cosa sarebbe successo se Jack Schiff non avesse tolto gli incarichi a Kirby? Oggi la Marvel esisterebbe?
Probabilmente, sulla base di quello che sappiamo, Kirby avrebbe continuato a lavorare sui Challengers of the Unknown e su altro materiale per la National. La National stava pagando le migliori tariffe a pagina sul mercato, quasi il doppio di quello che offriva Martin Goodman. Erano le basse tariffe della Atlas che costringevano Kirby a produrre più di 100 pagine al mese.

Jack Kirby probabilmente si sarebbe accontentato di produrre 50 tavole, o meno, se gli fossero stati assegnati abbastanza incarichi pagati bene dalla National. Se Kirby e Schiff avessero raggiunto un accordo su Sky Masters, la combinazione di una striscia giornaliera e domenicale insieme alla produzione dei Challengers bimestrale avrebbe probabilmente occupato buona parte del tempo di Kirby. Se i Challengers, poi, fossero passati a una periodicità mensile è improbabile che Kirby avrebbe cercato altro lavoro.
La storia professionale di Kirby e le interviste indicano che furono i bassi stipendi della Atlas a motivarlo a produrre il numero estremamente elevato di pagine nei primi anni sessanta, permettendo il lancio dei vari supereroi.
Kirby era ossessionato dal dovere di mantenere la sua famiglia. Lui era in grado di produrre un enorme volume di lavoro, ma questo non significa che gli piacesse farlo.
Jack Kirby ha più volte descritto il suo periodo di massima produzione alla Marvel come “roba da spezzare la schiena”. Quando Kirby alla fine ottenne un migliore compenso a pagina dalla Marvel, a seguito del successo dei suoi supereroi, iniziò a ridurre la quantità. Continuò a ridurre il numero di pagine ogni mese fino a quando nel 1970 disegnava ormai solo Thor e i Fantastici Quattro.

Questo suggerisce che, anche se avesse avuto più incarichi dalla National, probabilmente si sarebbe accontentato di produrre non più di circa 30-40 pagine al mese, mentre il resto del suo tempo lo avrebbe dedicato a Sky Masters.
Nelle mani di Kirby i Challengers of Unknown avrebbero continuato a esplorare gli stessi temi e ad approfondire le stesse idee che sviluppò per i Fantastici Quattro e Thor. La mitologia, le mutazioni genetiche, la psicologia umana, l’attualità e la lotta tra il bene e il male. La differenza sarebbe stata che Kirby probabilmente non avrebbe lanciato nuovi titoli.
Lo scenario più probabile alla Marvel sarebbe stato che Martin Goodman avrebbe chiuso la sua linea di fumetti sempre meno remunerativa verso la fine del 1960 o l’inizio del 1961, senza buttarsi a capofitto sui supereroi come poi avvenne? Si sarebbe limitato a pubblicare le sue numerose riviste per uomini?
Jack Kirby racconta che un giorno scoprì Stan Lee in lacrime nel suo ufficio perché Goodman gli aveva appena comunicato la sua intenzione di chiudere. Se Kirby fosse rimasto alla Dc e avesse continuato Sky Masters, e se Goodman avesse deciso di dare una chance ai supereroi basata sulle tendenze di mercato piuttosto che sulle imbeccate di Kirby, è facile immaginare cosa sarebbe successo alla Marvel.


Senza le creazioni di Jack Kirby e l’impostazione che aveva dato a disegni e storie, la Marvel sarebbe potuta nascere e avere successo? Forse qualsiasi cosa avrebbero fatto Stece Ditko con Stan Lee sarebbe stata buona quanto il Dottor Strange e Spider-Man. Ma avrebbero avuto successo senza il contesto superoico elaborato da Kirby? Qualsiasi cosa avrebbero fatto Wally Wood e Stan Lee sarebbe stata altrettanto buona quanto Daredevil. Ma Ditko, e soprattutto Wood, non resistettero quanto Kirby alla propensione di Stan Lee di fargli scrivere la maggior parte delle storie senza attribuirgliele.
La stessa cosa vale per disegnatori come Dick Ayers, Joe Orlando, Joe Sinnott, Bob Powell o Don Heck? Realisticamente possiamo dire che costoro non se la cavarono molto bene neppure lavorando con i personaggi e i concetti creati da Kirby.
Il ben più dotato John Buscema dovette riconoscere che la Marvel “era Kirby” e perfino lui funzionò solo dopo averlo studiato, e a volte copiato.
La Atlas/Marvel non avrebbe chiuso se Jack Kirby non fosse stato presente nel 1960, ma probabilmente non sarebbe durata molti anni ancora, anche a causa dei pagamenti bassi che attiravano solo disegnatori di seconda fascia.
Vero che la storia non si fa con i “se”, però la Marvel è regina dei What if? quindi l’ipotesi è intrigante. Mi spingo ancora più in là nelle ipotesi: se Kirby fosse rimasto alla D.C. creando i suoi personaggi per quell’editore, avrebbe Ditko potuto creare l’uomo ragno per Lee e Goodman? Non credo. Forse avremmo avuto un recupero degli eroi Timely (Lee sarebbe sicuramente stato in grado di riprendeli a attualizzarli), ma in ogni caso sarebbe stata una Marvel ben diversa da quella vista negli anni 60.
No, senza Kirby non ci sarebbe stata nessuna Marvel. Poco ma sicuro.
Secondo me tra tanti disegnatori, solo Kirby aveva la fantasia di creare così tanti personaggi in poco tempo. Lee poteva dargli degli input, ma solo Jack aveva la capacità di progettare personaggi così efficaci da contrastare con quelli classici della DC. Se chiedeva di dare il via a un filone supereroistico era perchè sicuramente riteneva in quel momento di avere idee grafiche e narrative molto efficaci per quel filone. E così è stato. I Fantastici Quattro erano l’ovvia evoluzione dei Challengers, ma erano solo l’inizio di una grande rivoluzione. Sì, c’erano altri grandissimi disegnatori, da Wood a Buscema, a Romita, a Ditko ma secondo me pochissimi sarebbero stati in grado di inventare tanto e di produrre tanto quanto Kirby.
Dopo di lui forse solo Neal Adams ha avuto tale impatto nel settore del fumetto (ed ha inventato molto meno, pur disegnando da dio).