I FUMETTI ARRIVANO IN UNGHERIA

I FUMETTI ARRIVANO IN UNGHERIA

L’Ungheria è un paese dove il fumetto non è tradizionalmente radicato, come nel resto dei Paesi dell’Est un tempo controllati dall’Unione Sovietica.

Al momento, si trovano comunque fumetti di vario tipo e genere, sempre considerando il limiti del mercato interno fatto di qualche migliaia di appassionati.

Non si possono fare paragoni con la situazione italiana, dato che il fumetto in Ungheria è pubblicato solo dopo il 1989, l’anno in cui i Paesi dell’Est si sono resi autonomi da Mosca. Prima di quell’anno esistevano comunque degli adattamenti di classici della letteratura ungherese e straniera in versione fumetto.

GLI ALBI BONELLI IN UNGHERIA

Oltre a questi, c’erano autori ungheresi di una certa fama e di indubbia bravura che, negli anni del “socialismo reale” e appena dopo, hanno comunque proposto fumetti e strisce quotidiane di un certo successo: autori della vecchia guardia come Sebok Imre, Korcsmaros Pal, Zorad Erno, Dargay Attila, Gugi Sandor, Janko Janos, Ruzs Livia, Szitas Gyorgy. Tutti disegnatori che alternavano lavori di grafica, pittura e illustrazione con le strisce e gli albi a fumetti. Tra gli sceneggiatori ricorderei Rejto Jeno.

Non sono stati pubblicati fumetti esteri in Ungheria prima del1989, quando, con molta cautela, gli editori hanno iniziato a guardare al nostro mercato. Per esempio, proponendo una storia breve di Tex su una rivista insieme ad altri personaggi. Poi sono usciti volumi singoli di Corto Maltese e Milo Manara, ma non hanno avuto il successo sperato. Ho sentito parlare anche di una edizione pirata di Alan Ford, personaggio di successo nella confinante Iugoslavia, che però non ho mai visto.

Solo nel 2007, con Dampyr, è iniziato un certo interesse continuativo per gli albi Bonelli. Anche se la serie è stata chiusa dopo 6 numeri, ha dato una minima base per noi operatori del settore che siamo venuti dopo. Infatti, nel 2014, abbiamo pubblicato Dylan Dog, poi ancora Dampyr, Morgan Lost, Tex e Zagor…

La maggior parte della produzione fumettistica locale da circa 30 anni è comunque basata soprattutto sulle pubblicazioni della Marvel e della Dc. Alcuni editori hanno presentato pure Image, Dark Horse, e americani indipendenti, fino ai manga.

GLI ALBI BONELLI IN UNGHERIA

La distribuzione dei fumetti avviene tramite edicole, supermercati, abbonamenti, webshop, fiere e festival. Pochissime le fumetterie come le conosciamo noi: sono solo tre in un paese di quasi 10 milioni di abitanti (un sesto dell’Italia), due delle quali nella capitale Budapest. Pochi editori propongono autori ungheresi moderni.

Tranne gli editori maggiori che lavorano con 40-50 pubblicazioni annue, quindi quasi una alla settimana, il resto presenta fumetti di nicchia e con tirature basse. Molti di questi editori, del resto, non lo fanno come lavoro principale: sono nel settore per passione e per avere una seconda attività.

Per quanto concerne il fumetto italiano in generale, non solo Bonelli, al momento ci sono tre editori principali.
Frike Comics: Dylan Dog, Dampyr, Morgan Lost, Tex, Zagor (con Anagram).
Anagram Comics: Diabolik, Julia, Zagor (con Frike).
Goobo: Dragonero, Magico Vento, Orfani, Lilith (interrotti Nathan Never, Martin Mystère, Lukas, Greystorm, Mercurio Loi).
Nero Bianco: Le Storie (4 albi).

GLI ALBI BONELLI IN UNGHERIA

Nella mia attività per Frike Comics, proprio perché il numero dei lettori è molto ridotto, devo sempre valutare bene cosa e quando pubblicare, tenendo conto dei costi per l’acquisto dei diritti, la traduzione, il lettering e la stampa.

Non esistendo qui una rete di fumetterie, affidiamo le vendite al nostro sito, alle fiere e ai festival che si tengono in Ungheria, e ad alcuni partner che vendono online. Siamo presenti in alcune librerie, punti vendita fisici.

GLI ALBI BONELLI IN UNGHERIA

Sappiamo di lettori che ci seguono abbastanza fedelmente e cerchiamo sempre di accrescere la nostra base di riferimento. Si tratta di una attività che ci impegna nel tempo libero e nei fine settimana, dato che tutti noi di Frike (attualmente io, Antonio Di Carlo, Alfonsino Zappone) abbiamo altri lavori. Insomma, allo stesso tempo è un hobby e un lavoro.

Oltre le serie Bonelli presentiamo le storie di Bud Spencer e Terence Hill a fumetti realizzate da Alberto Baldisserotto, che sono il nostro best seller. Inoltre Outcast di Kirkman; Smile!, fumetti per ragazzi di Raina Telgemeier; La ballata del cuore infranto di Stefano Cardoselli. E alcune serie di autori ungheresi realizzate appositamente per noi: Deadmob di Gabor Szalma e Celtalan di A. Padar e P. Szebeni. Anche una serie di fumetti alternativi, Grind Comics, autoprodotti in collaborazione con autori italiani.

Discorso a parte per Vittorio Giardino. Nel 2019 abbiamo pubblicato finalmente la sua opera più famosa, Rapsodia Ungherese, che curiosamente non era stata mai stampata in linga magiara. Giardino ci ha raggiunti per la presentazione ed è stato un grosso successo di pubblico e di vendite. Stiamo programmando l’uscita di un altro volume dello stesso autore.

Il fatto di invitare gli autori è di certo un buon modo per aumentare le vendite. In collaborazione con gli enti ungheresi preposti e con il nostro Istituto di Cultura a Budapest garantiamo sempre un incontro con il pubblico, anche italiano, al di fuori della manifestazione (fiera o festival) ungherese.
Abbiamo ospitato Angelo Stano e Claudio Chiaverotti nel 2014. Fabio Celoni nel 2015. Alessio Fortunato nel 2016 e Fabrizio De Tommaso nel 2018.

Nel 2021, oltre a continuare a pubblicare i titoli consolidati, abbiamo in cantiere tre volumi dei Fantastici Quattro del periodo di Stan Lee e Jack Kirby.

Noi italiani appassionati del fumetto in Ungheria facciamo di tutto per rendere questo genere sempre più conosciuto. Non è facile, ma non ci arrendiamo mai.

 

 

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