L’EROTISMO ANNI ’80 DI FEDERICA MORO E LOREDANA ROMITO

L’EROTISMO ANNI ’80 DI FEDERICA MORO E LOREDANA ROMITO

Federica Moro e Loredana Romito sono nate nello stesso anno a poco più di un mese di distanza. Hanno anche esordito entrambe nella prima parte degli anni ottanta, eppure non potrebbero essere più diverse. “Erotica” in maniera evidente Loredana Romito, mentre Federica Moro ha puntato sull’immagine da ragazza di buona famiglia. Tuttavia le poche inquadrature delle sue grazie esposte raggiungono vertici di eccitante sensualità. In maniera diversa, quindi, si può dire che siano state due delle attrici più desiderate del decennio. Anche se la carriera cinematografica della Moro è finita prima ancora di cominciare, consumatasi nel giro di cinque, sei anni, e circoscritta più o meno all’ambito della commedia. Nemmeno la filmografia di Loredana Romito è particolarmente corposa, però le ha permesso di affrontare i generi più disparati: dal sexy al thriller al comico.

Federica Moro

Nata a Carate Brianza il 20 febbraio del 1965, mentre ancora frequenta il quarto anno del liceo linguistico Federica Moro viene incoronata Miss Italia nella quarantatreesima edizione del concorso. Presidente della giuria è Ugo Tognazzi (con lui tra gli altri Edwige Fenech e Pasquale Festa Campanile), suo grande sostenitore che riesce a imporla dopo quattro ore di discussione. Il patron della manifestazione, Enzo Mirigliani, non avrebbe voluto che la Moro vincesse quello che Tognazzi definì “un diploma d’avviamento”. In un’intervista dell’epoca Federica Moro afferma: “Sono pronta a tornare nell’anonimato se il prezzo del successo si dimostrasse troppo elevato”. Naturalmente fioccano le copertine dei rotocalchi, i servizi fotografici (la Moro però affermerà di non aver mai voluto intraprendere l’attività di modella), con relative interviste e, in varie occasioni, descrizione particolareggiata delle sue caratteristiche fisiche più salienti: capelli castano ramato, occhi verde-azzurro, misure 79/62/87, nonché dei suoi sport preferiti: sci, nuoto ed equitazione. Dopo aver partecipato negli Stati Uniti a Miss Universo e aver esordito in televisione vestendo i panni di una moderna principessa nello show Happy Magic (preserale trasmesso da Rete 1 dal lunedì al venerdì), nel 1983 entra subito nel mondo del cinema dalla porta principale. Affianca Adriano Celentano nella commedia di Castellano e Pipolo Segni particolari: bellissimo. Il titolo è chiaramente ironico, perché il produttore Giovanni Di Clemente punta casomai sulla bellezza dell’attrice esordiente. Federica Moro interpreta Michela, la giovane vicina di casa dello scapolo impenitente Mattia. La ragazza, d’accordo con Mattia, si fa passare per sua figlia allo scopo di allontanare le numerose pretendenti, e alla fine riesce a conquistarlo.

Sempre Castellano e Pipolo affidano questa volta a Federica Moro il ruolo di protagonista nella commedia College, del 1984. Fin dai titoli di testa si capisce che il film ripropone aggiornandolo il sottogenere collegiale, abbastanza in voga nel cinema italiano degli anni quaranta e cinquanta. Arianna è una giovane ereditiera rimasta orfana con un carattere un po’ ribelle. Perciò gli avvocati che l’hanno in affido la iscrivono a un collegio femminile esclusivo. Qui Arianna, insieme alle compagne, comincia a frequentare i cadetti della vicina Accademia navale e si fidanza con uno di loro. College rappresenta per l’attrice l’opportunità di definire il suo personaggio, che è poi il tipo femminile predominante nel cinema (non solo italiano) di quel periodo, derivante in parte dall’influenza del mondo della moda. L’anno precedente Carlo Verdone aveva girato uno dei suoi film migliori, il cui titolo dà un’idea piuttosto precisa della caratteristica più evidente del personaggio in questione: Acqua e sapone (la protagonista, una giovane modella di successo, ha le fattezze di Natasha Hovey). Anche se con un minima dose di trasgressione, che non guasta.

