IL CRIMINE PAGA GEORGE TUSKA

IL CRIMINE PAGA GEORGE TUSKA

Disegnatore americano figlio di immigrati russi di origine ebraica, George Tuska (1916-2009) debutta nel mondo dei fumetti allo studio di Jerry Iger e Will Eisner, nel 1939, lavorando per albi della casa editrice Fox Feature Syndicate di Victor Fox.

Tra il 1939 e il 1940 entra in un  altro studio di “comics packagers”, quello di Harry “A” Chesler, tramite cui disegna per Captain Marvel Adventures della Fawcett Publications.

Passa poi nello staff della casa editrice Fiction House, dove Tuska rimane sei anni e quindi torna a lavorare per Eisner (ormai separato da Iger) alla Quality Comics.

Dopo il servizio militare, nel 1947, George Tuska disegna per l’albo antologico Crime Does Not Pay (“il crimine non paga”) della Lev Gleason Publications, dove spicca come uno degli autori di punta. Crime Does Not Pay è un comic book importante, perché il primo a pubblicare quei fumetti violenti che nel 1955 provocheranno la nascita della censura dei comic book (il Comics Code).

George Tuska, tavola originale di Crime Does Not Pay n. 60 (1948)

 

Tuska collabora abbondantemente anche per la casa editrice Atlas/Marvel dal 1949 al 1957, mentre continua a produrre per la Lev Gleason e anche per la St. John.

Nel 1954, eredita la striscia avventurosa per giornali quotidiani Scorchy Smith creata da John Terry nel 1930, che abbandona nel 1959, due anni prima della chiusura dell’agenzia giornalistica AP Newsfeatures che la distribuisce.

Tavola domenicale di Buck Rogers

 

Passa quindi a realizzare, dal 1959 al 1967, le strisce quotidiane dello storico fumetto di fantascienza Buck Rogers, distribuito ai giornali dalla John F. Dille Company dal 1929.
In Italia, le strisce del periodo di Tuska sono state parzialmente presentate alla fine degli anni sessanta da Eureka e dai suoi supplenti, pubblicati dall’Editorale Corno.

Iron Man

 

Nel 1964, torna a disegnare per la Marvel, soprattutto su Iron Man (tra il 1968 e il 1978) e, nel 1972, il supereroe nero Luke Cage – Hero for Hire, del quale è il primo disegnatore, con lo sceneggiatore Archie Goodwin.

Luke Cage, “eroe a pagamento”

 

Essendo veloce e versatile, Stan Lee lo adopera in molte e disparate occcasioni, anche perché, sebbene snobbato dalla critica, il suo stile molto dinamico piace ai lettori.

La tarzanide Shanna è stata creata graficamente da George Tuska per la Marvel nel 1972

 

In seguito, Tuska lavora anche per i supereroi della Dc Comics. In particolare, per la Dc e l’agenzia giornalistica Chicago Tribune – New York News (quella che distribuisce Dick Tracy) realizza la serie per giornali quotidiani The World’s Greatest Superheroes, che presenta le avventure del trio composto da Superman, Batman e Wonder Woman.
In Italia queste strisce sono state in parte pubblicate nel 1979 dall’effimero settimanale Big Bang della Fabbri.

Tavola domenicale di The World’s Greatest Superheroes (i più grandi supereroi del mondo)

 

Tuska si ritira dall’attività negli anni 2000, limitandosi a realizzare disegni su commissione per i collezionisti.

Muore nel 2009, all’età di 93 anni.

Una monografia dedicata a George Tuska della TwoMorrows Publishing

 

La storia qui presentata con la mia traduzione è tratta dal n. 58 del dicembre 1947 di Crime Does Not Pay della Lev Gleason Publications.
I disegni sono di George Tusca e l’editor dell’albo è Charles Biro, di cui abbiamo già parlato a proposito del Daredevil originale.
Non si conosce l’autore dei testi, mentre la copertina è dello stesso Biro. Non può sfuggire l’enorme firma dell’editor che rispecchia sia il suo fisico che il suo ego… entrambi enormi.

Pubblicità disegnata da Milton Caniff

 

La storia, come le altre del comic book, è presentata dal personaggio di Mr. Crime, spettrale cattiva coscienza del protagonista. Molto probabilmente è stato ispirato nell’aspetto dalle pubblicità a fumetti realizzate dall’agenzia Johnstone & Cushing per il surrogato di caffé Postum, dove appariva la figura simile di Mr. Coffee-Nerves, creata dal famoso illustratore Al Dorne e ripresa da altri, tra cui Milton Caniff, Noel Sickles, Paul Fung, Joe King e Lou Fine.

Mr. Crime svolge il ruolo di “presentatore” delle storie di Crime Does Not Pay dal n. 24 del novembre 1942.

2 commenti

  1. Geo Tuska non ha mai goduto di tanta fortuna nemmeno da noi : ricordo un paio di interventi di redattori Star Comics sul suo contributo come inker per un numero di Capitan America di Kirby nella saga di Steranko ” Stanotte Muoio ” o tra le pagine di un tentativo di Storia della Marvel in cui il cartoonist è liquidato come portatore di ghigne e personaggi curvi come tanti Quasimodo. Io da bimbo apprezzavo sia il suo Iron Man sia il suo Luke Cage Hero for Hire ( che doveva , però, molto del suo fascino anche alle pose dinoccolate ed alle chine liquide di Bill Graham ). Amavo le sue pose contorte e le sue espressioni estreme: i suoi personaggi sembrano caricare dal basso verso l’alto come il Lord Jim delle prime righe del romanzo di Conrad e sembrano sempre cantare come il lead singer degli Offspring e quindi erano sempre riconoscibili , mai anonimi, cosa che apprezzavo ed apprezzo ancora oggi nel tratto di un disegnatore. Per quel che vale, trovo che fosse uno dei pochi che ” funzionava ” colle chine del farinoso Vince Colletta ( un paio di storie di Ghost Rider ndr ). Il suo Steve Rogers con la zazzera ed il mascellone sembrava il Bob Redford dei tre gg del Condor ed il suo Tony Stark tamarro il Bronson del Giustiziere. Le sue Natasha Romanova e Karen Page sarebbero state perfette per un fumetto delle Charlie’s Angels. So long Geo.

  2. Sin dal 1960 (Ted Rogers dell’Upim) il suo tratto mi è sempre piaciuto. Il suo Buck Rogers era talentuoso, pur essendo pubblicato malissimo in Italia. Solo le giornaliere, oppure solo le domenicali. Peccato che entrambe erano sempre consecutive. Per i supereroi Marvel lo apprezzo nelle edizioni masterwork. Mi è dispiaciuto quando ci ha lasciato (anche se l’età che aveva era invidiabile). Ho avuto la sensazione di perdere un amico conosciuto nell’infanzia e poi spesso e felicemente incontrato in più occasioni.

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