Loredana Romito

Nata a Benevento l’11 gennaio del 1965, Loredana Romito esordisce nel 1985 con il film comico Mezzo destro mezzo sinistro – Due calciatori senza pallone. L’anno dopo è una delle vittime del maniaco che uccide giovani donne in quel di Ascoli Piceno nel discreto thriller Morirai a mezzanotte, un tv-movie (distribuito però anche in sala) diretto da Lamberto Bava. Come scrisse Michele Anselmi su L’Unità: “Il giovane cineasta ha impaginato una classica storia gialla di provincia in bilico tra orrore e detection”. Spicca tra gli altri interpreti Lara Wendel, un’altra attrice molto apprezzata dagli amanti del cinema di genere italiano.

Tra il 1985 e il 1986 Federica Moro interpreta il ruolo di Margherita in Yuppies – I giovani di successo (diretto da Carlo Vanzina) e Yuppies 2 (di Enrico Oldoini). Entrambi i film realizzano grandi incassi, ma mostrano i sintomi evidenti della deriva intrapresa negli anni ottanta dalla commedia all’italiana. Infatti, soprattutto il primo voleva essere un ritratto sociale (della cosiddetta “Milano da bere”) e, come affermarono Carlo ed Enrico Vanzina, “rappresentativo di un certo sguardo sulla realtà”. Il risultato però è decisamente poco limpido. Non mancano comunque situazioni azzeccate e momenti divertenti. In Yuppies – I giovani di successo Giacomo (Jerry Calà) lavora in uno studio pubblicitario e si innamora di Margherita, che gli ispira anche lo slogan per il lancio di una marca di collant.

Ormai sposati, in Yuppies 2 Giacomo e Margherita devono superare qualche piccola crisi coniugale, soprattutto perché la ragazza vorrebbe un figlio che fatica ad arrivare. Naturalmente tutto è raccontato in maniera più che farsesca.

Ospite a Fantastico 8, andato in onda nella stagione 1987-1988 su Rai Uno, considerata una delle migliori edizioni dello show abbinato alla Lotteria Italia, Federica Moro viene intervistata dal conduttore Adriano Celentano. Il Molleggiato, con il suo consueto stile ironico, prende di mira il film di cui l’attrice è stata protagonista l’anno precedente, Yuppies 2.

Il periodo tra il 1986 e il 1989 è quello in cui Loredana Romito riscuote maggiore successo, come dimostrano anche le numerose copertine e servizi fotografici in cui compare. Nel 1988 interpreta due film prodotti da Remo Angioli. Uno è il poco visto Kafka – La colonia penale, diretto da Giuliano Betti. L’altro è il giallo erotico di Beppe Cino (che si firma Bob J. Ross) Fatal Temptation, la cui vicenda lascia intravedere una seppur vaga somiglianza con il modello noir di Il postino suona sempre due volte. Per una volta protagonista assoluta, Loredana Romito è Giulia, decisa, con la complicità dell’amante, a uccidere il ricco marito divenuto cieco e invalido dopo un incidente. Franco Grattarola, sulla rivista Cine70 e dintorni, annota che l’attrice è “particolarmente generosa nell’esibizione delle sue notevoli ghiandole mammarie”. Oltre a questo, la Romito dà il meglio, se non sotto il profilo recitativo, almeno nel caricare il proprio spietato personaggio di una memorabile sensualità aggressiva.

Paolo Polverosi (Andrea Roncato), illibato segretario regionale dell’Azione Cattolica, viene raccomandato dallo zio prelato per condurre una trasmissione religiosa a Radio Rimini. Accade nell’episodio Il nipote del vescovo (il primo dei cinque che compongono il film Rimini Rimini – Un anno dopo, del 1988). Loredana Romito è la segretaria della radio, e regala una doccia degna degli anni d’oro della commedia scollacciata. Con una differenza. Mentre le docce della Fenech e colleghe varie erano quasi sempre spiate dal protagonista, che in genere non riusciva a soddisfare il proprio desiderio, qui Paolo viene al contrario invitato dalla giovane donna a unirsi a lei.

Classe di ferro è stata una serie televisiva italiana della fine degli anni ottanta in onda su Italia 1 nel 1989, piuttosto apprezzata dal pubblico. Narra le vicende di alcuni militari di leva in una caserma del Veneto, in particolare il nobile fiorentino Giampiero, il barese Gabriele, il siciliano Antonio e l’umbro Mario. Nel 1991 ne venne prodotta e trasmessa una seconda stagione, intitolata Classe di ferro 2, diretta sempre da Bruno Corbucci. Nell’episodio Licenza ordinaria (trasmesso il 28 novembre del 1991), Loredana Romito interpreta Giuditta, un’avventuriera che sposa il marchese Montini, padre di Giampiero, per poterlo derubare.

Alla fine degli anni ottanta, Reteitalia produce il telefilm in 14 episodi College, che riprende la vicenda del film del 1984, ampliandola e modificandola. Questa volta infatti Arianna e Marco stanno per sposarsi quando lui viene chiamato alle armi. Così la ragazza si iscrive in un collegio vicino all’accademia navale per poterlo controllare. Girato nel 1989 e trasmesso sempre su Italia 1 nel 1990, è diretto dai figli degli autori del film, vale a dire Federico Moccia e Lorenzo Castellano. Federica Moro vive varie avventure, tra il comico e il sentimentale, e indubbiamente la sua gradevole presenza contribuisce al successo del telefilm. Anche qui tra i gli attori che la affiancano troviamo Lara Wendel.

Nello stesso periodo Federica Moro gira un altro sceneggiato d’ambientazione militare, Aquile, andato in onda nel 1990 su Rai2, diretto da Antonio Bido e Nini Salerno. Non molto riuscito, è una specie di Top Gun all’italiana nel quale l’attrice ha il ruolo di Adriana, aspirante modella e fidanzata con Mauro, che decide di entrare nell’Accademia dell’Aeronautica per diventare pilota.

L’occasione di partecipare a un film importante per Loredana Romito arriva nel 1991 con Johnny Stecchino, prodotto da Mario e Vittorio Cecchi Gori per la regia di Roberto Benigni. L’attore toscano è l’autista Dante, sosia del boss pentito Johnny Stecchino. Maria, la donna di Johnny, lo usa per salvare il boss dalle grinfie della mafia. La Romito ha una parte breve, quella di Gianna, che lavora nella scuola dove Dante accompagna i ragazzi. Ma appare nella scena d’apertura e il suo primo piano apre addirittura il film. Va sottolineato il fatto che anche Benigni ne esalta l’aspetto fisico e che però con ogni probabilità Loredana Romito non è mai stata diretta così bene.

Usciti dalla locandina dello stesso film, i protagonisti Paolo Villaggio e Renato Pozzetto passano di episodio in episodio combinandone di tutti i colori. In uno dei momenti più riusciti i due, travestiti entrambi da Babbo Natale, vengono ingaggiati da un ricco e vecchio signore per portare i regali ai propri congiunti. Tra i familiari riuniti per festeggiare il Natale in Le comiche 2 (1992), regia di Neri Parenti (ancora una produzione di Cecchi Gori), c’è anche Loredana Romito, che è Francesca, nuora del padrone di casa. A un certo punto il maldestro Paolo le strappa l’abito di dosso e il connubio tra lei svestita e l’opera di devastazione della casa operata dai due resta una delle migliori trovate del cinema comico italiano degli ultimi trent’anni.

Nel 1993 Federica Moro torna sul set per il film tv Corpi Speciali, diretto da Luciano Odorisio, trasmesso da Rai Due. Accanto a lei Alessandra Acciai. Protagoniste sono Alessandra e Nico, due giovani poliziotte che, alla prima missione in un corpo speciale, devono sgominare una pericolosa organizzazione di narcotrafficanti.

L’ultima esperienza televisiva di Federica Moro è la conduzione di World Boat, programma dedicato al mondo della navigazione trasmesso nel 2011 dal canale di Sky Yacht & Sail.

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